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È uscita “Viva viva ‘o Senegal-Neapolis” di Acronimo Costanzo e Magniang Thioune

È uscita “Viva viva ‘o Senegal-Neapolis” di Acronimo Costanzo e Magniang Thioune

17 Dicembre 2023 0 Di Francesca Panico

È  in radio da pochi giorni “Viva viva ‘o Senegal-Neapolis” il nuovo singolo di Acronimo Costanzo e Magniang Thioune.

Viva viva ‘o Senegal-Neapolis

Questa volta il cantautore napoletano Acronimo Costanzo duetta con il cantante senegalese Magniang Thioune.

Il brano nasce dall’incontro di due straordinarie culture appartenenti al Sud del mondo, quella Senegalese e quella Partenopea. Due popoli d’amore, avrebbe affermato Luciano De Crescenzo, accomunati però dal senso di rivalsa, a torto o a ragione, verso chi li avrebbe defraudati e depauperati.


Due terre ricche di fascino e contraddizioni in cui puoi vivere nello stesso giorno l’estasi della bellezza e il baratro dello sconforto. Le genti di queste due terre sono da sempre impegnate ad inventarsi la vita e non di rado si trovano di fronte alla necessità di dover emigrare. Nel caso dei popoli africani, il viaggio è tortuoso e rischioso.

Ce lo mostra magistralmente Matteo Garrone nel suo ultimo film “Io Capitano”, storia di due adolescenti senegalesi che, come moderni Ulisse, cercano la loro Itaca verso le coste italiane, attraversando deserti, torture, separazioni e angosce. E dopo un tal viaggio, cosa trova un emigrante? Tutt’altro che l’accoglienza sperata.

Ascolta il brano: https://www.youtube.com/watch?v=CqyqcIGBDDE&t=3s

Il concept del nuovo brano di Acronimo Costanzo e Magniang Thioune

Il brano racconta il senso di smarrimento che può vivere un emigrante qualora diventi vittima di pregiudizi e di derisione sociale. Dal brano nasce una domanda che invoca una nuova filosofia di accoglienza: “Possiede tutto o (in realtà) non ha niente chi non pensa all’altra gente?”
Avere nel cuore le persone del mondo rappresenta la vera ricchezza a cui dobbiamo tendere. La riflessione che scaturisce è auspicare in ciascuno di noi lo sviluppo del senso di fratellanza e di condivisione di spazi e di vita. Il testo in Senegalese inneggia proprio all’amore fraterno che possa legarci gli uni agli altri, mentre le strofe in napoletano rimarcano da un lato il senso di solitudine e di abbandono dell’ emigrante, dall’altro il desiderio di vicinanza emotiva e di empatia.

<<Da docente di una scuola multiculturale, la scuola Primaria Cesare Guasti dell’I.C Marco Polo di Prato, ho la possibilità di vivere l’incommensurabile ricchezza che mi circonda- racconta Acronimo Costanzo. Le mie alunne e i miei alunni arrivano da ogni parte del mondo a inebriare quotidianamente il mio cuore. Condividono con me le loro storie e i loro sorrisi, mi raccontano degli usi e dei ritmi delle proprie giornate ed è magico quando mi parlano con suoni e parole, ciascuno nella propria lingua madre. In virtù di tutto ciò e per la voglia di garantire e restituire una parte della loro ricchezza sono membro del gruppo di lavoro di ricerca-azione trasformativa “AltroParlante” dell’Università per stranieri di Siena. Con questo bagaglio e con la gioia di poter far musica ho conosciuto il cantautore senegalese Magniang Thioune mentre passeggiavo per Lerici. Magniang suonava il suo djambe, io avevo con me la mia chitarrina: un cenno d’intesa e ci siamo ritrovati a suonare insieme, felici dinnanzi al Golfo dei poeti. Che meraviglia!>>

È nata così una splendida amicizia e a suggello di essa una canzone, “Viva viva ‘o Senegal-Neapolis”! Il videoclip, inno alla gioia della condivisione e della fratellanza attraverso la musica, è stato girato proprio nel Golfo dei poeti, tra le località Venere Azzurra, Marinella di San Terenzo e Porto di Lerici.

Note e Credits

La canzone è stata scritta a quattro mani da Acronimo Costanzo e Magniang Thioune, su Edizioni Suono Libero Music.
Gli arrangiamenti sono a cura di Diego Ruschena, il mastering di Nando Misuraca. Per questo brano la formazione della Acronimo Costanzo Macré Ensemble è

voci: Acronimo Costanzo e Magniang Thioune
Chitarre, Saz e Guitarròn: Diego Ruschena
Sax alto e sax soprano: Renzo Cristiano Telloli
Trombe: Mattia Salvadori
Batteria e percussioni: Emiliano Barrella


Le riprese sono a cura di Lucia Costanzo
, così come la regia ed il montaggio, insieme allo stesso Acronimo.

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