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Sci, tre azzurre in testa alla Coppa del Mondo di specialità. Paolo de Chiesa: Incredibili!

Sci, tre azzurre in testa alla Coppa del Mondo di specialità. Paolo de Chiesa: Incredibili!

22 Dicembre 2022 0 Di Tommaso Corno

Entra nel vivo la Coppa del Mondo di sci, con un weekend di grandi successi in campo femminile, mentre nel maschile il lampo di Casse salva gli azzurri dal flop totale.

Sci, Goggia show: arriva seconda rompendosi una mano, si opera e vince. Paolo de Chiesa commenta il successo del team azzurro a Sankt Moritz

Si è chiuso lunedì il tour de force pre-natalizio della Coppa del Mondo di sci alpino, dal quale l’Italia, almeno nel femminile, esce molto soddisfatta. Dopo il triplo impegno di Sankt Moritz, le azzurre possono infatti vantare la conquista della vetta delle classifiche in tre specialità, con Elena Curtoni a completare il trittico del dominio azzurro che si va formando.

Con il secondo posto in Super g domenica, la Curtoni si è infatti imposta come prima nella classifica di specialità, anche se (per ora) solo di quattro punti davanti alla svizzera Corinne Suter.

Un podio arrivato dopo la fantastica vittoria in discesa libera venerdì davanti alla compagna Sofia Goggia, anche lei artefice di un weekend da brividi dopo la rottura del secondo e terzo metacarpo della mano sinistra nella stessa discesa, l’operazione in giornata a Milano e la vittoria il giorno successivo nella seconda prova di discesa libera.

Un’impresa incredibile anche secondo Paolo de Chiesa, ex atleta della valanga azzurra e presentatore della Coppa del Mondo di sci sui canali Rai, che ha commentato così il weekend delle azzurre:

Quelli di Sofia Goggia sono dei risultati importanti, forse anche incredibili visto quello che è successo venerdì e la scelta di gareggiare dopo l’operazione sia sabato in discesa che domenica in super g.

La Goggia è stata eccezionale, fuori dalla norma, un’extraterrestre. Quello che ha fatto lei non l’ho mai visto fare a nessuno in cinquant’anni che seguo lo sci prima da atleta e poi come giornalista. È riuscita ad arrivare seconda in discesa libera venerdì rompendosi una mano dopo quindici secondi e quindi facendo tutta la discesa con la mano rotta. Dopodiché nel pomeriggio è arrivata a Milano e si è operata, facendosi inserire una placca e due viti. Non so come abbia fatto a dormire quella notte, ma la mattina dopo si è presentata al cancelletto per la seconda discesa ed ha vinto. Ed il giorno dopo ha fatto pure il super g, una pazzia, ed è stata fantastica arrivando quinta. Nulla da dire, insomma.

Poi c’è Elena Curtoni, anche lei artefice di un grandissimo weekend con vittoria e secondo posto in discesa e super g.

La vittoria nella discesa di venerdì è stata frutto di una gara fantastica, molto difficile vista la mancanza del tratto di scorrimento iniziale e con una foschia che ha messo molte atlete in difficoltà. È stato un weekend indimenticabile per lei, con la vittoria nella prima discesa, un buon ottavo posto nella seconda dove forse non è stata impeccabile come il giorno precedente ed una fantastica prestazione in super g che la ha portata in testa alla Coppa del Mondo di specialità. Arriviamo a Natale con tre atlete azzurre in testa alle classifiche, tre Babbi Natale in gonnella che sono un ottimo segnale per questa stagione.

Nel maschile Odermatt è inarresatabile. Malissimo gli italiani, ma che gara di Mattia Casse in Val Gardena

Il calendario degli appuntamenti è stato ancora più denso sul fronte maschile, dove fra la Val Gardena e l’Alta Badia le gare programmate erano ben cinque, tutte racchiuse fra giovedì e lunedì. Una situazione solo parzialmente alleviata dalla cancellazione del super g gardenese di venerdì e dall’abbassamento della partenza della prima discesa libera sulla storica Saslong, fattori che forse hanno aiutato uno straordinario Marco Odermatt a centrare tre podi ed allungare ancora il suo vantaggio nella classifica generale di Coppa del Mondo.

È buio pesto invece per gli italiani di punta, con Dominik Paris e Christof Innerhofer che sbagliano completamente le prove in Val Gardena e continuano così un inizio di stagione tutt’altro che buono. Anche dalla Gran Risa non arrivano grandi notizie per quanto riguarda gli azzurri favoriti, con Luca de Aliprandini che finisce solo diciottesimo domenica e cade per la terza volta in quattro gare nella prima manche della prova di lunedì.

Unica, ma grandissima, soddisfazione in campo maschile è stata il terzo posto di Mattia Casse, al suo primo podio, nella discesa libera di sabato, siglando così il millesimo podio azzurro in Coppa del Mondo proprio sulle nevi italiane. Buona anche la prestazione di Filippo della Vite sulla Gran Risa domenica e lunedì, che lascia sperare bene per la prossima generazione dello sci azzurro.

È stato un inizio di stagione tutt’altro che semplice invece per gli azzurri, soprattutto per Dominik Paris che sta facendo molto male. Adesso dovrebbero arrivare piste a lui più congeniali come Bormio, possiamo vedere qualcosa di più da parte sua?

Purtroppo se Paris continua a sciare così può anche arrivare un intervento divino e continuerà ad arrivare quarantesimo, non è una questione di pista ma di sciata. È in crisi nera, sta sciando malissimo. Non so cosa sia successo, se sia un problema di materiali, una questione psicologica o se ci siano dei guai fisici, ma sta sciando rigidissimo, al punto da essere pericoloso scendere in questo modo.

Anche nella discesa di sabato, dove stava comunque facendo meglio rispetto alla prova di giovedì, l’errore commesso da Paris non è stato di tipo “dinamico”. Il suo errore è stato determinato da un modo di sciare che non funziona, non da un passaggio particolare in cui ha esagerato.

Ed è andata male anche per gli altri due italiani di punta, Christof Innerhofer e Luca De Aliprandini, soprattutto per quest’ultimo che ha collezionato la terza caduta in quattro gare.

Certo, anche De Aliprandini è in crisi, l’unico risultato che ha ottenuto finora è il diciottesimo posto di domenica, che per lui non va bene. Tutte queste cadute in slalom gigante, poi, sono un problema grosso. Vedremo adesso che è uscito dai primi quindici in classifica cosa succederà. C’è sicuramente da chiedersi qualcosa rispetto alle cadute, come può essere che sia caduto ormai tre volte nello stesso modo? Anche qui c’è qualcosa che non quadra dal punto di vista tecnico e che deve essere affrontato, perché se alla prima curva sbagliata per recuperare si inclina, tocca con lo scarpone e cade lo vedremo cadere molto spesso. Tutti sbagliano qualche curva, ma a buttarsi dentro a quella successiva in questo modo si finisce per terra.

Per quanto riguarda Innerhofer, ormai si sta avvicinando a fine carriera. È stato un grande campione ma ormai anche dal punto di vista tecnico, dove un tempo eccelleva, non dà più spettacolo ed anzi si difende.

Chi ha fatto un ottimo weekend è Mattia Casse: si vede una luce in fondo al tunnel?

Casse sta sciando molto bene, in passato è sempre arrivato qualche errore di troppo che gli ha condizionato le gare, mentre sabato non è successo ed ha sciato benissimo dalla partenza all’arrivo. Già due giorni prima aveva dato ottimi segnali, rimanendo incollato ai primi fino all’errore sulle curve del Ciaslat. Nella seconda discesa ha sciato in maniera impeccabile, fluido ed aggressivo quanto serve. Un grande Casse che finalmente sale sul podio, il millesimo della storia dello sci azzurro che rappresenta un grandissimo traguardo, fra l’altro proprio al centesimo appuntamento sulle nevi della Val Gardena.

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