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Un Premio per l’ambiente e uno a chi è contro.

Un Premio per l’ambiente e uno a chi è contro.

21 Luglio 2023 0 Di Nunzio Ingiusto

ASSOAMBIENTE premia amministratori e manager che realizzano strutture per rifiuti ed energia. Premiano anche chi le blocca ?


PIMBY, acronimo di Please In My Back Yard  (Per favore nel mio cortile) non è un’espressione raggiante. La cultura ambientalista e il bisogno di andare tutti verso un’economia circolare ce la rendono, però, accattivante per avere i rifiuti sotto chiave. Il Premio PIMBY, istituito da ASSOAMBIENTE- Associazione che rappresenta le imprese dei servizi ambientali- riconosce ogni anno l’impegno di singoli o di strutture nella raccolta, riciclo, smaltimento rifiuti. È una buona cosa per avere il termometro
di chi fa e cosa.

I premi per il 2023 sono stati assegnati in un evento che ha avuto per ideale sottofondo la sindrome NIMBY (Not In My Back Yard= Non nel mio cortile). Tra le categorie del PIMBY ci sono :”Progettazione e realizzazione di infrastrutture strategiche e impianti industriali. Confronto e  dialogo con la cittadinanza” – “Pubblicazione di contenuti tesi a diffondere un’informazione trasparente che contrasta l’opposizione aprioristica a qualsiasi opera”. Giusto per capire che i pochi che si impegnano, hanno alle spalle una moltitudine di “disimpegnati “.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e il sindaco di Ravenna Michele De Pascale,  sono stati premiati per l’impegno che stanno mettendo nella costruzione di nuove infrastrutture indispensabili per avere un modello di sviluppo sostenibile. Roma e Ravenna sono anche luoghi-simbolo di un conflitto post ideologico su come conciliare modernità, spesa pubblica e tutela ambientale. A Roberto Gualtieri è stato riconosciuto l’impegno per il termovalorizzatore che tratterà 600 mila tonnellate di rifiuti l’anno. Il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale, invece,  ha il merito di gestire 1 miliardo di euro per un rigassificatore che ci aiuterà a dimenticare il gas di Putin.  Anche il Mose di Venezia è risultato meritevole di premio per la “difesa del territorio dagli allagamenti”.  Fermiamoci qui, perché l’elenco dei premiati é  ancora lungo.

I riconoscimenti ci hanno mostrato “ la visione degli amministratori locali più coraggiosi e tenaci e delle imprese innovative” dice il Presidente di ASSOAMBIENTE, Chicco Testa. Ora ,a parte che a Roma i rifiuti saranno gestiti (male) almeno fino al 2026. Che con un solo nuovo rigassificatore, seppure da 5 miliardi di metri cubi di gas, non ci libereremo completamente dagli approvvigionamenti di gas via tubo. Che sulle questioni ambientali l’Italia spende a malapena l’1% del PIL, ciò che bisognerebbe a fare rapidamente  è chiedere conto ad altri livelli politici, perché non si costruiscono altri termovalorizzatori. Perché il rigassificatore di Ravenna (non piace a molti ambientalisti  à la page) deve combattere contro procedure autorizzative non affatto snellite. Ancora: perché tutte le criticità ambientali saranno gestite solo con i progetti del PNRR ?

Cosa hanno a che fare queste domande con il Premio di una meritoria Associazione ?  Molto. La politica dei Palazzi, quando vede questi riconoscimenti si mette l’anima in pace. E’ un pò darsi ragione vedendo premiati i campioni di slalom burocratici e politici. Sono eroi da premiare, ma in realtà sono le vittime di un sistema farraginoso che rimanda, rimanda… a quando ci saranno i fondi del PNRR. L’Italia, ormai, senza PNRR non è nulla. E se succede che il governo rinuncia- come ha fatto ieri per la terza rata- a 500 milioni di euro e sacrifica i progetti sulla transizione energetica, andiamo a fondo ? Addio transizione energetica ed ecologica ? Per questo suggerisco di pensare anche ad un Premio NIMBY= Non nel mio cortile (Italia).

 

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