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Comunicazione e organizzazione del consenso, occorre andare oltre l’informazione

Comunicazione e organizzazione del consenso, occorre andare oltre l’informazione

25 Marzo 2024 0 Di Antonio Fabozzi

Old e new media sono legati alla propaganda, ossia all’organizzazione del consenso per le elite politico-economiche dominanti. Per formarsi una coscienza critica occorre andare oltre l’informazione.

Comunicazione e organizzazione del consenso, occorre andare oltre l’informazione

I mezzi di comunicazione rappresentano sempre i fatti da una determinata prospettiva. Gli avvenimenti sono presentati da uno specifico punto di vista, dettato dalle élite politico-economiche che controllano i media. Questi, dunque, ci fanno osservare il mondo da determinati punti di vista e non ci consentono di conoscere in modo completo e profondo il reale. Gli old ed i new media sono legati alla propaganda, ossia all’organizzazione del consenso.

L’attività propagandistica per sua natura occulta alcuni dati di un fatto e ne valorizza altri, oppure non fa conoscere al pubblico alcuni eventi che potrebbero ad esempio screditare l’immagine di un personaggio politico.

La propaganda è organizzata da un gruppo di persone che ostacolano il libero accesso ai fatti e ne manipolano le notizie in vista di un loro obiettivo specifico.

L’informazione, infatti, ci dà l’illusione di possedere la conoscenza di tutto ciò che accade nel mondo, in realtà rende noto solo una parte di quanto avvenuto e secondo il punto di vista di gruppi di potere che controllano i mezzi di comunicazione.

Gli strumenti di divulgazione, i media appunto, non hanno come obiettivo la comunicazione elitaria, settaria, ossia di un pubblico ristretto. Gli strumenti propagandistici si rivolgono sempre ad un’ampia platea, perché riguardano l’esercizio del potere sulle comunità politiche, e non agli iscritti di un club privato.

Le notizie che sono diffuse dai media riguardano l’attualità, dal latino actualis, cioè quel che è in atto. La dimensione dell’informazione concerne il flusso degli eventi, la loro cronaca con gli imprevedibili risvolti.

I mezzi di comunicazione cavalcano l’onda, cercano di domarla secondo gli interessi dei gruppi di potere che rappresentano, cercando di dirottare i pensieri della gente verso territori e modus cogitandi da loro prestabiliti.

Il potere, che riflette gli interessi dell’élite di governo, cerca di tenere le persone ai margini della vera conoscenza dei fatti proprio nel plasmare l’opinione pubblica e diffondere notizie tendenziose o addirittura false.

I media, interponendosi tra noi ed il reale, operano una sorta di filtro o censura. Senza la censura la propaganda non sarebbe possibile.

L’attività manipolatrice è stata prassi abituale sia dei regimi totalitari sia democratici. Nell’U.R.S.S. staliniana non possiamo dimenticare l’omicidio Kirov nel dicembre del 1934. Fedelissimo di Stalin, fu fatto da quest’ultimo assassinare segretamente.Tale atto fu un pretesto, da parte del leader sovietico, per uccidere i dissidenti politici. Egli, infatti, diede la colpa ai nemici del comunismo e creò una commissione speciale per “eliminare tutti i nemici del popolo” dando vita proprio nel 34 alle “purghe” che provocarono tantissimi morti e deportazioni nei gulag.

Durante la Prima Guerra Mondiale, l’uscita di scena della Russia con la pace di Brest-Litowsk portò ad una ventata di speranza anche nel fronte occidentale, ma questo non trapelò al grande pubblico grazie alla censura.

Ad Occidente ci si chiedeva: “Stiamo veramente combattendo per quello che dicono i politici? Non si potrebbe ottenerlo senza combattere?” Tutto questo poteva essere destabilizzante per l’opinione pubblica e ben poco si seppe di ciò.

Per formare una coscienza critica occorre andare oltre la propaganda dell’informazione

Per la formazione della coscienza critica è dunque necessario andare oltre la propaganda dell’informazione e riuscire a comprendere il vero valore di una notizia al di là di quanto il potere ci vuole far credere.

Bisogna cercare di capire i veri interessi in gioco dei politici, le loro finalità all’interno di un preciso contesto, per poter poi leggere in modo trasparente in quale direzione vogliono indirizzare le nostre menti. Solo così si può avere una visione disincantata e lucida della realtà.

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