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Costiera amalfitana tra cultura e gastronomia

Costiera amalfitana tra cultura e gastronomia

15 Aprile 2022 0 Di Patrizia Russo

La Costiera amalfitana è un santuario di rara bellezza che ha tanto da offrire, oltre ai meravigliosi paesaggi, agli scorci indimenticabili, ai tramonti idilliaci. La sua gustosissima cucina permette di gustare piatti tipici con ingredienti e accostamenti antichi ed originali allo stesso tempo.

Ecco un tour al contempo culturale e gastronomico, per staccare la spina e allontanarsi dallo stress della città.

Costiera amalfitana tra cultura e gastronomia

La primavera è ormai arrivata e per molti, tra Pasqua e i ponti di aprile e maggio, è l’occasione giusta per trascorrere qualche giorno di relax.

La Costiera Amalfitana è un luogo che negli anni ha sedotto poeti, scrittori, artisti e turisti, i suoi mille colori, profumi e scorci la fanno sembrare un dipinto perfetto.

Tra le mete più ambite, visitate e fotografate c’è Positano, una bomboniera incastonata tra i ripidi strapiombi della Costiera amalfitana lontana dal traffico e dove il tempo scorre lento.

In un lungo tratto di costa di straordinaria bellezza sorge Positano, un binomio perfetto tra natura e storia che insieme danno vita ad uno scenario sublime adagiato sul mare. Il mare cristallino, i paesaggi mozzafiato, i vicoletti che si snodano fino al mare e le colorate case arroccate fanno sognare ogni anno milioni di turisti.

Oltre alle bellezze naturali, Positano è sede di un patrimonio storico, artistico e culturale importante: tra cui il MAR – Museo Archeologico Romano di Positano, aperto nel 2018.

Hotel Santa Caterina di Amalfi

L’hotel Santa Caterina di Amalfi è il luogo ideale dove soggiornare per toccare con mano l’atmosfera magica che solo la Costiera amalfitana è in grado di regalare. Situato in una posizione suggestiva a picco sul mare e a pochi passi dal centro di Amalfi, dispone, tra l’altro, di due ristoranti panoramici, di cui uno stellato, dove poter degustare i prodotti genuini delle classiche ricette della cultura gastronomica amalfitana cucinate dalle sapienti mani dello chef Giuseppe Stanzione.

Positano: la più glamour della costiera amalfitana

Più che una cittadina, Positano è un vero e proprio stile di vita da vivere lentamente e con il cuore aperto. La sua particolare conformazione verticale che si sviluppa lungo le pendici della montagna che la sovrastano, le conferisce l’appellativo di “città verticale”. Lontana dal caos, dai rumori e dalla frenesia della città è una destinazione ideale per rilassarsi.

Particolare di un pittoresco vicolo di Positano | Credit Photo https://www.positano.com/it

Positano è la meta ideale per una gita domenicale, per un week-end o per una settimana. Il tempo non basta mai per ammirare le sue infinite bellezze: dal mare alla montagna, dalle spiagge ai monumenti di interesse storico, dalla moda alla cucina tradizionale. Positano è un luogo magico che incanta, ammalia e offre ai visitatori tutto ciò di cui hanno bisogno.

La notorietà di questo borgo risale già ai tempi dell’Impero Romano quando era una meta molto frequentata dagli antichi romani che amavano trascorrere in costiera il loro “otium estivo”, in ville meravigliose a picco sul mare, ancora oggi visibili.

Con l’arrivo della bella stagione, Positano diventa ancora più bella, il lungo inverno è finito, i fiori cominciano a sbocciare inebriando l’aria del loro dolce profumo, gli uccellini cominciano a cinguettare e le spiagge iniziano ad accogliere i primi turisti.

L’incanto della storia: una visita al MAR – Museo Archeologico Romano

Che Positano sia una splendida cartolina vivente è noto a tutti, l’immaginario collettivo collega questa cittadina ai tornanti di roccia a picco sul mare, ai vicoletti adornati di ceramiche colorate, agli scorci tanto belli da non sembrare reali, alle spiagge di ciottoli e alle case color pastello arroccate sulla montagna. Tuttavia questa immagine è diventata, nel corso degli anni, un po’ riduttiva.

In questo luogo incantevole della costa di Amalfi è venuto alla luce un patrimonio artistico e storico molto importante, ne è un esempio il Museo Archeologico Romano, il MAR, he oggi rappresenta una gemma unica e preziosa del passato.

Dedicare una giornata ad ammirare gli affreschi romani in quarto stile pompeiano del I secolo d.C., tra la cripta superiore di età medievale e tra i preziosi reperti archeologici di età romana recuperati nel corso delle indagini, è un modo originale ed emozionante per conoscere ed imparare la considerevole storia che riguarda e rappresenta tutti gli italiani.

Particolare di un affresco romano | Credit Photo MAR

Anni di scavi e di restauri hanno portato alla luce una porzione di Villa Romana del I secolo d.C, rimasta nell’oblio per molto tempo. Visitare questo luogo storico è come fare un viaggio indietro nel tempo e ritrovarsi nel 79 d.C. quando avvenne la violenta e furiosa eruzione del Vesuvio che distrusse, tra l’altro, anche Pompei ed Ercolano. La parte di villa recuperata è stata scoperta sotto la Chiesa di SS. Maria Assunta e riguarda il suo “triclinium”, ovvero la sala da pranzo. Osservando la sala dalle passerelle vetrate si rimane subito ammaliati dallo straordinario mosaico sul pavimento e dagli affreschi dai colori vividi nel IV stile pompeiano che vestono le pareti.

Ammirare queste bellezze senza tempo fa capire quanto Positano sia stata per gli antichi romani e sia ancora oggi un luogo privilegiato in cui rilassarsi e passare giorni di vacanza. Le meraviglie rinvenute si articolano su tre piani che sono una continua scoperta: sopra la Villa Romana sorge la Cripta Superiore e la Cripta Medioevale, visitarle significa fare un suggestivo viaggio tra epoche diverse, lungo il perimetro della sala principale sono allineati 69 sedili che servivano per l’essiccazione dei defunti e le pareti sono dipinte da pennellate oblique di colore rosso.

Questa ricchezza decorativa è insolita per questi ambienti solitamente spogli e scarni, presumibilmente queste decorazioni sono state commissionate dai laici che facevano parte dell’Oratorio soprastante. La Cripta Medioevale, invece, ha subito numerose trasformazioni e per questo è difficile stabilire se in origine fosse una vera e propria chiesa oppure se fungesse da cripta sovrastante.

La Villa ha riposato per secoli e secoli sotto le ceneri e i lapilli dell’eruzione, ora dopo tanto buio e oscurità gli scavi ci danno l’opportunità di godere nuovamente della magica atmosfera dell’Antica Roma.

Grazie ai percorsi guidati all’interno del museo sarà possibile fare un meraviglioso viaggio temporale scoprendo dettagli e reperti di uso quotidiano come pentole, candelabri, bilance riscoprendo la bellezza di un tempo tanto lontano da noi, una bellezza che sembrava essere persa per sempre, ma che è tornata visibile in tutto il suo splendore.

Un viaggio che è anche un’esperienza gastronomica

La Costiera amalfitana è un territorio ricco di paesaggi da ammirare e colmo di squisitezze da assaggiare, è un luogo in cui la cucina ha un legame forte e indissolubile con il territorio: il giallo dei limoni si sposa alla perfezione con il verde intenso della natura circostante.

I limoni sono il segno che contraddistinguono la Costa d’Amalfi. Questo frutto oltre ad essere protagonista del bel paesaggio è anche l’attore principale di alcune ricette tipiche come i famosi limoncello, babà, gelati e persino dei ravioli ripieni di ricotta.

Minori e la rinomata tradizione culinaria

La cucina amalfitana è fatta di colori, profumi intensi, ingredienti genuini e contaminazioni di altri popoli antichissimi, queste contaminazioni le conosce molto bene Minori, che ha ereditato dalla tavola del popolo romano gli “ndunderi”, un particolare tipo di pasta fatta a mano simili agli gnocchi, ma più grandi, preparati anticamente con il caglio, oggi sostituito dalla ricotta.

Tipicamente gli “ndunderi” sono conditi con il ragù, ma possono essere accompagnati anche dal pesto, dal pesce e dai crostacei, una vera e propria goduria per il palato.

Gli abitanti della costiera sono dei pazzi, degli ubriachi di sole. Ma sanno vivere valendosi di una forza che pochi di noi posseggono: la forza della fantasia” affermava il regista Roberto Rossellini a proposito di Maiori dove ha girato un episodio di Paisà.

Sembrerebbe che al maestro del Neorealismo, durante le riprese, gli venissero offerti dolci dai cittadini, tra tutti i “sospiri” e la “mulignana c’a’ ciucculata“. Queste ultime, melanzane con la cioccolata, sono una specialità tipica del ferragosto a Maiori e si tratta di una sorta di parmigiana dolce a base di melanzane fritte, impanate ed immerse nella cioccolata, prima di essere servite vengono cosparse di mandorle, amaretti e cioccolato fondente. I sospiri, invece, sono dei dolcetti fatti con la pasta di mandorle ripiena di una squisita crema al limone.

Maiori è bella da vedere e bella da “mangiare”, è un meraviglioso connubio tra storia, arte, paesaggi mozzafiato e prelibatezze culinarie tutte da gustare.

Cetara e la colatura di alici

Proseguendo il tour enogastronomico non può mancare una tappa a Cetara, un borgo marinaro che si sviluppa attorno ad una piccola spiaggia. Questo comune amalfitano è una bomboniera deliziosa dove il legame con il mare si respira ovunque: nelle case dalle mura colorate che si rispecchiano nell’acqua, nella pesca ancora oggi attività molto importante e anche nella gastronomia ricca e variegata grazie alla presenza abbondante di pesce.

Il tonno e le alici sono le star dei piatti tipici della cucina di Cetara, durante la visita a questa cittadina non si può non fare una sosta golosa ed assaggiare la specialità di questo luogo: la colatura di alici che, nonostante abbia origine antichissime, è riuscita a mantenere intatti nel tempo il gusto e la bontà di una volta. Le alici vengono pescate in primavera, una volta pulite e lavate, il 25 marzo, alla festa dell’Annunziata, inizia il lungo processo di lavorazione della colatura che termina a luglio.

Praiano e la pesca dei totani

La Costiera amalfitana è una terra esuberante, vivace, colorata e ricca di sapori intensi, è un luogo che ha saputo portare fino ai giorni nostri, un’infinità di ingredienti irresistibili.

Tra i gioielli della Costiera amalfitana, incastonato tra Amalfi e Conca dei Marini sorge Praiano un piccolo borgo che seduce i visitatori non solo per i suoi panorami mozzafiato, per il blu intenso del mare, per le spiagge bianche e per i tramonti che sembrano non avere una fine, ma anche per la cucina, buona, originale e variegata capace di conquistare anche i palati più difficili.

Totani e patate alla praianese | Credit photo https://www.costieraamalfitana.com/

Qui i pescatori si sono specializzati nella pesca dei molluschi e soprattutto dei totani con i quali è realizzato il famoso piatto di Praiano: i totani alla praianese, cucinati insieme alle patate, aglio e olio, elementi semplici che offre la natura.

E’ un piatto tradizionale ereditato dagli antichi pescatori che sapevano unire egregiamente il pescato locale alla tradizione contadina, tutt’oggi molto amato sia dai turisti che dagli abitanti di Praiano.

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