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Italiani più attenti del governo ad energia e ambiente.

Italiani più attenti del governo ad energia e ambiente.

14 Marzo 2023 1 Di Nunzio Ingiusto
Una ricerca sulle propensioni in tema di energia degli italiani scavalca il governo che non dà ancora segnali.
Da quando la crisi dell’energia con il rincaro delle bollette ha cominciato ad alleggerire i portafogli degli italiani abitudini e sicurezze quotidiane di sono fatte più deboli. In particolare di coloro che non hanno potuto accedere ai bonus sociali degli ultimi due governi. Meno consumi, attenzione agli orari, raccomandazioni di non sprecare corrente ed altri consigli sono entrati nei discorsi quotidiani delle famiglie.
A leggere l’ultima ricerca della Società Deloitte ben 8 italiani su 10 si sono trasformati in paladini del risparmio e ( a loro modo ) profeti di una nuova austerità. La ricerca “Il Cittadino Consapevole: comportamenti virtuosi, tecnologie digitali e fonti rinnovabili per risolvere la crisi energetica”, ha evidenziato modelli sconosciuti in un Paese che soprattutto nelle classi medio-alte non è mai stato campione di risparmi. È vero che la maggioranza degli italiani è composta da persone che non hanno vissuto gli shock petroliferi degli anni ‘70, delle domeniche a piedi e delle centrali elettriche in affanno. Ma se le nuove generazioni si comportano in modo così virtuoso vuol dire che il Paese  è più maturo di quanto lo si descriva.
Il 75% degli intervistati accende le luci solo quando è strettamente necessario; più della metà limita l’uso di acqua calda, il 67% acquista esclusivamente lampadine a basso consumo e così via. Fa molto piacere sapere anche che il 97% conferma la necessità di avere un’adeguata e crescente quota di energia da fonti rinnovabili. Le motivazioni sono quelle note: ambiente più salubre, meno CO2, tariffe più basse, minori danni alla salute. «I cittadini italiani hanno maturato una nuova consapevolezza che li sta spingendo verso l’adozione di pratiche più sostenibili, supportate sempre più dalle potenzialità dell’innovazione», ha detto Andrea Poggi manager della Deloitte. Di conseguenza, le aziende, sfruttando questa consapevolezza, hanno la possibilità di accelerare i loro programmi in grado di generare una crescita, che sia davvero sostenibile nell’interesse di tutti. Che dire ? Che ancora volta tutto quello che cammina nella società si ferma davanti ai Palazzi del potere. Il governo rispetto alla transizione energetica non ha lanciato ancora segnali chiari. Si parla di nucleare, ma anche di gas, di Piano clima, ma anche di stop alle auto elettriche, di autorizzazioni per le rinnovabili, ma non c’è il decreto energia. Va bene, da quando si è insediata Giorgia Meloni ha dovuto gestire l’emergenza gas dopo la guerra in Ucraina. Ma  se assieme a  Matteo Salvini, Gilberto Pichetto Fratin, Giancarlo Giorgetti  – i Ministri più interessati- approfondisse i risultati della ricerca saprebbe che i cittadini sono molto più avanti del più governo. Che finora ha espresso solo buoni propositi

 

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