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Conte e Draghi, i due nemici col vento in poppa. Salvini all’angolo, su Putin ricorre alle solite ambiguità e ai consueti omissis lessicali

Conte e Draghi, i due nemici col vento in poppa. Salvini all’angolo, su Putin ricorre alle solite ambiguità e ai consueti omissis lessicali

20 Settembre 2022 1 Di Marino Marquardt

Scrivendo Sopra le Righe in segno di esclusiva appartenenza ai Propri Pensieri sgarrupati…

Il Segnale che arriva dagli Usa e dall’Europa che conta è forte e chiaro. Non a caso a cinque giorni dal Voto, il Premier con la valigia Mario Draghi ha ricevuto – con la benedizione dell’ex segretario di Stato Usa, Henry Kissnger – il Premio “Statista dell’Anno” nel corso dell’Annual Awards Dinner della Appeal of Conscience Foundation. Il Premio in precedenza era stato assegnato a diversi Capi di Stato e di Governo tra cui Michail Gorbacev ad Angela Merkel. Un riconoscimento che la dice lunga sull’attenzione dei Poteri Usa verso il Nostro Paese.

Ma non è tutto. Nello stesso giorno Enrico Letta in una missione lampo a Berlino ha incassato l’endorsement della Spd, una investitura accompagnata dall’invito agli italiani a non far vincere “i post-fascisti di Meloni che porterebbero il Paese nella direzione sbagliata” e arricchita dalle rassicurazioni del Cancelliere, Olaf Scholz sull’ineluttabilità di una soluzione europea comune per risolvere la crisi energetica che rischia “di mettere in ginocchio l’economia del Continente realizzando il disegno di Putin”.

Intanto i variabili umori che traspaiono tra le Forze Politiche in questi ultimi giorni di Campagna Elettorale – secondo molti Osservatori – starebbero ad indicare mutamenti nell’opinione pubblica verso le Forze Politiche in competizione. Una impressione dedotta dai comportamenti di Quanti sono a conoscenza dei numeri di sondaggi strettamente riservati.

Detto ciò, sarebbero in discesa le quotazioni della Lega e del Terzo Polo mentre sarebbero in salita quelle del Pd e del M5s. Stazionarie le quotazioni della Meloni, Buio pesto invece per il Giocattolo di Luigi Di Maio e per quello di Luigi De Magistris, ex sindaco di Napoli

Alla luce di quanto detto, vi è agitazione dalle parti del Carroccio. Pontida non ha restituito l’entusiasmo agli eredi di Alberto da Giussano. Matteo Salvini cerca di uscire dall’angolo delle silenziose contestazioni. Ma lo fa in malo modo ricorrendo all’ambiguità del proprio corredo lessicale.

Visti i chiari di luna a Lui non favorevoli, a cinque giorni dal voto Matteo Salvini ha infatti fatto ricorso all’ennesimo equilibrismo verbale affermando Urbi et Orbi di aver cambiato opinione su Vladimir Putin in seguito all’Aggressione all’Ucraina.

Ha fatto lo sforzo dopo sei mesi di Guerra e a sei Giorni dal Voto…

Il Poveruomo ha però evitato di spiegare in che senso abbia mutato il giudizio sul Criminale Russo, non ha espresso condanna per i morti e le devastazioni… Il tutto mantenendo vivo il rapporto di Amicizia con Russia Unita, il Partito di Putin…

Alla fine della Fiera – vedrete – il Leghista nelle Urne pagherà anche la vaghezza del linguaggio, con gli inevitabili “se”, “ma” e i numerosi “però” a supporto degli Equivoci verbali.

Tutt’altra aria – invece – dalle parti del M5s, da molti dato per morto prima del tempo.

Senza Beppe Grillo, senza Luigi Di Maio e senza Alessandro Di Battista, vale a dire senza le punte dell’attacco del vecchio Movimento, Giuseppe Conte ha fatto e sta continuando a fare tutto da solo.

Il Capo Politico dei Cinquestelle non sta facendo sentire l’assenza dalla Campagna Elettorale di Grillo, Fondatore, Garante e Fruitore di Benefit Pentastellati. E – a giudicare dai rumors – starebbe facendo bene l’ex Premier Gialloverderossobiancoazzurro. Sta facendo così bene tanto da fare crescere i consensi attorno al Movimento che il ridimensionato Ministro degli Esteri con la valigia – Di Maio – definisce il “Partito di Conte”.

Una risalita tra luci ed ombre nel gradimento degli Elettori dopo l’emorragia provocata nei mesi scorsi dal Gioco Sporco di Grillo e dal carrierismo poltronista di Di Maio.

Una risalita i cui meriti vanno riconosciuti esclusivamente all’ “Avvocato del Popolo” e alla relativa truppa finalmente libera dall’ambiguo dogma “Nè di Destra né di Sinistra”.

In materia, a semplificare il compito all’ex Premier ci ha pensato lo stesso Di Maio facendo ciao alla Compagnia Pentastellata nella quale aveva gettato le basi per la sua carriera politica. La fuoruscita non gli ha portato bene. Sognava un proprio Partito, Di Maio. Ma per assicurarsi nuovamente la pagnotta da 500 euro al giorno ha dovuto accontentarsi dell’ospitalità offertagli da Enrico Letta. Un divorzio dal M5s – questo del Ministro degli Esteri – che invece ha fatto un gran bene al “Partito di Conte”, oggi terza forza nel Panorama Politico secondo gli ultimi sondaggi pubblicabili. Terza Forza con tanti ringraziamenti a Di Maio, l’ex Ragazzo di Pomigliano d’Arco che ha peccato di presunzione. Si è sopravvalutato…

“Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…

Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca… My Way, a Modo mio, insomma. Come cantava Frank Sinatra…

20/09/2022 h.11.30

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