
Il caro energia si abbatte sui negozianti
09 Febbraio 2022Caro energia, Unioncamere denuncia il rincaro della materia prima, nonostante gli interventi del governo. Forse un nuovo decreto.
Il caro energia si abbatte sui negozianti
Sale del 42% la spesa per energia elettrica e gas per le micro e piccole imprese. Una spesa eccessiva secondo il monitoraggio periodico di Unioncamere e Borsa Merci Telematica-BMTI. I rialzi sono conseguenti all’incremento dei costi della componente vendita della materia prima e gravano direttamente sui costi di produzione e di esercizio. Rispetto allo stesso trimestre del 2021 nei primi tre mesi del 2022 la spesa per la fornitura di energia elettrica è cresciuta in media del +70% e del 105 % per il gas. In soldoni, i piccoli imprenditori pagano l’energia elettrica 476 euro al MWh e il gas naturale 1,36 euro al mc. L’inflazione è, dunque, un dato di fatto a partire proprio dalle piccole attività economiche. Il monitoraggio effettuato insieme all’Istituto Ref Ricerche ha stabilito che per l’energia elettrica gli aumenti oscillano tra il +48% per un negozio di ortofrutta e il +93% per un negozio di beni non alimentari. L’uso del gas si rivela ancora più penalizzante come diretta conseguenza delle tensioni internazionali sulle forniture all’Europa. Unioncamere ricorda, comunque, che per l’elettricità l’ARERA ha confermato per le micro e piccole imprese alimentate in bassa tensione l’annullamento degli oneri generali a sostegno di rinnovabili, cogenerazione, messa in sicurezza del nucleare e misure di compensazione territoriale. Per il gas è stato confermato il ridimensionamento degli oneri generali e ridotta l’IVA al 5%. Le decisioni sono scaturite dagli stanziamenti del governo nella Legge di Bilancio 2022. Il trend di aumenti non puo’ dirsi esaurito , dato che il sistema elettrico italiano è per lo più alimentato dal gas. In queste ore il governo sta studiando un intervento di 5 miliardi di euro con un nuovo Decreto legge entro fine settimana. Le ripercussioni sulla spesa per le famiglie sono al centro delle iniziative di sindacati ed associazioni di consumatori. “L’aumento dei costi di energia elettrica e gas è una doppia batosta per i consumatori che, oltre alle bollette più salate, devono subire i rincari dei generi essenziali, dal latte al pane, dalla pasta allo zucchero” dice l’Adiconsum secondo cui è a rischio la coesione sociale.