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Juve Stabia-Benevento 1-0: i sanniti scivolano a -6 dalla vetta

Juve Stabia-Benevento 1-0: i sanniti scivolano a -6 dalla vetta

03 Dicembre 2023 1 Di Matteo Cefalo

Juve Stabia-Benevento 1-0: la strega perde il big match di turno, impattando contro una squadra più organizzata. Ora la vetta è più distante.

Juve Stabia-Benevento 1-0: una strega senza idee deve arrendersi ad una capolista organizzatissima e con un portiere in grande spolvero; ora il primo posto dista sei lunghezze

Oggi alle 16:00, allo stadio Romeo Menti di Castellammare, è andata in scena Juve Stabia-Benevento, gara terminata sul risultato di 1-0 in favore delle vespe prime della classe. Il big match di turno, l’ennesimo derby campano che ha posto di fronte la capolista del girone C ed i giallorossi primi inseguitori e distanti solo tre lunghezze, si è rivelato amaro per gli uomini di Andreoletti.

In una partita tutto sommato equilibrata è prevalsa la miglior capacità organizzativa espressa dai gialloblù, abili nello sbloccare subito il punteggio con una rete del difensore-bomber Bellich. Una vittoria meritata per gli stabiesi, che allungano sui sanniti portandosi a +6, nell’attesa del risultato dell’altra seconda in classifica, il sorprendente Picerno. Brutto passo falso, invece, per i giallorossi, che perdono contatto dalla vetta, esponendosi contemporaneamente alle possibili rimonte di Casertana ed Avellino.

Ma analizziamo nel dettaglio la gara delle streghe. Dal punto di vista dell’assetto iniziale, l’allenatore si affida nuovamente al 3-5-2. In porta Paleari. Nel trio difensivo, lasciato a casa Pastina, coinvolto nel recente scandalo calcioscommesse, Andreoletti dà spazio ad El Kaouakibi, Capellini e Berra, rientrato definitivamente dall’infortunio. Sulla fascia destra il solito Improta, mentre sulla sinistra Benedetti viene confermato a discapito di Masciangelo. In mezzo al campo Talia ritorna a comporre la mediana classica al fianco di Agazzi e Karic. Confermato anche il tandem offensivo, costituito ancora da Bolsius e Ferrante.

Ad inizio gara, il Benevento sembra premere di più rispetto agli avversari. Ma basta poco alle vespe per imporsi, sfruttando una delle loro armi migliori ed al contempo un problema che i sanniti si trascinano dietro dalla scorsa stagione: le punizioni dalla trequarti calciate sul secondo palo alla ricerca della sponda. E così Bellich fa 1-0. Dopodiché la Juve Stabia sale in cattedra. Il possesso viene spesso lasciato ai giallorossi. Ma il pressing forsennato costringe i ragazzi di Andreoletti ad uno sterile scambio della sfera tra i tre centrali ed a qualche lancio facile preda della retroguardia stabiese.

Una situazione che si protrae fino al 60′ circa. Momento in cui i gialloblù iniziano ad attaccare con più veemenza. Ma due traverse e due belle parate di Paleari evitano alla strega un passivo peggiore. Finalmente Andreoletti dà una scossa con l’inserimento di Marotta. Ed il Benevento prova ad approfittare di un fisionomico calo dei padroni di casa, fino ad allora impeccabili. Ma Thiam, l’estremo difensore delle vespe, compie un miracolo su una botta in contro-balzo di Karic, dopo aver già effettuato una clamorosa parata nel primo tempo su punizione di Ferrante. La strega continua a premere, con Bolsius che impegna ancora Thiam. E nel finale ha l’occasione del pareggio, con Pinato che, però, spara clamorosamente alto tutto solo davanti al portiere.

Dal punto di vista dei singoli Paleari si conferma tra i migliori, incolpevole sul gol stabiese e bravo ad opporsi ad altri due tentativi delle vespe. La partita del trio di difesa, invece, è a due facce. Il rientro di Berra, infatti, ridà solidità al reparto arretrato, che tutto sommato regge l’urto degli avversari, se non in occasione del gol e per una decina di minuti di sofferenza nella ripresa. Ma in fase d’impostazione, tolto Berra per l’appunto, Capellini ed El Kaouakibi sono macchinosi e molto imprecisi.

Stesso discorso si può fare per Benedetti, che commette una sfilza di errori tecnici, crossando sempre tra le braccia di Thiam. Sull’altra fascia, invece, Improta sembra troppo spesso fuori dai giochi. A centrocampo l’unico a salvarsi è Talia, che dà tanta sostanza alla mediana, specie in fase di non possesso, ma che viene inspiegabilmente sostituito in avvio di secondo tempo. Per Agazzi e Karic, invece, giornata decisamente negativa, con i due mai capaci di impostare il gioco.

In avanti Bolsius e Ferrante si comportano meglio. L’olandese, con i suoi strappi, prova a dare la scossa nella ripresa. Mentre l’argentino fa a sportellate con la difesa avversaria, riuscendo a vincere molti duelli. Solo Thiam gli nega la rete. Tra i subentrati il migliore è Marotta, che riesce a riportare su la squadra assieme ai compagni di reparto. Pinato, invece, prosegue sulla falsariga di Karic ed Agazzi, divorandosi allo scadere la rete del pareggio davanti al portiere gialloblù. Masciangelo si lascia certamente preferire a Benedetti, ma non riesce a dare più di tanto il suo contributo. Ciano, infine, entra malissimo in campo, commettendo una serie di errori tecnici inspiegabili per un giocatore del suo calibro. Sembra ormai essere giunto al capolinea della sua carriera.

In generale, dunque, il Benevento perde una partita che ai punti avrebbe anche potuto pareggiare, ma che meritatamente non porta a casa dinanzi ad una squadra con più idee e molto meglio organizzata. Il derby di oggi è lo specchio della stagione dei giallorossi. Una squadra molto solida, ma con poche idee ed incapace di osare, nonostante le grandi individualità a disposizione. Colpa che va divisa a metà tra l’allenatore, che ancora non riesce ad imprimere la sua idea di gioco, ed i calciatori, con molti di essi troppo superficiali ed al di sotto del loro potenziale.

Ora la vetta dista 6 punti, ma il campionato è ancora molto lungo e tutto è possibile. Quel che è certo, però, è che l’atteggiamento deve cambiare. E quale migliore occasione per farlo se non la partita più sentita della stagione, il derby con l’Avellino di domenica prossima.

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