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Follia Napoli, esonerato Mazzarri alla vigilia della gara contro il Barcellona

Follia Napoli, esonerato Mazzarri alla vigilia della gara contro il Barcellona

20 Febbraio 2024 0 Di Claudio Greco
Un giorno qualcuno dovrà meglio spiegare perché un presidente di una squadra che vince uno scudetto, l’anno dopo si fa sfuggire tecnico e direttore sportivo, invece di premiare ribassa gli ingaggi ai giocatori in scadenza, che increduli, pur volendo restare scappano via. Per sostituire adeguatamente giocatori come Lozano e Zielinsky occorrerebbero almeno 50 milioni più ingaggi e commissioni, mentre sarebbe bastato mantenere gli stessi ingaggi, senza spendere nulla di cartellino e oggi sarebbero a pieno regime in squadra. Ma non finisce qui, partiamo a ritroso, questa è una società che già anni fa, sorprendentemente con lo stesso Mazzarri in panchina arriva seconda in classifica, sfiora gli ottavi di Champions League e lascia andare a cuor leggero Quagliarella, Lavezzi, Cavani e Mazzarri, per mettere in cassa un bel gruzzolo neanche mai investito in strutture o settore giovanile per crescersi i campioni in casa. Arriva Benitez con promesse di progetto ad ampio raggio, direzione di tutto il settore tecnico, e con lo spagnolo arrivano tre dal Real Madrid, tra i quali un certo Higuain, poi Mertens, le felicissime intuizioni Ghoulam e Koulibaly, i giovani Jorginho e Gabbiadini e pure Zapata, segue un buon campionato con qualificazione Champions, due trofei una semifinale di Europa league e già dopo il primo anno, Benitez capita l’antifona, andrebbe via molto volentieri, ma viene bloccato da un’opzione sul contratto del club, per poi andar via inspiegabilmente fra critiche e linciaggi mediatici. Si rifonda ancora, arriva un tecnico emergente, nonostante l’età già avanzata, Sarri, che sulla costruzione di Benitez si ritrova una squadra davvero forte più Allan e qualche pupillo portato da Empoli. Tre anni fantastici, scudetto sfiorato due volte, e questo genio di presidente che fa? Lo esonera dopo 91 punti nonostante gli avesse venduto prima Higuain dopo aver fatto valanghe di gol. Ok, poi arriva Ancelotti, il migliore al mondo, presentazione stile 007, spacco qua e spacco la, Ancelotti fa secondo al primo anno, ma a Napoli credono che Ancelotti stia allenando il Real Madrid e non la Napoli Soccer, e per farla breve, i tifosi sobillati da stampa e presidente si scagliano contro Ancelotti che si fa esonerare per far risparmiare il suo ingaggio al presidente, per giunta nella stessa serata di una goleada e qualificazione agli ottavi di Champions league dopo aver fatto un grande girone. Mai visto esonerare un tecnico dopo un tale risultato, ma solo in questo club accade. Sarri docet. Ma si dirà che in campionato, andava male, però bisogna anche chiedersi perché, ed è sempre la stessa storia, destabilizzazione presidenziale dello spogliatoio, ritiro punitivo scavalcando il tecnico che si disse non d’accordo, minacce ai giocatori in scadenza, mercato non adeguato alle esigenze di Ancelotti e molto tranquillamente il tecnico di Reggiolo si trova un club che gli da il doppio di quanto percepiva a Napoli in cui si era decurtato l’ingaggio pur di tornare in Italia e nonostante qualcuno dicesse che fosse venuto a Napoli per soldi. Vabbè, quello che è successo poi con Spalletti è storia fresca, incomprensibile e dolorosa, senza bisogno di altre spiegazioni. E allora ci pensa lui, il vero top player del Napoli, Aurelio De Laurentiis, a cui in società bisogna chiedere il permesso anche per acquistare la carta igienica o respirare. Arriva Garcia, allenatore di medio livello e di buon pedigree, direttamente esonerato dal calcio arabo, il classico francese tutto spocchia e prosopopea comunicativa. Disconosce tutto il Napoli di Spalletti, non viene esonerato dopo i chiari danni che continuava a fare, poi viene esonerato tardivamente dopo aver distrutto tutto, e si prende il buon Mazzarri che conosce tutto di Napoli e il Napoli, ma avrebbe dovuto conoscere bene anche De Laurentiis che gli fa un contratto infame, sette mesi a un milione e poi a giugno via.
Chiaramente Mazzarri non poteva ritrasformare una squadra distrutta dalle capate di questo settantacinquenne che si sente ancora un trentenne, e si ritrova una squadra svuotata, scontenta e con tanti problemi fisici e mentali dovute alle gestioni scellerate del precedente tecnico, soprattutto a livello atletico, e mentale a causa di questo padre padrone che crede di poter far tutto a giocatori e relativi procuratori. Un disastro annunciato e invece di calmare le acque cosa fa? L’incredibile, esonererà Mazzarri prima degli ottavi di andata Champions league contro il Barcellona che invece il sostituto Calzona con il tutor Hamsik vinceranno grazie alla bacchetta magica. Benvenuti nel fantastico mondo del cinema, peccato però che qui si tratta di calcio e non di cinepanettoni.
Insomma a conti fatti e ripercorrendo un po le ultimissime vicende, possiamo tranquillamente arrivare alla conclusione che De Laurentiis fra la semifinale Champions League  persa lo scorso anno, Supercoppa, ribasso del prezzo di cartellino di Osimhen e la mancata qualificazione al 4 posto nonché dal mondiale per club piu varie altre voci, avrà sprecato 200 milioni, e per uno “attaccato” al denaro come lui, che non ne ha tantissimo, significa il fallimento.
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