Elezioni Regionali, soltanto il 41 per cento alle urne. Meloni non sfonda in Lombardia

Scrivendo Sopra le Righe in segno di esclusiva appartenenza ai propri Pensieri Sgarrupati

Che abbaglio! Soltanto il 42 per cento alle Urne tra gli aventi diritto al voto del Lazio e della Lombardia.

Ebbene sì, può capitare a tutti di perdere una Scommessa. E il Sottoscritto ieri la Scommessa l’ha persa puntando sulla presunta forza trainante dei Galoppini dei Candidati e sui Sistemi Elettorali delle Regioni, Sistemi Elettorali che – a differenza di quella Grande Schifezza Rosatellum – consentono ampie facoltà di scelta, facoltà che – secondo il punto di vista del Vostro Tastierista – avrebbero finito con l’incoraggiare i cittadini a recarsi nei seggi per votare.

Ragionamento giusto che non ha però tenuto in debito conto la Disaffezione dei Cittadini verso i Partiti e i Relativi Interpreti.

Contro Corrente avevo scommesso sull’incremento del numero dei Cittadini alle Urne. Ma all’apparir del vero (calzante il verso Leopardiano ndr) la previsione si è rivelata totalmente fallace, vaticinio sballato che in tempi lontani avrebbe scatenato l’ira della Sibilla Cumana, di Casa dalle Parti del Sottoscritto. Nel Mitico Antro Flegreo le Urla della divinatrice Sacerdotessa di Apollo avrebbero coperto i versi del suo Cantore Virgilio…

Seggi semideserti, Urne semivuote. Presidenti di Regione eletti col 41 per cento del corpo elettorale di Lazio e Lombardia. Mai accaduto qualcosa di simile, di fatto più che azzoppati il riconfermato Governatore della Lombardia e il neo Presidente del Lazio. Sono Presidenti dimezzati perché espressioni della Minoranza degli Aventi Diritto al Voto.

Inutile dire che – di fronte alla riconfermata disaffezione dei cittadini verso i Partiti e i relativi Burattinai – diventa prioritaria la rifondazione dell’intero Ceto Politico. E ciò deve rappresentare un Imperativo Categorico per tutte le Forze in campo se è vero come è vero che anche la Giorgia della Garbatella con Fratelli d’Italia non è andata oltre le previste percentuali. Un successo ottenuto peraltro rosicchiando consensi agli Alleati. Ha racimolato complessivamente 3 milioni di voti sui 13 milioni votanti di cui il 60 per cento è rimasto a casa. Costoro rappresentano la Maggioranza dissenziente, la Maggioranza schifata da tutto e da tutti. E’ un bacino di Delusi nel quale si raccolgono molti elettori della estinta Sinistra.

Affluenza Flop, nuovi grattacapi all’orizzonte per la Premier Giorgia Meloni. L’esito del voto ha allargato la forbice tra Fratelli d’Italia e i Soci di Governo. Sgomita il ringgalluzzito Matteo Salvini mentre Silvio Berlusconi propone la macchietta di se stesso. E bacchetta la Giorgia per lo scambio di amorosi sensi con il Capo Ucraino Zelensky. E’ quasi una pochade: Salvini non sta con Zielensky, Berlusconi sta con Putin, Meloni sta con gli Usa e con la UE. Finirà a torte in faccia? Prima o poi – vedrete – sarà il Quirinale a mettere la parola fine…

P.S. “Sopra le Righe”, è uno spazio in progress che a seconda degli avvenimenti di giornata aggiornerà il commento arricchendolo. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…

NOTA per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Scrivo – insomma –a Modo Mio, così come cantava Frank Sinatra. Chiedo venia a Quelli della Crusca…

13/02/2023 h.15.30