Contenuto Pubblicitario
Nasce il nuovo governo Rutte, l’Olanda svolta a destra

Nasce il nuovo governo Rutte, l’Olanda svolta a destra

10 Ottobre 2017 0 Di Pietro Nigro

Nasce il nuovo governo Rutte e l’Olanda svolta a destra. Dentro, D66, Vvd, partito cristiano democratico e Unione cristiana.

Olanda, nasce il nuovo governo Rutte

L’Olanda svolta a destra con il quadripartito che forma il nuovo governo Rutte. L’esecutivo creato dal primo ministro Mark Rutte, oltre al suo partito Vvd, include infatti il partito D66 di Alexander Pechtold, il Partito cristiano democratico di Sybrand Burma e l’Unione cristiana, partito di Gert-Jan Segers.

Rutte, che avvia ora il suo terzo governo, dovrà ora presentare il programma del suo esecutivo al parlamento, che si riunirà giovedì prossimo. E non sarà una passeggiata, visto che la coalizione può contare solo su esili maggioranze in entrambe le camere. Poi, a partire da venerdì, la scelta dei ministri che lo formeranno, probabilmente entro la fine di ottobre.

La gestazione del nuovo esecutivo non è stata facile, anzi, le trattative per trovare la quadra tra le tantissime e profonde differenze che dividono i quattro partiti sono durate ben 4 mesi e mezzo. Le più lunghe dal Dopoguerra, anche più lunghe di quelle del 1977, che durarono “solo” 207 giorni.

“C’è voluto parecchio tempo – ha dichiarato Rutte nel presentare l’accordo con i nuovi alleati – ma abbiamo un programma ambizioso ed equilibrato che porterà benefici a tutta la società olandese”.

Il documento che Rutte ha presentato oggi, lungo 70 pagine, è “ambizioso ed equilibrato – come ha dichiarato lo stesso Rutte ai giornalisti – Abbiamo messo insieme un pacchetto di riforme che renderanno i Paesi bassi un paese migliore”, visto che ci saranno “Più soldi per chi lavora, per gli anziani e per i bambini”.

Governo Rutte, meno tasse per aumentare il Pil

Uno dei punti più spinosi è quello dell’immigrazione, il tema più caldo della campagna elettorale che ha portato alle elezioni politiche dello scorso marzo, e che ha segnato la grande affermazione del partito anti islamico di Geert Wilders. Tra l’altro, nel programma del governo Rutte si prevede da un lato di aumentare la quota di rifugiati da accogliere in Olanda, e dall’altro la riduzione delle provvidenze economiche che vengono elargite ai richiedenti asilo nei primi due anni di soggiorno.

Ma nel programma della nuova coalizione di centrodestra c’è anche una corposa e robusta riforma fiscale, che nei piani del governo dovrebbe favorire non solo tutti i gruppi sociali olandesi, ma anche assicurare la ripresa economica, facendo crescere il Pil di almeno lo 0,2 punti percentuali all’anno entro il 2021, con una previsione di crescita media del 2 per cento.

La riforma inserita nel programma del governo Rutte punta a ridurre il carico fiscale su famiglie ed imprese, aumentando i consumi e incentivando nuova occupazione.

in particolare, si prevede la riduzione degli scaglioni Irpef da quattro a due, e un robusto taglio alle imposte sul reddito, quantificabile in circa 6 miliardi di euro, di cui potrebbero beneficiare soprattutto le famiglie con redditi medi e alti. Un altro taglio dovrebbe riguardare l’aliquota di imposta delle imprese, che si vuol portare dal 25 al 21 percento, da compensare con un aumento dell’iva sugli alimentari e da una riduzione di sgravi fiscali per i mutui dell’acquisto di case, che passeranno dal 45,9 al 37 per cento.

Verrà introdotto un “salario minimo” di almeno 15-18 euro l’ora per i lavoratori free lance, insieme a maggiori agevolazioni per i neo padri, mentre i contratti a tempo determinato, oggi di massimo due ani, verranno portati a tre anni.

Inoltre si punta anche ad abolire la tassa sui dividendi delle imprese, il che, secondo la Confindustria olandese e diversi osservatori economici e finanziari, renderebbe l’Olanda molto attraente anche per gli investimenti stranieri.

Saranno invece aumentate le imposte sulle produzioni e sulle attività più inquinanti, mentre saranno chiuse entro il 2030 le cinque centrali a carbone esistenti nel Paese, al fine di ridurre del 45 per cento le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera.

Contenuto Pubblicitario
Banner Istituzionale Italpress 666x82