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Cosa succede in Tunisia e chi sospende la democrazia?

Cosa succede in Tunisia e chi sospende la democrazia?

26 Luglio 2021 0 Di Corrado Corradi

In Tunisia il Presidente Said Kais congeda il premier e sospende il Parlamento. Ma la democrazia in Tunisia é sospesa dall’avvento del partito islamista Ennahda.

Cosa succede in Tunisia e chi sospende la democrazia?

Il Presidente della Repubblica di Tunisia Said Kais (foto Tap).

Oggi in Tunisia il Presidente della Repubblica Said Kais ha congedato il premier e sospeso il Parlamento per 30 giorni e, secondo alcuni titoli di stampa e tv italiani, avrebbe così «sospeso la democrazia».

Ebbene, sia chiaro che la democrazia in Tunisia é stata sospesa nel 2010, con l’avvento del partito islamista Ennahda al governo, e ha continuato ad esserla anche quando quel partito ha lasciato il governo.

Anche perché ha avuto cura di deporre le sue «uova del drago» in seno ai ministeri più importanti (economia, interni, giustizia), in cui imperversano quelli che i media italiani si ostinano a definire islamisti moderati ma che in realtà sono islamisti tout-court e di moderato non hanno nulla (sarebbe un ossimoro).

Il capo del partito islamista Ennahdha, Rached Ghannouchi (foto Tap).

Il Presidente Said Kais, un politico indipendente, evidentemente coraggioso e di polso (anche perché di politico non ha l’abito mentale essendo un apprezzato giurista), ha deciso di dar voce alla maggioranza silenziosa (e direi anche maggiormente qualificata) costituita da quei giovani laureati o comunque culturalmente e politicamente qualificati e laici.

Maggioranza che da 10 anni subisce le intemperanze di una politica sotto schiaffo dell’islamismo militante di Ennahda e che da quando Sayed Kais é diventato Presidente non fa altro che chiedergli a gran voce di assumere in prima persona il controllo delle istituzioni.

Sapendo che la Tunisia, paese sovrano di grande civiltà laica, ha sempre mantenuto con l’Italia un rapporto di amicizia, mi piace pensare che durante la sua recente visita nel nostro Paese (se ben ricordo appena dopo la metà di giugno scorso) il Presidente tunisino abbia confidato al nostro Presidente del Consiglio la sua intenzione e ne avesse ricevuto parole di sostegno.

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