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Champions League: Atalanta eliminata a Madrid

Champions League: Atalanta eliminata a Madrid

16 Marzo 2021 0 Di Fabio Carolla

Champions League: Atalanta eliminata dal Real Madrid a Valdebebas, 3-1 per i blancos. Prima Sergio Ramos e Benzema, poi Muriel e Asensio.

Champions League: Atalanta – Real Madrid, i presupposti

Ultima chiamata in Champions League: Atalanta impegnata a Valdebebas per provare a superare il Real Madrid. Il risultato dell’andata di qualche settimana fa pone tanti dubbi sul passaggio del turno della Dea. La prestazione non era stata ottimale, ma la partita in generale era sporcata da un rosso dubbio e un’inferiorità numerica subita a partire dal primo tempo.

Per questo, Gasperini arriva in Spagna con la necessità di segnare, trovare reti per portare a casa un miracoloso – ma non impossibile – passaggio del turno. I blancos, invece, a Valdebebas ci arrivano tranquilli di poter gestire il risultato, consapevoli però che due gol della Dea riporrebbero tutto di nuovo in discussione.

Le formazioni sono eloquenti e promettono grande spettacolo. Da un lato, l’Atalanta smentisce le voci giornalistiche di un possibile attacco a due, facendo affidamento solo a Muriel lì davanti. Dietro di lui, Pasalic e Malinovski sulla trequarti, De Roon e Pessina mezzale. A tutta fascia invece Mæhle e Gosens, anche a supporto del trio difensivo Djimsiti, Romero e Toloi. A porta confermato Sportiello.

Zidane, invece, ritrova i vari Benzema, Valverde e Sergio Ramos, difensore capitano e colonna portante dei galacticos. In attacco chiudono il reparto Vinicius Jr e Vazquez, mentre il centrocampo a tre conta anche Modric e Kroos a supporto dell’uruguagio Valverde. Courtois in porta protegge la difesa di Sergio Ramos, Varane, Mendy e Nacho.

Atalanta spinge, poi si fa male da sola

Nel primo tempo parte subito a bomba la Dea. I bergamaschi hanno il controllo del gioco, senza la paura di sbilanciarsi, consapevoli che nell’uno contro uno possono fare male e tanto. È nel segno di questo discorso che l’Atalanta si porta in avanti già al secondo minuto quando Muriel crossa in mezzo per Gosens. Il tedesco, però, ci arriva solo con la suola al pallone e non riesce ad imprimere la forza necessaria per poter infilzare Courtois, attento nella risposta.

Poi continua ad attaccare l’Atalanta, ma gran parte del gioco si consuma a centrocampo dove i talenti nerazzurri impensieriscono l’esperienza degli avversari. La Dea gioca e attacca; il Real Madrid, invece, difende e sembra voler giocare tutta la partita nella propria metà campo consapevole delle qualità difensive.

I bergamaschi approfittano dell’atteggiamento lascivo e passivo dei padroni di casa, cercando più volte di sfondare le retrovie avversarie.

In realtà, però, chi trova la rete nel primo tempo è il Real Madrid. Al 34esimo, l’Atalanta si punisce da sola: su una morbida costruzione dal basso, poco pressata dai blancos, il passaggio di Sportiello non trova nessuno, se non gli attaccanti spagnoli. Il pallone è così facile preda di Modric che è in un’ottima situazione, con la difesa nerazzurra mal posizionata sull’errore del portiere. Il croato ex pallone d’oro si porta in area di rigore dove poi è abile a liberarsi del pallone in direzione di Benzema: il compito del franco-algerino è semplicemente di spingere il pallone a porta. Il risultato è di 1-0 e Sportiello si dispera, così come tutto il roster atalantino.

L’Atalanta chiude così il primo tempo con il sapore amaro che un po’ ricorda l’andata: il gioco non serve se poi non si concretizza. Gasperini e uomini pagano il prezzo di default della Champions League: in Europa, ogni minima distrazione può essere decisiva.

Champions League: Atalanta elimina Atalanta

Nel secondo tempo l’Atalanta è chiamata ad una prestazione più cattiva non solo in termini di gioco, ma anche e sopratutto dal punto di vista della concretezza.

Sul campo, però, chi parte con il piede giusto è il Real Madrid: una squadra completamente diversa rispetto a quella del primo tempo. Gli spagnoli sono più svegli, fisicamente presenti e attaccano con maggior vigore, controllando il gioco e rischiando anche qualcosa in difesa.

Al 60esimo arriva il colpo decisivo per il morale della Dea. Su uno scatto di Vinicius Jr, Toloi non può che fare fallo, perdendo però la cognizione dello spazio: l’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto, concedendo calcio di rigore al Real Madrid. Sul penalty si presenta Sergio Ramos che è infallibile: indovina l’angolo Sportiello, ma non riesce a deviare il pallone che si infila in rete.

Il difensore poi esce poiché non al meglio della propria condizione: il reparto difensivo di Varane e compagni ora incomincia a soffrire di più sotto i colpi di Muriel e Zapata, subentrato nel secondo tempo.

Per arrivare la gol, però, l’Atalanta deve aspettare fino al 83esimo quando su calcio di punizione lo schema atalantino è efficace: Courtois non vede partire il pallone calciato da Muriel e non può nulla sul tiro ben indirizzato del colombiano. Si fomenta così la città di Bergamo che crede in una plausibile rimonta, nonostante il tempo sia limitato.

A smorzare le speranze atalantine ci pensa poco dopo Asensio, in gol un minuto dopo la rete di Muriel: lo spagnolo sfrutta la leggerezza della squadra di Gasperini, troppo aperta sull’attacco dei bianchi.

Il risultato finale di 3-1, con l’aggregate totale di 4-1 è sicuramente ingiusto nei confronti della Dea. Le prestazioni ci sono state, sia all’andata che al ritorno, nonostante il condizionamento della gara di Bergamo. Difronte, però, l’avversario non era dei più facili: il Real Madrid, 13 volte campione d’Europa, è una delle squadre favorite per il titolo e sicuramente un sorteggio sfortunato per i tifosi lombardi.

Con l’uscita dell’Atalanta, il calcio italiano continua a soffrire: sono due eliminate su tre qualificate agli ottavi, dopo l’uscita della Juventus contro il Porto. Rimane solo la Lazio, chiamata all’impresa contro il Bayern Monaco.

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