
Caro energia nelle Regioni: la svolta cominci da li’
15 Febbraio 2022 0 Di Nunzio IngiustoI Presidenti di Regione lamentano gli aumenti del gas e delle materie prime. Chiedono tavoli di concertazioni e sostegni economici ma spesso sono i primi soggetti a rallentare la transizione ecologica.
Il caro energia attacca i bilanci regionali e i Presidenti di Regione si fanno avanti con il governo. Poco o nulla di nuovo quando chiedono attenzione, monitoraggi e nuovi fondi. La paura di non tenere sotto controllo i conti insieme alla pandemia, c’è tutta.
Dalla Conferenza Stato Regioni arriva l’allarme per i costi crescenti di gas e materie prime: stanno assestando un colpo mortale alle casse locali e di conseguenza ai piani di lavoro. Non tutto si può risolvere con i soldi del PNRR, evidentemente.
La Lombardia dice che il caro energia ha pesato sul bilancio regionale per oltre 200 milioni di euro. A livello nazionale solo per la sanità c’è stato un aumento di costi di oltre 1 miliardo di euro.
Puntare di più sulle rinnovabili? Si, purché nasca subito un tavolo per un monitoraggio della situazione chiedono tutti.
Riparte la discussione su quali energie privilegiare e qui c’è da andare a fondo. In Toscana la geotermia, fonte pulita, è a portata di mano e il Presidente Eugenio Giani si fa avanti chiedendo nuovi incentivi.
“La geotermia è una risorsa fondamentale, pulita e rinnovabile, pertanto ritengo che lo Stato dovrebbe immediatamente sbloccare gli incentivi per le imprese. Era sbagliato prima averli tolti, ma ora non è più rinviabile un intervento in questa direzione”.
La situazione regionale italiana, comunque, somiglia ad un patchwork tra rinnovabili e fossili per famiglie ed imprese. Il fabbisogno energetico italiano, come tutti hanno scoperto in queste settimane, dipende per circa l’80% dall’estero.
Francesco Acquaroli, Presidente delle Marche pensa che sia arrivato il momento per un compromesso tra le varie fonti da utilizzare che non pesi troppo sulle generazioni future.
E’ il tema intorno al quale ruota la transizione ecologica del governo Draghi.
Ma la crisi energetica è stata ampiamente sottovalutata, sin dall’aumento dei prezzi di petrolio e gas del 2020. Le Regioni e le città sono diventate i terminali di un tragitto che incrocia geopolitica ed affari internazionali.
E il corto circuito dei prezzi – come abbiamo già avuto modo di dire – non risparmia nessun settore.
Il bello è che le Regioni che si lamentano sono l’anello di una lunga catena di approssimazioni. Non si contano i casi in cui sono loro i primi Enti a rallentare all’inverosimile le autorizzazioni per eolico, fotovoltaico, biomasse. Se fossero un po’ meno contrari – ieri e oggi – il patchwork sarebbe meno fitto.
L’assessore della Sardegna Gabriella Murgia dice che le risorse del bilancio regionale non sono sufficienti ad affrontare un’emergenza di tale portata e “gli attuali spazi normativi in materia di aiuti di Stato limitano fortemente gli ambiti di intervento delle Regioni”.
In Sardegna la crescita dei prezzi nel mercato energetico ha comportato un aumento del prezzo del gasolio agricolo e di quello dei fertilizzanti, con incrementi di prezzo anche del 100% in un anno. Un handicap competitivo rispetto ai prezzi praticati nella Penisola.
Ma quanta polemica c’è tuttora in Sardegna sulle energie utili ad affrontare la transizione verde?
La conclusione è che i Presidenti di Regione lanciano allarmi sul caro energia, ma il modo migliore per rispondere è di non cedere a “distrazioni” e assicurare che gli uffici regionali siano di aiuto e non di ostacolo a chi investe nella sostenibilità.
Poi non c’è nulla di più facile che chiedere aiuti al governo, a Roma.
Correlati
Info sull'autore
Nato a Pomigliano d’Arco (Napoli). Giornalista, laureato in Scienze Politiche, ha scritto per l’Unità, Paese Sera, Il Mattino, il Borghese, Il Denaro, Specchio Economico, Reportage. Si occupa prevalentemente di ambiente, energia, green economy. È stato head energy in Eni e Italgas, Consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, membro di Comitati e Commissioni energetiche, direttore di periodici locali. É responsabile del gruppo Energia e Ambiente della Free Lance International Press. Oltre che per Italia Notizie 24 scrive anche per www.FIRSTonline.info ,Espresso Sud www.tuttieuropaventitrenta.eu