
Covid19, il siero degli immuni secondo scienza e coscienza
09 Maggio 2020Si chiama plasmaferesi l’incoraggiante risposta sierologica al Covid19 che svetta al centro delle polemiche più aspre in questi giorni. E che, ancora una volta, ha spostato il dibattito scientifico dai luoghi deputati alla ricerca verso il mare magnum dei talk show e delle querelle via web. Dove la visibilità dei nuovi guru della scienza rischia di annegare a colpi di tweet e di scena la ricerca medico scientifica.
Di plasmaferesi, il siero degli immuni che sembra regalare un notevole vantaggio alla scienza nella battaglia contro il Covid 19, ne parliamo con il Prof. Alfonso Baldi, associato di Anatomia Patologica Università della Campania “L. Vanvitelli” e Direttore Scientifico Orchidealab. Il Prof. Baldi, pur non appassionandosi alla definizione di «proiettile magico» data alla cura dal dott. Giuseppe De Donno, pneumologo che a Mantova ne sta sperimentando con successo gli effetti, ne condivide a tutto campo l’impiego in questa fase emergenziale per i casi di Covid19 che rischiano di degenerare in una sintomatologia grave. .
A seguito delle insistenti polemiche complottiste uscite sulla stampa in questi giorni l’ASST Mantova in un comunicato ha precisato di aver « aderito al progetto per l’utilizzo del plasma iperimmune in collaborazione con il Policlinico San Matteo di Pavia. La collaborazione è proseguita fruttuosamente raggiungendo gli obiettivi previsti dalla sperimentazione. Il principal investigator Cesare Perotti, direttore del Servizio Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del San Matteo, sta in queste ore concludendo il report definitivo da sottoporre alla comunità scientifica. Preso atto che i primi dati sono risultati molto incoraggianti si ritiene opportuno, seguendo il metodo scientifico, rimandare al momento della pubblicazione l’esame accurato dei risultati».
Le valutazioni e validazioni da parte della comunità scientifica sono attese per l’inizio della prossima settimana.
A seguire l’intervista