
Messico, il mare da favola di Ensenada e i vini della Valle di Guadalupe
30 Luglio 2018La Baja California è la regione del Messico che si incontra superata Tijuana, a circa un’ora da San Diego. Le cittadine più famose sono Rosarito ed Ensenada, celebri per il mare spettacolare e perché sono meta dei “gringos” (gli americani, ndr) che amano venire qui a trascorrere il fine settimana. Vi è, però, poco lontano, la Valle di Guadalupe, una regione famosa per la produzione dei vini, che noi vi consigliamo di visitare, per vivere un’esperienza unica nella vita e nella cultura messicana.
Il mare, una tappa imperdibile
Prima di immergervi nel verde dei vigneti, potete fare un salto nella vivace Ensenada. Il suo centro storico brulica di vita, con tanti negozietti di souvenir e di artigianato locale, che vendono i famosi sombreros, ma anche argenteria di pregio e poncho lavorati a mano. Per non parlare della farmacie, che qui vendono ogni genere di prodotto senza bisogno di ricetta, il tutto perfettamente legale: sono tanti gli americani che decidono di servirsi qui, per fare rifornimento di principi attivi di ogni tipo a prezzi stracciati.
Per un buon drink, è obbligatorio fare tappa da Hussong‘s (Avenida Ruiz 113, Zona Centro), la cantina più antica della Baja California, fondata nel lontano 1892. La leggenda narra che fu qui che, nel 1941, il barman Don Carlos Orozco inventò il cocktail Margarita (tequila, cointreau, lime, servito in bicchiere dal bordo salato), in onore di Margarita Henkel, figlia dell’ambasciatore di Germania in Messico. Se siete fortunati, potete anche ascoltare la musica dei mariachi, che vi dedicheranno una canzone tipica.
Valle di Guadalupe, viaggio alla scoperta dei vigneti più importanti sulla “Ruta del vino”
Lasciata Ensenada, dopo circa mezz’ora si raggiunge la Valle di Guadalupe attraverso la comoda autostrada per Tecate. Il paesaggio è quello che ci si aspetta in Messico: cactus, arbusti e terreno rosseggiante. Ma qui la differenza la fanno i vigneti, che ingentiliscono la asperità del territorio con le loro morbide ondulazioni. In questa valle la tradizione vitivinicola è antica, basti pensare che la prima vineria aprì nel 1888: era la Bodegas de Santo Tomas (santo-tomas.com). Attraversando il territorio si percepisce la commistione tra antico e moderno, passando da umili casitas a ranch all’avanguardia, attraverso wineries e cantine di tutto rispetto: una zona in grande crescita, che ogni anno vede triplicare il numero dei visitatori.
Dirigetevi verso Adobe Guadalupe, uno dei vigneti più grandi di tutta la valle; proprietà della famiglia Miller, fu fondata dal figlio dei Miller, che morì prematuramente. I genitori decisero di portare avanti il suo progetto, che è possibile ammirare ancora oggi. Per onorare la memoria del figlio, le etichette dei vini prodotti qui portano il nome di Arcángeles, e le figure di numerosi arcangeli sono sparse per tutto il vigneto. Non perdetevi una degustazione nelle sue cantine, e assaporate i vini realizzati con uva Cabernet Sauvignon, Tempranillo e Merlot, accompagnati da pane rustico all’olio di oliva prodotto all’interno dello stesso vigneto.
Se volete godervi una vista panoramica della valle, non potete certo non visitare il vigneto Las Nubes, proprietà di Víctor Segura, che gli ha dato questo nome ispirato dal film “Un paseo por las nubes“, noto in Italia come “Il profumo del mosto selvatico“. I suoi vitigni sono giovani, ma la vista dall’entrata della sua cantina domina la maggior parte della Valle de Guadalupe.
Proseguendo il vostro cammino, visiterete il vigneto di Quinta Monasterio, proprietà di Reinaldo Rodríguez, che avviò questo progetto sei anni fa in una proprietà che apparteneva a suo nonno. Qui scoprirete l’autentica sfida rappresentata dalla semina dei vitigni da vino e comprenderete a fondo quanto è complesso il processo che porta alla tappatura di una sola bottiglia di vino. Assaggiate il Quinta Monasterio Tempranillo e il Quinta Monasterio Cabernet – Merlot, e badate a non perdere l’opportunità di sorseggiare il bianco Natal, un vino molto particolare che l’enologo ha creato appositamente per celebrare la nascita di suo figlio.
È impensabile non fare un salto alla Hacienda La Lomita, che produce vini giovani per giovani: potrete visitarla e scoprire gli ambienti in cui sono state registrate le scene di alcune serie televisive messicane. Fate una passeggiata per la sua cantina, dai colori che variano dal blu al rosso in base all’umore del suo enologo, e degustate alcune delle sue più famose etichette: se vi va, potrete farlo insieme a un menù elaborato dallo chef Javier Plascencia, insigne rappresentante della gastronomia BajaMed. Qui è possibile assaporare un’insalata di peperoni, riso rosso e uova di quaglia accompagnata da un vino bianco oppure un agnello da latte preparato con fritture di ricotta e fagiolini e accompagnato da un buon vino rosso.
Chiudete alla grande il vostro giro con una visita alla Cava de Quesos Ramonetti, che si trova nella Valle de Ojos Negros. Assaporate il tradizionale tiradito di lingua, le ostriche gratinate al formaggio e una costata di manzo o un agnello alla brace. Il percorso che vi condurrà alla cantina è molto interessante: entrerete in una casa in tipico stile campagnolo al cui interno troverete foto che mostrano la storia della famiglia Ramonetti, per poi scendere lungo delle scale in legno ed entrare in un’impressionante cantina dedicata alla stagionatura dei formaggi, che può durare fino a cinque anni.
Dove mangiare
La Valle di Guadalupe ospita due dei 50 migliori ristoranti messicani. Il primo è il Corazon de Tierra, guidato da Diego Hernandez, che ha studiato menu degustazione a 5 portate, con specialità come cirripedi and tostadas al pesce coda gialla, avocado and purée di ginger. Nei week end estivi spuntano i pop-up restaurants (detti anche campestres), guidati da chef di grido come Benito Molino del Manzanilla di Ensenada. L’altro ristorante nella top 50 messicana è il raffinato Laja, dove lo chef Jair Tellez crea piatti semplici eseguiti alla perfezione, come i tortellini all’anatra e pesce spada in salsa di zucca.
Dove dormire
Visto il successo turistico che la zona sta riscuotendo, sul territorio sono sorti molti agriturismi e B&B come La Villa del Valle le cui sei stanze sono circondate da vigneti, campi di lavanda e ulivi. L’enorme soggiorno è decorato con pezzi di artigianato messicano, mentre a colazione si possono gustare il miele e i prodotti locali a km zero, per poi rilassarsi in piscina.
La cantina Adobe Guadalupe offre anche alloggio e al mattino viene servita agli ospiti una ricca colazione sul tavolo di cucina in comune – un’abbondante porzione di huevos rancheros (tortillas con uova, fagioli neri, guacamole aned salsa) che vi darà tutta l’energia per andare a scoprire la proprietà e i meravigliosi cavalli Aztechi che i proprietari allevano qui.