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La cantata di Allevi lancia Arts of Italy

La cantata di Allevi lancia Arts of Italy

05 Maggio 2016 1 Di Patrizia Russo

Grande successo a Milano per l’anteprima mondiale di “Sotto lo stesso cielo”, la cantata sacra con cui il maestro Giovanni Allevi lancia la campagna Arts of Italy.

Milano, Allevi lancia la campagna Arts of Italy

Grande successo, per il maestro Giovanni Allevi, che per il lancio della campagna Arts of Italy, promossa da Ovs, il 4 maggio all’Auditorium di Milano, ha diretto un concerto speciale con oltre cento musicisti presentando in anteprima mondiale la cantata sacra “Sotto lo stesso cielo” per soli, coro e orchestra.

La serata, che ha visto la partecipazione di numerosi spettatori e volti noti dello spettacolo, dell’arte e della cultura, è stata aperta dall’attore Alessandro Preziosi (uno dei testimonial della campagna) che ha presentato il progetto Arts of Italy, ricordando l’immenso ed inestimabile patrimonio artistico italiano. Nella sua digressione sull’arte e la bellezza, Preziosi ha spaziato da Emily Dickinson a Sant’Agostino.

Ed è stato l’attore stesso ad introdurre il maestro Giovanni Allievi (ambasciatore della campagna). Infatti, il vero protagonista della serata, in veste di pianista, compositore, direttore d’orchestra e presentatore è stato proprio lui, Giovanni Allevi, che si è presentato sul palco con maglietta nera, jeans e scarpe da ginnastica.

Il concerto è iniziato con l’esecuzione di tre brani per orchestra e piano, per poi proseguire con altre tre composizioni di piano solo. Ogni brano è stato accuratamente introdotto dal maestro. Allevi, oltre a presentare le sue composizioni, ha voluto rendere omaggio a due compositori classici: Carl Orff di cui ha proposto il brano O Fortuna nei Carmina Burana magistralmente interpretato dall’Orchestra sinfonica italiana e dal Coro dell’Opera di Parma e Johann Sebastian Bach dirigendo la Cantata n. 147.

Il clou della serata, che tutto il pubblico ha aspettato con ansia, è stata la prima esecuzione mondiale della cantata sacra di Giovanni AlleviSotto lo stesso cielo”. Un Allevi, visibilmente emozionato ha fatto precedere l’esecuzione dal racconto della genesi di questa composizione.

Il titolo trae origine dagli scritti del monaco gesuita Padre Matteo Ricci, primo italiano ad essere accolto alla corte dell’imperatore della Cina all’inizio del 1600: nei suoi diari ricorre infatti la frase “sotto lo stesso cielo” ad indicare come la volta celeste possa abbracciare culture e popoli tanto diversi e lontani.

Il Maestro ha tenuto anche a raccontare il momento personale che ha visto la materializzazione delle note della composizione nella sua mente.

Sul palco, oltre ai musicisti dell’Orchestra Sinfonica Italiana e al Coro dell’Opera di Parma erano presenti quattro solisti: Silvia Pantani – soprano, Laura Brioli – contralto, Federico Bulletti – tenore e Simone Simoni – Basso.

Il testo originale della composizione è stato scritto dallo stesso Allevi, liberamente ispirato al pensiero del gesuita. Per quanto concerne la musica originale, il suo linguaggio si sviluppa sul dialogo e confronto tra due mondi sonori assai distanti: l’intreccio contrappuntistico delle voci, ad emblema della tradizione classica europea e la melodia sulla scala pentafonica cinese a rappresentare la millenaria cultura orientale. Il tutto permeato da una ritmica squisitamente contemporanea.

Il pubblico è rimasto entusiasta di questa cantata tanto da tributargli una standing ovation e la richiesta del bis.

 

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