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Ambiente: rifiuti in oro. Ci siamo ?

Ambiente: rifiuti in oro. Ci siamo ?

10 Maggio 2025 Off Di Nunzio Ingiusto

Assoambiente, l’associazione delle imprese dell’economia circolare fa didattica sui territori. Un esperienza a Viterbo

 

La conoscenza è imparare qualcosa ogni giorno, dice un proverbio cinese. E in tempi di facondia, a chi più ne dice, è utile andare a scoprire dove la conoscenza viene praticata davvero. In campo ambientale ed energetico, per esempio, dove le chiacchiere, le false informazioni ci riempiono le giornate. L’Associazione che riunisce le aziende dell’igiene urbana e dell’economia circolare –Assoambiente – presieduta da Chicco Testa, si è fatta carico di un viaggio didattico attraverso l’Italia per far conoscere da vicino la gestione, il trattamento e valorizzazione dei rifiuti urbani. Una risorsa per l’economia nazionale con riscontri positivi economici e sociali per i territori dove si sperimentano soluzioni innovative. Il viaggio si chiama  “Impianti Aperti on the road – Viaggio per la sostenibilità” e l’ultima tappa è stata a Viterbo in un’azienda associata: Ecologia Viterbo.  Durante la giornata la didattica dell’economia circolare è stata apprezzata da decine di persone che si sono rese conto di come uno scarto possa diventare  un bene economico.Bisogna crescere tutti su questo principio che può far risparmiare una montagna di soldi al sistema Paese.

L’area di Viterbo ha una forte connotazione agricola e il sistema del riciclo qui è molto legato al compostaggio. La scelta della tappa è stata felice. A livello nazionale l’Italia può andare oltre i già buoni risultati raggiunti negli ultimi due anni. Il tasso di riciclo dei rifiuti urbani è stato del 49% nel 2022. Nel 2024 quasi la metà delle imprese ha adottato almeno una pratica di economia circolare, con una maggiore diffusione nel Nord del Paese e tra le aziende di dimensioni maggiori. Centro e Sud mostrano una situazione in chiaroscuro. Cosa fare ?  “Appuntamenti come quelli promossi con la campagna “Impianti Aperti” consentono di avvicinare i cittadini al mondo della gestione rifiuti, mostrando le eccellenze presenti sul territorio ”, dice Elisabetta Perrotta, direttore di Assoambiente. Trasformare i rifiuti organici in risorsa è quell’ anello strategico dell’economia circolare che va incentivato. Per fortuna in questa campagna on the road ci sono anche Ministero dell’Ambiente e Ispra. Ma Assoambiente ha ragione quando sostiene che l’economia del recupero è una risposta concreta alla necessità di vivere entro i limiti biofisici del pianeta. A Viterbo si è avuta percezione di questi processi non  più avveniristici come erano considerati fino a qualche anno fa. Durante la visita i partecipanti hanno potuto osservare le diverse fasi del trattamento dei rifiuti. Un confronto con gli esperti dell’Università della Tuscia ha evidenziato come la sinergia tra ricerca, industria e agricoltura sia fondamentale per sviluppare un modello economico circolare e sostenibile. Anche documentato, come si è impegnato a fare Pierpaolo Lombardi, Amministratore Delegato di Ecologia Viterbo , ei prossimi mesi quando pubblicherà il bilancio di sostenibilità dell’azienda. “I visitatori hanno dimostrato un genuino interesse per i nostri processi industriali – dice – comprendendo che dietro la gestione dei rifiuti si nasconde un sistema complesso e virtuoso che trasforma ciò che consideriamo scarto in una risorsa preziosa “. Se le aziende partecipano con tanto impegno ad attività che hanno più finalità c’è da augurarsi che anche lo Stato incentivi modelli virtuosi nei territori,  recuperi gli sprechi finanziari di altri settori per migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse.

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