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Regione Abruzzo, Salvini conquista la cerniera Nord-Sud. Catastrofe Cinquestelle.

Regione Abruzzo, Salvini conquista la cerniera Nord-Sud. Catastrofe Cinquestelle.

11 Febbraio 2019 0 Di Marino Marquardt

Tanto tuonò che piovve… Matteo Salvini conquista la Regione-cerniera tra Nord e Sud del Paese, il M5s crolla e paga lo scotto di aver ceduto l’iniziativa politica al Socio di Governo, il Pd-Centrosinistra  galleggia grazie all’ammucchiata di liste e listine, Silvio Berlusconi si riduce a valletto del Leader Leghista con ampio margine di manovra e licenza di comando…

Il maxisondaggio abruzzese – seppure drogato da liste e listine – mette il M5s di fronte alla necessità di invertire la rotta

Bando alle ciarle, le elezioni regionali Abruzzesi hanno confermato le tendenze annunciate da mesi dai sondaggi. E quello di ieri in Abruzzo è stato un maxisondaggio seppure drogato dalla presenza di liste e listine a supporto di Pd e Lega e finalizzate a regalare il sogno di un posto in Consiglio regionale a qualche loro candidato. A tal proposito Berlusconi ha resuscitato perfino l’Udc… Alleanze elettorali che il M5s ha sempre rifiutato. Ma ciò per i Cinquestelle non può costituire un alibi per la netta, catastrofica sconfitta

Detto ciò, l’analisi della batosta pentastellata non può prescindere dal riconoscimento del perduto slancio vitale (elan vital, fondamentale secondo Pascal), vale a dire dallo smarrimento di quello slancio generato soprattutto dalla spinta di pulsioni etico-morali.

Il M5s ha perduto lo sprint, insomma.

E il perbenismo democristianeggiante di Luigi Di  Maio mal si sposa con la rabbia e l’indignazione delle origini, sentimenti che avevano catalizzato la simpatia dei deboli e dei delusi dalla Sinistra; mentre il Di Battista testimonial Cinquestelle a tempo perso e tra un viaggio e l’altro con annessa vacanza-lavoro comincia a far girare i cosiddetti…

Per non dire di Beppe Grillo, il Garante fino a ieri con funzione di motore emozionale. Il Comico è scomparso dai radar della politica e tra poco – siatene certi – scompariranno gli spettatori dalle poltrone dei teatri in cui si esibisce. I suoi messaggi avranno il sapore dello yogurt scaduto…

I Cinquestelle rischiano  di squagliarsi più velocemente del Pd renziano

Diciamola tutta: il M5s si sta squagliando più velocemente del Pd di Matteo Renzi. Ed è uno spettacolo di immensa tristezza.

Ora – di fronte alla catastrofe elettorale – viene da chiedersi: i Cinquestelle avranno la forza e la capacità di recuperare il terreno perduto? Non sarà facile. Difficile ritrovare l’innamoramento quando gli amanti (in questo caso gli elettori) si sono disinnamorati…

Urge il cambiamento di rotta, urgono scelte coraggiose. A cominciare dalla posizione da assumere in materia di autorizzazione a procedere contro Salvini. E con l’aggiunta di indicazioni forti e chiare da dare in materia di erogazione di Reddito di Cittadinanza. Guai a produrre delusioni e distinzioni tra i poveri!

Occorre ascoltare il richiamo della Giungla, quello delle origini. Anche al costo di mandare a buone donne il Governo! E contemporaneamente i Cinquestelle devono attivare le deboli diplomazie interne: piaccia o non piaccia, il sistema proporzionale impone il lancio di ponti verso il Pd derenzizzato.

Il cammino non sarà facile. E tra due settimane si vota in Sardegna…

11/02/2019   h.08.45

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