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Bollette luce e gas: bar e ristoranti vogliono il credito d’imposta

Bollette luce e gas: bar e ristoranti vogliono il credito d’imposta

24 Agosto 2022 1 Di Nunzio Ingiusto

La FIPE – che rappresenta il settore – spiega che i maggiori costi finora non sono ricaduti sui clienti. Qualche dubbio però c’è. Il  raffronto con il 2021 e la richiesta al governo anche in vista dell’autunno.

Bollette luce e gas: bar e ristoranti vogliono il credito d’imposta

Il turismo va bene, le vendite anche, ma per le bollette di luce e gas i ristoratori vogliono l’aiuto di Stato. Se ne parla in campagna elettorale e nei talk show, ma la loro organizzazione Fipe si fa avanti in autonomia.

“Senza un intervento immediato che faccia da argine all’incremento esponenziale dei costi delle bollette per luce e gas che si è registrato nelle ultime settimane, presto i consumatori si troveranno a fare i conti anche con l’impennata dei listini in bar e ristoranti”.

E’ il primo allarme che hanno lanciato per metterci sull’avviso che entrando in un bar o in un ristorante non dobbiamo meravigliarci delle sorprese dei prezzi.

Dicono di aver ammortizzato i maggiori costi “senza scaricarli sulla clientela”, ma qualche dubbio c’è, in base a segnalazioni raccolte da Associazioni di consumatori. Gli esercenti dicono che non ce la fanno più.

Poi in tanti dichiarano il tutto esaurito o di avere la fila per un tavolo. I guadagni, in altre parole,,andrebbero a vantaggio delle Società di luce e gas.

Le organizzazioni di categoria si sa hanno sempre ragioni da mettere in piazza. In questo caso delle bollette, la Fipe dice che “bisogna correre ai ripari estendendo immediatamente il credito di imposta anche alle imprese non energivore e non gasivore, per coprire gli aumenti che si stanno registrando nelle ultime bollette e che sembrano destinati a crescere ulteriormente nei prossimi mesi”.

Insomma, uno sconto alla fonte per non tartassare i clienti e con tanta fiducia da parte dei cittadini?

Si, rispondo con decisione, c’è bisogno di un credito di imposta superiore al 15% per l’energia elettrica e al 25% per il gas previsto per il secondo trimestre 2022.

Le imprese si trovano a fronteggiare aumenti ben più consistenti. Ai ristoratori sono arrivate anche bollette monstre.  Dovrebbero essere rateizzate. Come negare il caro energia che da sei mesi flagella l’Europa?

Secondo un’analisi della stessa Fipe, a luglio i prezzi dei servizi della ristorazione sono cresciuti del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2021. In Europa la crescita media è stata del 7,8%, con incrementi del 9,2% in Austria, dell’8% in Olanda e del 7,7% in Germania.

Il rovescio della medaglia è che le bollette energetiche in Italia sono invece triplicate. La polemica è partita e la politica, al di là delle dichiarazioni da campagna elettorale, non ha dato risposta. E forse non la darà, in attesa di vedere chi guiderà il nuovo governo.

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