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Monopoli-Benevento 3-0: disfatta totale per la strega

Monopoli-Benevento 3-0: disfatta totale per la strega

20 Novembre 2023 1 Di Matteo Cefalo

Monopoli-Benevento 3-0: pessima prestazione dei ragazzi di Andreoletti, che perdono un’imbattibilità che durava dalla prima giornata.

Monopoli-Benevento 3-0: scelte tattiche azzardate ed una difesa ballerina puniscono i giallorossi; un KO pesantissimo che interrompe la striscia di 12 risultati utili consecutivi

Oggi alle 16:15, allo stadio Vito Veneziani, è andata in scena Monopoli-Benevento, gara terminata sul risultato di 3-0 in favore dei biancoverdi. Era da 12 giornate consecutive che i giallorossi non perdevano una partita, sin dal primo turno, con il 3-1 rimediato a Torre del Greco.

Ma la sconfitta contro la Turris era, se vogliamo, più comprensibile, frutto soprattutto dell’inesperienza di un gruppo nuovo di fronte ad un’habitué della Serie C. Quella di oggi in terra pugliese, invece, è una disfatta che fa molto male ai ragazzi di Andreoletti, che piano piano aveva messo in piedi una corazzata poco spettacolare ma molto cinica. Una corazzata che, però, oggi ha visto smaterializzarsi davanti a sé tutti i capisaldi su cui si fondava.

Ma analizziamo con ordine il match di Monopoli. Il mister dà ancora una volta fiducia al 3-5-2, con pochi cambi, ma sostanziali, rispetto al pari interno col Giugliano. Vale a dire l’inversione sulle fasce tra Improta e Masciangelo e la scelta di Bolsius al posto di Ciano in attacco. Accorgimenti che praticamente si sono rivelati quanto mai azzardati. Troppo isolato Improta. Sempre incapace di arrivare al cross col piede invertito Masciangelo, anche se ovviamente non per colpa sua. Un fantasma in campo Bolsius.

E così la strega è stata incapace di recuperare l’iniziale svantaggio siglato da Iaccarino, su una dormita del reparto difensivo ancora orfano di Berra. Nella ripresa si è passati dalla padella alla brace, con l’uno due di Starita che ha definitivamente tarpato le ali ai giallorossi. E che ha praticamente reso una sgambata il secondo tempo, per entrambe le squadre.

Tra i singoli incolpevole Paleari, che anzi ha evitato un passivo più ampio. Ma si salvano pochi altri. La difesa, già ballerina lunedì scorso, oggi è stata autrice di una prova ancora peggiore, sempre incapace di opporre resistenza ai contropiedi pugliesi. Pastina ed El Kaouakibi sono colpevoli di lasciare spazi troppo ampi agli attaccanti biancoverdi, e quando si staccano in fase offensiva lo fanno male. Capellini non tiene le redini della difesa e a tratti, dopo un buon avvio di campionato, sembra essere ritornato disastroso come nella scorsa Serie B.

Detto delle difficoltà di Improta e Masciangelo nel primo tempo, non va comunque bene neanche nel secondo, nonostante la doverosa inversione. Ma la colpa principale del loro scarso rendimento è da attribuire ad Andreoletti. A centrocampo Talia ed Agazzi confermano il trend delle ultime gare, un po’ sottotono. Soprattutto l’ex Potenza sembra pagare un po’ di stanchezza. Ma il peggiore del reparto è Karic. Sempre encomiabile per corsa e spirito di sacrificio, ma oggi tutto passa in secondo piano di fronte ad una marea di giocate sbagliate.

In avanti Bolsius, come detto, è impalpabile e si fa fatica anche a giudicarlo. Mentre capitan Marotta, pur senza brillare, quantomeno si dà da fare per tenere il reparto da solo. Tra i cambi Ciciretti porta qualità, ma è fine a sé stessa. Ferrante ci crede, ma è poco supportato. Ciano è il perfetto sostituto di Bolsius nel ruolo di fantasma della partita. Benedetti ed il redivivo Terranova entrano ormai quando i giochi sono già chiusi.

Dunque una bruttissima debacle per la strega, che evidenzia una grave involuzione già osservata col Giugliano. I demeriti sono da ricercare sia tra i calciatori, che nell’allenatore, i cui azzardi tattici ultimamente stanno influendo negativamente sul risultato. Ma è una sconfitta meritata, che riporta coi piedi per terra una squadra finora forse un po’ fortunata, ma che ha le carte in regola per ambire alla promozione. Oggi i difetti del Benevento sono venuti fuori in massa e starà all’allenatore osservarli e correggerli.

Almeno i risultati delle altre aspiranti alla B sono confortanti. La Juve Stabia capolista non va oltre lo 0-0 interno nel derby col Sorrento, e resta a sole tre lunghezze di distanza. L’Avellino, invece, crolla in casa per 1-3 con il Giugliano, dimostrandosi una squadra sì forte in avanti, ma più incline alla sconfitta rispetto a streghe e vespe. Resta appaiato ai giallorossi. Ma chi preoccupa di più è l’intruso di giornata, il piccolo Picerno, che a suon di gol, dopo il 3-0 rifilato al Latina in trasferta, si iscrive di diritto alla lotta per il primato, a pari punti con giallorossi e biancoverdi.

Ora per il Benevento c’è da rialzarsi, e l’avversario di lunedì prossimo sembra essere il migliore per farlo, il Monterosi Tuscia fanalino di coda. La vittoria è un obbligo, per prepararsi al meglio al dicembre di fuoco che deciderà le sorti della strega: prima i derby decisivi con Juve Stabia e Avellino, poi altre due “grandi” come Latina e Catania.

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