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Quarta giornata di Serie A: Roma e Atalanta in testa

Quarta giornata di Serie A: Roma e Atalanta in testa

02 Settembre 2022 1 Di Matteo Cefalo

Torna la Serie A, la quarta giornata: Roma e Atalanta battono Monza e Torino e volano al primo posto. Tornano a vincere Inter e Juventus

Quarta giornata di Serie A, il martedì: Milan bloccato a Reggio Emilia, l’Inter torna a vincere con la Cremonese, Dybala scalda l’Olimpico

A neanche due giorni dalla fine della terza giornata, torna subito in campo la Serie A col turno infrasettimanale. Nella quarta giornata gioiscono Roma e Atalanta che, battendo Monza e Torino, si portano in vetta. Tornano a vincere Inter e Juve, dopo i passi falsi delle ultime settimane. Non bene, invece, Milan, Napoli e Lazio, fermate da Sassuolo, Lecce e Sampdoria.

La quarta giornata di Serie A si apre alle 18:30 di martedì con l’anticipo tra Sassuolo e Milan. La prima vera opportunità del match capita sui piedi di Pobega, murato da Consigli in uscita. È poi Leao a tentare la via del gol. Ma il suo destro finisce fuori di poco. Al 21′ Kyriakopoulos viene atterrato in area dal sandwich di Florenzi e Saelemaekers. E per l’arbitro è calcio di rigore. Ma dal dischetto Berardi si fa ipnotizzare da Maignan. Nel secondo tempo i già lenti ritmi della partita calano ancor di più. I padroni di casa ci provano con Thorstvedt. Gli ospiti due volte con Leao. Ma è nulla di fatto. Al novantesimo è 0-0. Un Milan senza mordente si arrende al secondo pareggio stagionale. Ma ringrazia il proprio portiere per il punto. Nonostante l’infortunio di Berardi nel secondo tempo, il Sassuolo resiste e porta a casa il risultato.

Alle 20:45 tocca all’Inter tentare il controsorpasso ai concittadini, in casa contro la Cremonese. Neanche 12 minuti e i nerazzurri sono già in vantaggio. Da un angolo battuto male da Ascacibar parte la controffensiva di Barella, che serve Dzeko. Radu ribatte. Ma il tap-in di Correa è vincente. Al 38′ arriva il raddoppio. Barella, servito in area da Calhanoglu, trova uno straordinario eurogol in demi-volée. Nella ripresa i grigiorossi provano a riscattarsi. Ma sono gli avversari a centrare il tris. Martinez, imbeccato ancora da Barella, fa a sportellate con Pickel. E, davanti al portiere, è letale. Sul finale c’è tempo per il gol della bandiera di Okereke, il cui tiro giro da fuori è chirurgico. Immobile Handanovic. Ma finisce 3-1. Dopo il tracollo con la Lazio torna a vincere l’Inter, superando il Milan in classifica. La Cremonese non sfigura. Ma lo zero in casella inizia a pesare.

In contemporanea la Roma attende il Monza all’Olimpico. Al 18′ i giallorossi sbloccano il risultato. A metà campo Abraham addomestica un campanile, servendo Dybala. La Joya percorre 50 metri palla al piede. E di controbalzo fulmina Di Gregorio per la sua prima rete nella capitale. Ma al 32′ arriva addirittura la doppietta personale. Il portiere respinge una conclusione di Abraham. E in scivolata Dybala fa 2-0 a porta vuota. Nella ripresa la magica cala il tris con l’incornata di Ibanez su corner di Pellegrini. Gli ospiti provano a rifarsi. Ma Machin impatta sulla traversa. Poi è Di Gregorio a evitare un passivo peggiore per i suoi, opponendosi a Belotti e Spinazzola. E così la gara si chiude sul 3-0. Un’ottima Roma scopre Dybala e si porta momentaneamente da sola in vetta. Zero punti e quattro figuracce in quattro partite sono il giusto bagno di umiltà per il Monza.

Quarta giornata di Serie A, il mercoledì: Kallon salva l’Hellas, Gabbiadini la Samp, la Fiorentina cade a Udine

La quarta giornata di Serie A prosegue alle 18:30 di mercoledì con Empoli-Hellas Verona. Per i toscani si accende subito il talentino classe 2003 Baldanzi. Prima la sua percussione si conclude con un tiro fuori di poco. Poi al 26′ lo scambio con Lammers vale la botta dell’1-0. Ancora i padroni di casa, con Montipò che salva sulla spizzata di Luperto. Gli ospiti si fanno vedere a partire dalla seconda frazione, con Vicario che si oppone alla bomba di Lasagna. E al 69′ arriva il pari. Kallon, appena entrato, servito al limite da una svirgolata di Doig, stoppa di petto e la piazza col mancino al volo. Gol all’esordio dopo neanche un minuto per il sierraleonese. Nelle ultime battute succede poco o nulla. Il punteggio finale è 1-1. Un solido Empoli conquista il terzo pareggio consecutivo e sale a quota 3. Ancora da rodare il Verona.

Contemporaneamente la Sampdoria ospita la Lazio al Ferraris. Il duello dell’avvio di partita vede di fronte Anderson e Audero. Ma per due volte il portiere blucerchiato vince lo scontro. Al 21′, però, non può nulla sul gol di Immobile. Lo spettacolare tacco volante di Milinkovic-Savic, infatti, apre un’autostrada per il 17, che fa 0-1. Poi è lo stesso Immobile a centrare un palo per i biancocelesti. I liguri rispondono con Quagliarella. Prima, nonostante il richiamo VAR, Aureliano non concede un rigore per un fallo sul capitano sampdoriano. Poi è Provedel a dirgli di no. E nella ripresa respinge un tentativo di Rincon. Mentre al 90′ Audero si oppone a Basic nell’uno contro uno. Sono le sliding doors del match. Perché al 92′ Gabbiadini, imbucato da Rincon, brucia tutti. E fissa l’1-1 finale. Una Lazio sprecona fallisce l’aggancio alla Roma in testa. Di cuore la Samp guadagna un ottimo punto.

L’ultima gara delle 18:30 vede opposte Udinese e Fiorentina. Al 17′ i friulani passano. Deulofeu approfitta della dormita di Venuti. E, tutto solo, serve Beto per il tap-in vincente. Poi Terracciano salva i suoi, ancora su tiro di Beto. Ma dall’altro lato si supera anche Silvestri, che è miracoloso sul colpo di testa di Martinez Quarta. Nel secondo tempo i bianconeri continuano a sfilare palloni sanguinosi ai rivali. Ma peccano di lucidità in fase di finalizzazione. Quasi inesistente, invece, la produzione offensiva viola. Nel finale Success trova il gol che chiude i conti. Ma il VAR glielo annulla per fuorigioco. E così al triplice fischio il risultato è di 1-0. Un’Udinese divertente mette a segno la seconda vittoria consecutiva e si porta nelle parti alte della classifica. Male la Fiorentina, a secco di reti da quattro partite.

I posticipi serali: Vlahovic e Milik stendono lo Spezia, il Lecce imbavaglia il Napoli

La quarta giornata di Serie A continua con i due posticipi delle 20:45, a partire da Juventus-Spezia. Al 9′ la vecchia signora trova già il vantaggio. Praticamente Vlahovic segna un gol fotocopia di quello alla Roma, bruciando Dragowski dai 30 metri. Lo stesso serbo continua a pungere gli spezzini. Prima con un’azione dalla destra. Poi con un colpo di testa. Nella ripresa il copione non cambia. Ma stavolta Dragowski è eccezionale nel salvare sulla linea l’incornata di Vlahovic. È poi Danilo a divorarsi il raddoppio juventino davanti al portiere ospite. Ma ci pensa Milik a bagnare il suo esordio in bianconero con una rete. Il polacco, servito in area da Miretti, si gira e fulmina Dragowski. È 2-0. Una Juventus cinica porta a casa tre punti fondamentali grazie ai suoi bomber. Non male lo Spezia. Ma crea troppo poco sotto porta.

Contemporaneamente va in scena il derby del Sud tra Napoli e Lecce. La prima opportunità è per Politano. Ma il volo di Falcone gli nega la gioia del gol. Poi succede tutto nel giro di 6 minuti. Prima Ndombele stende Di Francesco in area. Ed è rigore per gli ospiti. Quindi Colombo realizza. Ma l’arbitro non aveva fischiato. Dunque si ripete. E stavolta Meret para. E sul capovolgimento di fronte Politano svirgola, servendo Elmas. È 1-0. Però al 31′ Colombo si riscatta, girandosi in un fazzoletto e fulminando Meret dai 30 metri. Nella ripresa gli azzurri ci riprovano. Ma Osimhen fallisce due volte la schiacciata di testa. Poi Politano manda fuori di poco. E Falcone si oppone a Di Lorenzo. In più il muro difensivo salentino regge benissimo. E così finisce 1-1. Il Napoli si arrende al fortino ospite. Bravissimo il Lecce, che esce a testa altissima dal Maradona.

Quarta giornata di Serie A, il giovedì: Dia risponde ad Arnautovic, Koopmeiners lancia l’Atalanta in testa

La quarta giornata di Serie A prosegue alle 20:45 di giovedì con Bologna-Salernitana. Botta e risposta nei primi minuti. Prima Sansone impegna Sepe dalla distanza. Poi Skorupski disinnesca l’incornata di Dia. Ancora Sansone spaventa i granata, mandando di poco fuori. Ma poi l’ex Sassuolo non sfrutta la sciocchezza di Dia, facendosi ipnotizzare da Sepe nell’uno contro uno. Nella ripresa Sansone è ancora protagonista. Gyomber lo atterra in area. Ed è penalty. E Arnautovic non fallisce. Lo stesso austriaco, però, fallisce eccome una ghiotta occasione per il raddoppio. E così all’88’ gli ospiti pareggiano. Dalla destra Candreva piega le mani a Skorupski. E sulla ribattuta Dia fa 1-1. Partita molto dinamica al Dall’Ara. Giusto il pareggio, con felsinei e campani che salgono rispettivamente a quota 2 e 5.

Contemporaneamente l’Atalanta ospita il Torino al Gewiss Stadium. Chi vince aggancia la Roma in testa. I bergamaschi partono fortissimo. Prima Milinkovic-Savic è prodigioso su Koopmeiners e Zapata. Poi Demiral centra il palo. Anche il Toro colpisce un palo con Seck. Ma Aina stende Soppy in area. Ed è rigore per i nerazzurri. Koopmeiners fa 1-0. In avvio di ripresa arriva subito la doppietta personale dell’olandese, che dai 25 metri purga il portiere. Poi Toloi prende la traversa. Ma a segnare sono gli ospiti con la bomba di Vlasic, dopo un’altra traversa colpita da Linetty. Però Lazaro atterra Lookman in area. Altro rigore per l’Atalanta. È tripletta di Koopmeiners. Finisce 3-1. I bergamaschi agguantano la Roma al primo posto. L’allievo Juric perde ancora con il maestro Gasperini.

 

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