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Seria A, Napoli sconfitto a Milano e la corsa Champions si complica
11 Febbraio 2024Formazioni
MILAN: Maignan; Calabria, Kjaer, Gabbia, Theo Hernandez; Adli, Bennacer; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Giroud. A disp.: Sportiello, Mirante, Jovic, Okafor, Terracciano, Florenzi, Jimenez, Musah, Eletu, Simic. All. Pioli.
NAPOLI: Gollini; Ostigard, Rrahmani, Juan Jesus; Di Lorenzo, Anguissa, Lobotka, Zielinski, Mazzocchi; Kvaratskhelia, Simeone. A disp.: Comti, Natam, Traoré, Olivera, Politano, Cajuste, Ngong, Lindstrom, Dendoncker, Raspadori. All. Mazzarri.
Arbitro: Doveri assistenti Bindoni e Baccini, quarto uomo Marchetti e alla Var Di Paolo con Valeri assistente.
Il Milan batte il Napoli 1-0 grazie al gol di Theo Hernandez al 25′, bravo a sfruttare l’unica occasione per i rossoneri nel primo tempo. La squadra di Mazzarri prova a reagire solo nel secondo tempo, con l’ingresso di Politano che dà un po’ di vivacità all’attacco. Gli azzurri sfiorano il pari all’89’, con Simic che rischia un autogol clamoroso centrando il palo.
Partenza positiva della formazione azzurra, il primo tiro dell’incontro di Simeone, che servito da Kvara dalla destra , ma l’argentino calcia sul fondo. Scampato il primo pericolo della gara, il Milan tenta di ripartire e di spingersi in avanti; detiene il pallino del gioco e fa possesso palla attirando i giocatori azzurri e sfruttando gli spazi alle loro spalle. Diversi interventi non favoriscono il fluire del gioco, fase spezzettata del match; il Napoli cresce con il passare dei minuti e si avvicina alla porta dei padroni di casa con trame insidiose ed incursioni pericolose. La retroguardia azzurra, tuttavia, si lascia cogliere impreparata nel corso di un’azione offensiva della formazione di Pioli, la quale passa a condurre e firma la rete del vantaggio: Giroud smista palla sulla corsia mancina per Leao, imbucata geniale per Theo Hernandez, entrata in area di rigore con determinazione e Gollini superato senza troppi problemi. Ancora stordita per il gol incassato, la difesa del Napoli concede a Leao di calciare, traiettoria velenosa, ma Gollini devia in angolo ed evita il peggio. Trascorsa la mezz’ora di gioco, i partenopei subiscono il colpo del Diavolo e riscontrano difficoltà nello sviluppo del loro gioco; imbastire le sue manovre sembra un’impresa, i rossoneri chiudono senza particolari problemi. Nonostante le complicazioni ravvisate, qualche segnale nel finale per rianimare la squadra, Kvara il migliore tra le fila azzurre, ma finisce il primo tempo con il Milan n vantaggio.
Riprende la seconda frazione di gioco con nessun cambio effettuato degli allenatori, in campo gli stessi ventidue del primo tempo, eccetto la sostituzione di Calabria per Florenzi e l’ingresso in campo di Politano al posto di Ostigard. E la prima iniziativa del secondo tempo è dell’esterno italiano, pallone nel cuore dell’area di rigore avversaria ma la difesa rossonera respinge l’attacco. Nonostante l’atteggiamento propositivo dei campioni d’Italia in carica, sono i rossoneri a detenere il pallino di gioco e a sovrastare gli avversari. Bennacer, difatti sfiora il raddoppio con una potente conclusione, ma troppo angolata. Sul fronte opposto, il Napoli sfrutta un errore della retroguardia del Milan e va ad un passo dal pareggio con Simeone: arrivato al limite dell’area di rigore avversaria, lascia partire un destro chirurgico, terminato a pochi centimetri dall’angolino. Nuovo brivido per la formazione di casa in seguito ad un ottimo suggerimento del subentrato Politano, mancino insidioso alla destra di Maignan, ma solo esterno della rete. Fase vivace della partita, le due squadre ripartono in velocità e tentano di sfruttare gli spazi lasciati liberi. Anche Rafa Leao ad un passo dal secondo gol del Milan come Bennacer: Musah in area per il portoghese, saltato secco l’avversario, va sul destro e calcia di poco sul fondo da ottima posizione. Partita ancora molto aperta e finale tutto da vivere a San Siro. Mazzarri si gioca la carta Lindstrom per dare una scossa alla squadra e tentare di strappare il pareggio. Ma il Napoli si sveglia tardi e crea due occasioni pericolose nel finale: prima l’autopalo di Simic e poi la conclusione di capitan Di Lorenzo, intervento decisivo di Maignan, ma non ce più tempo e dunque triplice fischio a San Sirio, trionfo Milan, decide la rete di Theo Hernandez; è notte fonda per il Napoli di Mazzarri che vende complicarsi la rimonta per la zona Champions, gli azzurri infatti scivolano al nono posto in classifica, in attesa degli altri match, staccati di 7 punti dalla zona Champions. Nella gara di oggi contro il Milan, i ragazzi di Mazzarri hanno avuto la meglio nel possesso palla (60% a 40%), ma sono stati meno precisi al tiro (12 a 10 le conclusioni a rete a favore del Napoli, ma i tiri nello specchio sono 6 a 2 per i rossoneri).Insomma il Napoli butta un tempo, nel quale va sotto e si trova costretto a inseguire tra un cambio di modulo e l’altro. Mazzarri dà la sensazione di provare un po’ di tutto sperando di vedere una giocata e Il Napoli è lo stesso che vede da inizio stagione, punta sulle individualità e qualche slancio. Eppure, nonostante la solita confusione tattica, questo Napoli avrebbe potuto pareggiare ma nel contempo resta difficile capire come si possa presentare questa squadra con una difesa a cinque. Pur senza Osimhen l’attacco resta ricco di risorse, che vanno sfruttate. Purtroppo resta la distanza in classifica dal quarto posto e il navigare a vista ma non è certo questa la strada per conquistare un posto in Champions.
Per il Milan invece, prestazione di carattere e sostanza per un successo che più che consolidare il 3 posto vuol dire credere nell’ inseguire chi è davanti.
Intanto a fine gara Mazzarri ha cosi riferito sulla partita “Il Milan ha fatto un pressing feroce nel primo tempo, poi è calato tanto. Infatti abbiamo fatto meglio nel secondo tempo perché loro sono calati tanto. Nella ripresa abbiamo fatto bene. Errori sul gol? Sì, era tutta la settimana che sapevamo che Theo entra verticalmente, l’avevamo preparato per tutta la settimana. E’ stato un errore, era prevedibile, dovevamo essere più bravi a scattare su quella palla filtrante“.
Pagelle:
MILAN (4-2-3-1)
Maignan 6 – Ordinaria amministrazione per superare gli errori delle ultime partite. Non è costretto a grandi parate, ma è sicuro quando è chiamato in causa. Bravo nel finale su Di Lorenzo
Calabria 5,5 – Esce per un problema al 36′ dopo un avvio di gara non esaltante
dal 37′ Florenzi 6.5 – Comincia con un giallo inevitabile per fermare Kvara, che gli scappa via sfruttando un passo decisamente diverso. Si fa vedere in fase offensiva con una conclusione da fuori che, complice una deviazione, mette in difficoltà Gollini, ma il “gol” lo segna con una corsa di 50 metri per aiutare in copertura Kjaer e fermare il georgiano del Napoli quasi a tu per tu con Maignan
Kjaer 5.5 – Prova a giocarsela con l’esperienza, perché finisce per incrociare troppo spesso Kvara e nell’uno contro uno non può obiettivamente prenderlo. Non era la sua partita, non eccelle ma non affonda. Fa quel che può
dal 20′ st Simic 5.5 – Per poco non rovina la serata a Maignan con una deviazione verso la propria porta che si stampa sul palo
Gabbia 7 – Molto attento su Simeone, sempre presente anche nelle coperture preventive. Il suo ritorno al Milan è fin qui più che buono. Da tenere in debita considerazione anche quando rientreranno i titolari
Theo Hernandez 7 – Molto alto, molto dentro la partita perché gioca nella zona di campo in cui riesce a essere devastante. Il cioccolatino di Leao è troppo invitante per non sfruttarlo e lui non sbaglia a tu per tu con Gollini
Adli 6.5 – Con Bennacer forma tutto sommato una buona coppia. Sulla fase di gestione di palla ha qualità evidenti e capacità di verticalizzare notevoli, in fase difensiva sta crescendo. Sempre al posto giusto in copertura nel difficile finale
Bennacer 6 – Per poco un suo errore non manda in porta Simeone, ma per il resto la sua presenza in campo si sente sempre moltissimo. Comunque vada, giocatore assolutamente imprescindibile. Esce stremato per lasciare spazio a Musah
dal 20′ st Musah 6 – Porta dinamismo e serve a Leao la palla per chiudere il match, ma quando si tratta di metterla dentro, quest’anno Rafa proprio non vuole saperne. Utile in tutte le fasi soprattutto nella parte finale della partita
Pulisic 5.5 – A corrente alterna, qualcosa di buono ma anche qualche pausa di troppo. Meno incisivo di altre volte
dal 35′ st Jimenez sv – Ordinaria amministrazione nel finale
Loftus-Cheek 6.5 – Bel duello fisico con Anguissa, sensazione di strapotere quando scappa palla al piede. Sbaglia troppo spesso l’ultimo passaggio ed è una lacuna importante, perché in realtà crea spesso potenziali azioni pericolose. Sempre troppo poco presente in fase difensiva, dove i suoi chili servirebbero eccome
Leao 7 – Non è ancora quello della passata stagione e forse non lo sarà più, perché ha preso gusto nel mandare in porta i compagni: il pallone per Theo che stappa la partita è una meraviglia. Qualche altra iniziativa, ma nessuno strappo dei suoi. Si divora il gol del 2-0 su servizio di Musah
Giroud 5.5 – Fatica parecchio, lotta come sempre, resta un punto di riferimento decisivo per lo sviluppo della manovra offensiva, ma questa volta non è pericoloso proprio mai
dal 35′ st Jovic sv – Per poco non manda in porta Leao alla prima palla toccata, ma ritarda il passaggio e l’azione finisce per essere invalidata dal fuorigioco. Per il resto non ha modo di farsi notare
All. Pioli 7 – Batte ancora il Napoli, allunga sulle avversarie in chiave Champions, tiene saldissimo il terzo posto e avvicina la Juve. Più di così non era possibile chiedergli
NAPOLI (3-5-1-1)
Gollini 6 – Un paio di parate non impossibili con qualche piccola incertezza. Non può nulla sul gol di Theo
Ostigard 6 – Dirottato su Leao, ha certamente il compito più arduo, ma il portoghese non lo punta praticamente mai e lo porta fuori lasciando che si crei spazio alle sue spalle. In una di queste occasioni lo spazio è sfruttato da Theo per il gol dell’1-0. Esce a inizio ripresa per far spazio a Politano
dal 1′ st Politano 6 – Porta la solita vivacità ed è sempre una brutta gatta da pelare, ma Theo stasera era praticamente insuperabile
Rrahmani 5.5 – Vince lo scontro fisico con Giroud ma è in ritardo nella copertura su Theo in occasione del gol del vantaggio rossonero
Juan Jesus 5.5 – Ruvido, ruvidissimo, da ex Inter sente la partita e si vede. Non fa grandi errori, ma non si fa notare per nulla di particolare se non per un calcio inutile a Loftus-Cheek a palla lontana e per un fallaccio da giallo su Theo Hernandez
dal 44′ st Ngonge sv – Pochi minuti nel finale
Di Lorenzo 5.5 – Per una volta non deve farsi carico della marcatura di Leao almeno per un tempo e avrebbe modo di farsi notare in fase offensiva. Invece è stranamente timido, certamente sotto tono. Lontano dai suoi standard
Anguissa 6.5 – Fisicamente straripante con Loftus, con cui incrocia i guantoni diverse volte. Meno preciso quando passa dalle sue parti Leao. Tra i più positivi del Napoli in fase offensiva
Lobotka 5.5 – Meno pulito del solito nella gestione del gioco e nella costruzione dello stesso. Con Loftus non c’è fisicamente partita. Il nuovo modulo forse lo mette un po’ in difficoltà
Zielinski 5.5 – Si vede poco, pochissimo, quasi mai. Può decisamente fare di più
dal 31′ st Lindstrom 6 – Ingresso frizzantino e un paio di conclusioni sbilenche oltre al cross che porta alla deviazione sul palo di Simic, con relativo rischio di autogol. Più in palla di molti suoi compagni
Mazzocchi 6 – Tutto sommato una partita positiva su Pulisic con l’aiuto di Juan Jesus. Non fa granché in fase offensiva, ma si vede molto di più di Di Lorenzo
dal 31′ st Olivera 6 – Prova a spingere sulla sua fascia nell’assalto finale. Utile, non eccellente, ma utile
Kvaratskhelia 7 – Tiene da solo in apprensione tutta la difesa milanista. Libero di muoversi dove vuole diventa difficile da contenere. Quando si sposta sulla sua zolla, trova Kjaer e Florenzi che non possono tenere il suo passo. Gli manca solo il gol, e ovviamente non è poco.
Simeone 5,5 – Un po’ sfortunato e un po’ impreciso sull’assist di Kvara a inizio primo tempo, spesso in difficoltà contro Gabbia. Ha una buona occasione prima della sostituzione, ma non sfrutta l’errore di Bennacer e calcia alto dal limite
dal 10′ st Raspadori 6 – Meglio di Simeone, ma lasciato da solo a centro area non può fare moltissimo. Non riesce mai a trovare la conclusione
All. Mazzarri 6 – Onestamente le prova tutte: cambia modulo e mette in difficoltà il Milan almeno nella prima fase della partita, poi cambia quel che deve cambiare senza però riuscire a dare la scossa decisiva alla sua squadra.
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