Contenuto Pubblicitario
Scuola: no delle Associazioni alle Indicazioni ministeriali

Scuola: no delle Associazioni alle Indicazioni ministeriali

19 Marzo 2025 Off Di Rosaria Cetro

Documento delle Associazioni ANDIS, CIDI, Legambiente Scuola e Formazione, MCE, Proteo Fare Sapere sulle nuove Indicazioni del Ministro Valditara.

Scuola: no delle Associazioni alle Indicazioni ministeriali

Le Nuove indicazioni 2025: perché tanta fretta ? Questo il titolo del documento diramato ieri dalle Associazioni professionali del mondo della scuola, per esprimere dissenso e preoccupazione sulla revisione delle Indicazioni nazionali. La bozza delle nuove Indicazioni, pubblicata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito l’11 marzo scorso, ha suscitato fin da subito la forte contrarietà delle Associazioni.

Nel comunicato interassociativo, dichiarano di essere state escluse dal processo di ascolto e partecipazione del documento ministeriale. Al confronto, le Indicazioni del 2012, attualmente in vigore, furono ampiamente partecipate da società di ricerca pedagogica e Associazioni professionali, con il coordinamento di un comitato di alto profilo culturale e scientifico. In relazione alla convocazione del MIM prevista per il prossimo 21 marzo, le Associazioni firmatarie (ANDIS, CIDI, Legambiente Scuola e Formazione, MCE, Proteo Fare Sapere) segnalano di essere state audite una sola volta, per pochi minuti, nella fase iniziale di giugno 2024.

“Rispetto a questa nuova fase di ascolto le Associazioni esprimono stupore per un’audizione molto frettolosa in cui viene richiesto di fornire “un breve contributo scritto di 8000 caratteri con rilievi puntuali” su un testo di 154 pagine.” Le Associazioni firmatarie evidenziano, inoltre, gravi criticità per l’abbandono del paradigma culturale della complessità e di un modello democratico, laico, critico, di scuola in favore di un paradigma chiuso e dogmatico, che genera una visione etnocentrica. In particolare, per lo studio della storia stigmatizzano l’enfasi posta sull’occidentalismo e il concetto di identità nazionale, che trascura lo sviluppo di uno spirito critico e la funzione delle fonti. Inoltre: “risulta fortemente critica l’eccessiva regolamentazione metodologica e didattica, con un’ingerenza nello spazio di libertà dell’insegnamento tutelato dall’articolo 33 della Costituzione, e una strutturazione rigida e pignola dei contenuti di apprendimento delle discipline, che segna un ritorno alla scuola del programma, limitando di fatto le prerogative dell’autonomia scolastica”.

Per le Associazioni, la scuola deve essere un luogo di apertura, di ricerca e di pensiero critico. Invocano per questo un impegno attivo e collettivo per sostenere la visione dell’istruzione democratica, libera e inclusiva. Chiedono, infine, che vengano aperti con il mondo della scuola spazi e tempi distesi di ascolto autentico e un rinvio delle audizioni già previste.

Contenuto Pubblicitario
Banner Istituzionale Italpress 666x82