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A Caserta Carabinieri contro i furti di opere d’arte

A Caserta Carabinieri contro i furti di opere d’arte

27 Luglio 2023 1 Di Nunzio Ingiusto
Il Nucleo Soeciale tutela del Patrimonio recupera beni per 3 milioni di euro. Un anno fa l’arresto del Soprintendente di Caserta e Benevento.
Scavi clandestini e devastazione ambientale nel territorio della provincia di Caserta. I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, hanno sequestrato migliaia di reperti archeologici provenienti dallo stesso territorio casertano. Il valore dei reperti è di circa 3 milioni di euro in un contesto dove ricettatori ed estimatori di opere d’arte sono sempre in attività. I tombaroli non si rendono conto dei danni “a latere” : turistici, storici , ambientali che causano in una terra straordinaria che della storia e delle dominazioni ha orogoglio e capacità di riscatto.  I carabinieri hanno denunciato numerose persone per ricettazione e furto di beni culturali. I reperti sequestrati risalirebbero ad un periodo tra l’VIII sec. a.C. e il II sec. D.C. : 95 vasi, 20 pezzi in marmo e 300 tra vetri, bronzi e lavori di arte varia.
Sono anni che Caserta e la  provincia vengono saccheggiate con effetti su tutta l’eredità delle antiche presenze, fatta di musei , raccolte di oggetti,siti, palazzi nobiliari. Il territorio è vasto e il mercato dell’arte rubata alimenta relazioni anche internazionali. Il nucleo speciale dei Carabinieri ha già effettuato precedenti ed eclatanti operazioni. 
Poche settimane due persone sono state arrestate mentre scavavano dentro una necropoli.  L’anno scorso, coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, gli stessi militari hanno arrestato, per di ricettazione di beni culturali, il Soprintendente per le Province di Caserta e Benevento. Il funzionario aveva nascosto nella stessa Soprintendenza oltre 700 reperti archeologici e decine di dipinti per un valore complessivo di due milioni di euro.
Quello che resta dopo operazioni così eclatanti è il dispiacere collettivo e le ferite di una comunità che cerca di fare leva sul turismo anche oltre la città di Caserta. In particolare l’area a Nord del capoluogo ha origini antichissime e di buon livello naturalistico. I danni correlati ai furti talvolta colpiscono più per la mortificazione delle aspirazioni sociali e culturali che per il valore delle opere trafugate. Il riscatto finora ha visto il rilancio del Real sito di Carditello , dell’Oasi di San Silvestro, i resti di Casertavecchia, l’anfiteatro dei gladiatori di Capua, il Belvedere di San Leucio.  I furti sono una sconfitta anche per lo Stato che nei luoghi storici investe milioni di euro anche per dare una prospettiva di lavoro ai giovani in quella che per secoli è stata celebrata come Terra di lavoro. Negli ultimi anni sono sorte molte cooperative ed associazioni Onlus dedite alla conservazione del patrimonio culturale ed ambientale. Di loro i tombaroli non si danno pensiero:
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