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C’è del marcio nella Lega… Scoppia lo scandalo sull’annunciato e poi annullato viaggio a Mosca di Salvini. Molti i punti da chiarire

C’è del marcio nella Lega… Scoppia lo scandalo sull’annunciato e poi annullato viaggio a Mosca di Salvini. Molti i punti da chiarire

01 Giugno 2022 0 Di Marino Marquardt

Scrivendo Sopra Le Righe in segno di esclusiva appartenenza ai Propri Pensieri Sgarrupati…

“C’è del marcio nella Lega…”, Mario Draghi sentenzia come nell’Amleto lo shakespearano Marcellus insinua della Danimarca.

Non parla espressamente di marcio, il Premier, ma di carente trasparenza. Siamo lì. Draghi parla così riferendosi all’ultimo sconcertante capitolo della Salvineide, quello relativo all’annuncio del viaggio a Mosca e ai Tete a Tete con l’Ambasciatore Russo in Italia.

Non c’è dubbio, l’Italia è di fronte a uno scandalo senza precedenti soprattutto se si mette in relazione l’ultimo intervento di Salvini in Senato nel quale detta a Draghi le condizioni per poter fare breccia nell’ostinazione di Putin. Parole che – alla luce di quanto emerso – sembrano essergli state imbeccate dall’ambasciatore Sergej Razov.

Un capitolo sul quale piovono brucianti critiche, pesanti sospetti e sfottò.

Fiumi di arsenico dall’alleata Giorgia Meloni e dagli Atomi centristi, pudichi silenzi da parte di Giuseppe Conte e della sbandata e sgangherata truppa Cinquestelle.

Tra i pochi Difensori del Leghista, il solito Alessandro Orsini, il Professorino della Luiss sputtanato ospite fisso Filoputiniano della ormai crepuscolare e strabollita Bianca Berlinguer.

“Una cosa è certa, non finirà a tarallucci e vino”, è più esplicito del Premier il Leader del Pd Enrico Letta nell’apprendere la notizia dell’incontro del Capo della Lega con l’ambasciatore russo in Italia Sergej Razov. Rendez Vous svoltosi a metà maggio per illustrare il “piano di pace” scritto a quattro mani con il suo consulente Antonio Capuano, inquietante Personaggio trasversale a Forza Italia e Lega. Quello di metà Maggio fu l’ultimo dei quattro incontri con l’Ambasciatore Russo.

Si trattò di incontri organizzati a insaputa del Governo e della stessa Lega in vista del viaggio a Mosca. La partenza – come è noto – era stata prevista per domenica scorsa.

Quattro tete a tete probabilmente favoriti anche dalla precedente esperienza di Salvini al Viminale dove – volendo – è possibile incrociare di tutto, 007 e affini compresi…

Una sorta di Intrigo Internazionale che ha spinto il Copasir (Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica) ad aprire una procedura informativa sull’attività svolta dall’Avvocato Capuano nei confronti di alcune Rappresentanze Diplomatiche presenti nel nostro Paese su temi inerenti la sicurezza nazionale. Procedura Informativa confermata dal presidente del Copasir, Adolfo Urso.

Come è noto, Capuano – un passato Berlusconiano – è il nuovo consigliere di Matteo Salvini. Non manca chi sospetta che nella scelta sottotraccia scorra il fil rouge che lega Salvini e Silvio Berlusconi in nome della comune amicizia con Vladimir Putin.

Quanto basta per dare la stura a insinuazioni e sospetti.

Intanto, a Via Bellerio – nella sede della Lega – si sta come in una Caserma. Toni bassi, i malumori dei Leghisti si traducono in mugugni appena abbozzati. Si aspetta pazientemente il responso delle urne del 12 giugno prima di fare esplodere la rabbia contro l’ormai sgangherato Teatrante funzionale al Piano Russo di Destabilizzazione della Politica Italiana. Nient’altro che un Guitto coadiuvato da Squallidi Faccendieri.

Ps. “Sopra le Righe”, è uno spazio in progress che a seconda degli avvenimenti di giornata aggiornerà il commento arricchendolo. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…

Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca…
01/06/2022 h.10.00

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