
I 50 anni de E’ Zezi: folklore e politica a Pomigliano d’Arco.
29 Agosto 2024Stasera presentazione di un libro dedicato al Gruppo nato cinquant’anni fa sull’onda dell’ industrializzazione della cittadina napoletana. Il valore della memoria e le lotte contro le ingiustizie.
Ci sono città che hanno conosciuto trasformazioni profonde senza produrre memoria. È complicato capire perché e per quale ragione nessuno o pochi sparuti cittadini hanno pensato a lasciare segni. A Pomigliano d’Arco, polo industriale di eccellenza del Sud, è andata diversamente e per la semplice ragione – questa si- che sulla trasformazione sociale, economica, culturale è nato un progetto artistico che ancora vive. È il progetto del Gruppo operaio E’ Zezi che nel 1974 con il decollo della più grande fabbrica automobilistica meridionale – l’Alfasud- lancia una specie di controcanto alla modernità e al cambiamento di un vasto territorio.
Pomigliano d’Arco aveva già qualche presidio industriale, ma la sua struttura sociale ed economica era agricola e contadina, con una piccola fascia di borghesia e una presenza sindacale e politica modellata sulle prime rivendicazioni nei luoghi di lavoro. Un dualismo sociale a lungo in equilibrio, molto studiato negli anni a venire.
In un contesto che muta rapidamente, il gruppo de E’ Zezi scandisce i tempi di una storia che sottilmente cancella le origini di un popolo. La grande fabbrica dispiega gli effetti benefici del posto di lavoro stabile su migliaia di persone. Il fordismo delle superproduzioni era noto solo a pochi addetti nonostante ora piantasse i suoi pilastri negli sterminati campi di patate. Chi si accorge di questa rivoluzione ? Angelo De Falco docente e “architetto” del successo de E’ Zezi si incuriosisce, scopre il fuoco della lotta contro l’egemonia produttivistica e pensa di opporvi le tradizioni locali, le battaglie per i diritti, i ritmi musicali rudimentali, la triste festosità dei nullatenenti. Ci riesce. Mette insieme il gruppo, non si ferma, scopre talenti come Marcello Colasurdo, attore, interprete di teatro e maestro di tammorra, prematuramente scomparso, porta E’ Zezi ai festival più prestigiosi. In poco tempo il Gruppo diventa un pezzo del Sud in viaggio, affrancato dal lavoro nei campi. Si scrivono testi e musica e il successo arriva , con la trasposizione della tradizione orale nella protesta contro soprusi e ingiustizie. Non tutti i cambiamenti sono cruenti, evidentemente, ma E’Zezi raccolgono l’impulso di una generazione impreparata ai ritmi delle catene di montaggio e ai fragori di un reparto metalmeccanico. Girano il mondo, suscitano interesse e partecipazione, producono dischi e serate. Decine di musicisti e cantanti si aggregano ed escono dal Gruppo. Hanno soprannomi curiosi e divertenti: ’o cacaglio, o chiattone, ’o cavaliere, ’micia-riello, tonino ’o stocco, cimminera, soprannomi di usanza popolare. Il tempo pare alleato d ’o prufessore De Falco, lo ritempra, gli suggerisce idee che in mezzo secolo non gli ha ancora detto e lui si impegna.
Il Gruppo ha raggiunto ora la mezza età- i 50 anni- e a casa, a Pomigliano d’Arco da dove è partito, sono iniziati i festeggiamenti. Per quanto il termine non appassioni i componenti di oggi e di ieri, la storia va pure trasmessa; celebrarla poco, basta metterla in scena, come conviene a degli artisti. Il 7 settembre ci sarà un grande concerto in piazza, si sta allestendo una Mostra, intanto stasera alle 21 al Parco Pubblico di Pomigliano nell’ambito del Festival della letteratura indipendente, sarà presentato il libro “L’Amore e la lotta” di Mario Visone, docente e attivista politico. Disoccupati, operai, precari studenti, si riconoscono (ne E’ Zezi) e decidono di conservare il mondo, la bellezza della natura, l’onestà degli uomini, attraverso la musica, il teatro popolare e la canzone politica”, dice la presentazione. Il tempo li ha plasmati per farsi riconoscere anche da altre generazioni.
[…] a lungo sognata, arrivata con tutto il carico di contraddizioni e bisogni. Il gruppo operaio E’ Zezi, osservatori partecipi e cantori di due mondi discordanti – l’agricolo e […]