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David di Donatello, alla 67esima edizione è “La mano di Dio”

David di Donatello, alla 67esima edizione è “La mano di Dio”

04 Maggio 2022 0 Di Daniela Staffiere

E’ “La mano di Dio” di Sorrentino il film che si aggiudica ben 5 David di Donatello 2022. Assegnati 25 premi, un David alla carriera e due Speciali.

David di Donatello, alla 67esima edizione è “La mano di Dio”

E’ “La mano di Dio” di Sorrentino il film vincitore di ben 5 premi al David di Donatello 2022 consegnato ieri a Roma, negli studi di Cinecittà, alla cerimonia della 67esima edizione del Premio: assegnati in totale 25 David di Donatello, un David alla Carriera e due David Speciali.

La cerimonia, condotta da Carlo Conti affiancato dalla rivelazione del Festival di Sanremo Drusilla Foer, è stata aperta dai saluti del ministro della Cultura, Dario Franceschini.

Primo ad essere assegnato in ordine cronologico nella serata è il premio alla Miglior attrice non protagonista Teresa Saponangelo, per il ruolo di Maria Schisa, madre di Paolo nel film “E’ stata la mano di Dio”.

“Grazie Paolo”: inizia così il suo discorso di ringraziamento per un premio che l’ha vista vincitrice sulle altre bravissime candidate: Luisa Ranieri (E’ stata la mano di Dio), Susy Del Giudice (I fratelli De Filippo) Vanessa Scalera (L’arminuta) Cristiana Dell’Anna (Qui rido io).

Premiato come miglior attore non protagonista Eduardo Scarpetta («Qui rido io»), il film di Mario Martone dedicato al capostipite della famiglia dell’attore, il celebre Eduardo Scarpetta. Il giovane attore napoletano ha voluto ricordare sul palco suo padre Mario Scarpetta, scomparso quando lui aveva solo 11 anni e che aveva consegnato al regista Martone un manoscritto da cui è tratta l’idea di “ Qui rido io”.

Vince il David, per la terza volta in carriera, come migliore attore protagonista il grande Silvio Orlando, con il film Ariaferma, per aver interpretato il ruolo di Leonardo di Costanzo. Ironico, ma visibilmente commosso, Silvio Orlando ha dedicato il premio alla moglie Maria Laura e si è detto onorato di essere nuovamente in una sala a celebrare il cinema italiano tra tanti amici tra cui proprio il regista Paolo Sorrentino.

Ad aggiudicarsi la statuetta come migliore attrice protagonista, Swamy Rotolo, con il film “A Chiara”, la più giovane vincitrice di un David. Swamy a soli 17 anni ed alla sua prima candidatura, ha vinto sulle altre candidate: Miriam Leone per Diabolik, Aurora Giovinazzi per Freaks Out, Maria Nazionale con Qui Rido Io e Rosa Palasciano per Giulia.

Il David speciale alla carriera è stato assegnato alla bellissima Sabrina Ferilli dopo 31 anni di carriera. “Un premio è sempre qualcosa che gratifica l’ego – ha affermato l’attrice – non cambia la percezione delle cose , ma se arriva ad un certo punto della carriera, dopo 31 anni, dà una certa soddisfazione”. In prima fila ad applaudirla il marito Flavio Cattaneo.

Il secondo David alla carriera è stato assegnato ad Antonio Capuano proprio da Paolo Sorrentino. Regista, scenografo ed accademico italiano, Capuano riceve il premio ad 82 anni dopo una vita donata al cinema. Commosso dedica il premio “alla sua ragazza Willy”, la moglie olandese scomparsa.

Vince il David come miglior film e come miglior regia, Paolo Sorrentino sempre con “E’ stata la mano di Dio”, uno spaccato di storia napoletana che racconta l’infanzia e l’adolescenza del registra, sullo sfondo di una città impazzita dal sogno dell’arrivo di Maradona.

Già candidato all’Oscar come miglior film straniero, “E’ stata la mano di Dio” ha raccolto il plauso di tutto il pubblico degli studi di Cinecittà. Il regista commosso ha dedicato la vittoria ad una giovane ragazza, Ludovica Bargellini, prematuramente scomparsa.

A chiudere la cerimonia, la consegna del David per miglior film internazionale a “Belfast” di Kenneth Branagh, già vincitore del premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale.

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