Contenuto Pubblicitario
Serie A, 24° Giornata: il Milan vince il derby

Serie A, 24° Giornata: il Milan vince il derby

07 Febbraio 2022 0 Di Matteo Cefalo

Torna la Serie A, il derby al Milan, risale il Cagliari, vincono Lazio, Sampdoria e Udinese, Napoli a -1, la Juve si gode Vlahovic.

Torna la Serie A, il Genoa ferma la Roma, Milano è rossonera, la Lazio stende la Viola

Dopo la sosta per le nazionali e gli ultimi botti del calciomercato invernale, torna finalmente in campo la Serie A, regalandoci un weekend intenso e spettacolare. Si riaccende inaspettatamente la corsa alla vetta, con Milan e Napoli che avvicinano paurosamente l’Inter. Nei bassifondi la lotta si fa più viva, grazie soprattutto alla risalita del Cagliari.

La giornata di campionato si apre sabato alle 15:00 all’Olimpico, dove la Roma di Mourinho ospita il Genoa di Blessin. I giallorossi provano a dare continuità alle ultime due vittorie contro Cagliari ed Empoli, con i Grifoni che non conquistano i tre punti dal 12 Settembre. A sorpresa, però, sono proprio i Genoani a partire forte, impegnando Rui Patricio prima con un colpo di testa di Ekuban, e poi con due conclusioni ravvicinate di Bani e Yeboah.

La Roma viene fuori solo nella seconda frazione e sfiora il gol con un’incornata di Smalling fuori di poco, cercando di sfruttare il rosso ad Ostigard, che letteralmente strangola Afena-Gyan per interromperne l’avanzata. La partita è bloccata, ma nel recupero Zaniolo tira il coniglio fuori dal cilindro, infilando Sirigu con una rasoiata precisa dal limite dell’area. Il VAR, però, richiama l’arbitro Abisso, che annulla il gol per un fallo dubbio di Abraham su Vasquez ad inizio azione. 0-0 il finale, con lo stesso Zaniolo furioso ed espulso dal direttore di gara per proteste.

Il big match di turno è il derby di Milano, che alle 18:00 va in scena a San Siro. L’Inter tenta la fuga definitiva, dati i 4 punti di vantaggio sui cugini, con una partita ancora da giocare. Mentre il Milan cerca di dare un senso alla lotta Scudetto, che sembrava andare spegnendosi sempre più. Sono, però, i nerazzurri a dominare la gara in avvio, con una serie di iniziative che impensieriscono gli avversari. Semplicemente strepitoso il portiere milanista Maignan, che tiene in piedi i suoi con almeno tre interventi prodigiosi su Brozovic, Dumfries e in uscita su Calhanoglu. Ma è proprio il turco a imbeccare il piattone di Perisic su corner, che chiude il primo tempo sull’1-0.

Blanda la reazione rossonera, ma in tre minuti, tra il 75° ed il 78°, Giroud ribalta clamorosamente il risultato con una doppietta. Il francese prima punisce con un tap-in uno scellerato errore a metà campo di Sanchez e poi si beve con una finta De Vrij, segnando con un bel diagonale sul secondo palo. Nel finale fallaccio di Hernandez su Dumfries, che costa il rosso al milanista. Ma il derby è rossonero ed il 2-1 definitivo riapre prepotentemente il discorso Scudetto.

Alle 20:45 lo scontro “europeo” tra Fiorentina e Lazio prova a far concorrenza a Sanremo. Al Franchi si assiste ad una bella partita tra due squadre appaiate entrambe a 36 punti. Nel primo tempo ci sono occasioni da una parte e dall’altra ed il match potrebbe prendere qualsiasi piega, ma si va negli spogliatoi sullo 0-0. Al rientro, però, i biancocelesti hanno una marcia in più e stendono con facilità gli avversari, prima con Milinkovic-Savic su cross di Zaccagni e poi con Immobile. Il capocannoniere punge due volte in contropiede, mettendosi dapprima in proprio e propiziando, in seguito, l’autogol di Biraghi. Netto lo 0-3 finale, con i Toscani che pagano lo scotto della cessione di Vlahovic e perdono Torreira per espulsione.

La domenica, che vittorie per Cagliari e Sampdoria, il Napoli accorcia sull’Inter

La domenica di Serie A si apre, invece, al Gewiss Stadium di Bergamo col Lunch Match tra Atalanta e Cagliari. Il risultato finale è un imprevisto 1-2, che permette ai Sardi di scavalcare almeno momentaneamente il Venezia e di portarsi in zona salvezza. Brutta debacle, invece, per gli uomini di Gasperini, che rischiano il sorpasso Champions della Juve e perdono forse definitivamente il treno Scudetto. Sugli scudi il fantasista Pereiro, che nella seconda frazione mette al tappeto gli avversari con una doppietta e causa l’espulsione del portiere Musso. A nulla vale il tap-in di testa di Palomino, che illude i Bergamaschi portandoli sull’1-1.

Alle 15:00 vittoria fondamentale, a Marassi, anche per la Sampdoria, che piega 4-0 il Sassuolo. Risultato per certi versi bugiardo, con i ragazzi di Dionisi che si sono spesso trovati a tu per tu con Falcone, in grande spolvero. Sta di fatto che il maestro Giampaolo ingrana alla sua seconda partita dopo il ritorno in blucerchiato e regala ai tifosi una prestazione stupenda. Nei primi 7 minuti due gol da due ex neroverdi come Caputo e Sensi. Sensi che segna al suo esordio in maglia Samp, proprio come era accaduto già ai debutti con Sassuolo ed Inter. Nel secondo tempo Conti, al volo, insacca il 3-0. Nel recupero Candreva corona la sua ispiratissima giornata, già condita da due assist, realizzando il 4-0 su rigore con un perfetto cucchiaio.

In contemporanea, al Dall’Ara, si gioca, invece, Bologna-Empoli, conclusasi sullo 0-0. A dispetto del risultato, però, la partita è comunque intensa e ricca di opportunità da ambo i lati. I due portieri, l’empolese Vicario ed il bolognese Skorupski, si spaventano rispettivamente su Soriano e Orsolini e su Pinamonti, Bajrami e Zurkowski, ma tengono la porta inviolata. Suonano ancora i legni dello stadio, colpiti nel primo tempo da Arnautovic per i padroni di casa, e nel secondo tempo da Di Francesco per gli ospiti, entrambi da fuori area. Non si fanno male le due compagini, che muovono la classifica ed intravedono una salvezza già a portata di mano.

Ultima sfida delle 15:00 è quella del Penzo tra Venezia e Napoli. I Partenopei provano a sfondare nella prima frazione, ma regge benissimo la difesa lagunare. Anzi, gli arancioneroverdi sfiorano addirittura il vantaggio con il rapidissimo Okereke, che sfugge in contropiede e viene fermato dal solo Ospina. Al rientro, però, il Napoli è più vivace e la sblocca al quarto d’ora con Osimhen, al ritorno da titolare dopo i problemi al volto. Il nigeriano mascherato svetta nell’area veneziana e trasforma in oro un bel cross di Politano.

Nel recupero viene espulso Ebuehi in seguito ad un consulto VAR e dopo poco, su una ripartenza di Mertens, Petagna la mette dentro a porta vuota, fissando il match sullo 0-2 definitivo. Risultato che permette a Spalletti di appaiarsi al Milan al secondo posto, a -1 dall’Inter capolista, in vista dello scontro diretto con i nerazzurri del prossimo turno. Il Venezia, pur con la gara da recuperare con la Salernitana, deve cedere al sorpasso del Cagliari.

L’Udinese batte il Toro nel recupero, la Juve si gode i nuovi acquisti, Salernitana-Spezia chiude il turno di Serie A

Alle 18:00 è invece la volta di Udinese-Torino. Le due squadre danno vita ad un bello spettacolo, con i ragazzi di Cioffi più pericolosi nel primo tempo con due conclusioni di Beto e Soppy fuori di poco. Quelli di Paro (Juric, squalificato, assiste dalla tribuna) attaccano maggiormente nella seconda frazione. Singo in area di rigore si fa murare da un ottimo Silvestri, mentre Vojvoda spreca malamente un buon cross di Pellegri, mandando a lato da buonissima posizione.

Ma la partita si scalda nel recupero, dove succede di tutto. Al 92° l’ex Mandragora atterra Jajalo e viene espulso per doppia ammonizione. Sullo stesso calcio di punizione Molina trafigge Milinkovic-Savic, disastroso nel suo posizionamento e nella disposizione della barriera. Al 96° lo stesso portiere serbo ne combina un’altra, pasticciando al limite dell’area e stendendo poi Pussetto, che dal dischetto non sbaglia. Il 2-0 finale giova all’Udinese, che scaccia la zona retrocessione. Il Torino, invece, deve forse abbandonare le sue ambizioni europee.

Alle 20:45 all’Allianz Stadium c’è grandissimo entusiasmo per l’esordio in bianconero di Dusan Vlahovic. La Juventus sfida l’Hellas Verona, ma da subito non c’è storia. Forma smagliante per gli uomini di Allegri, che schiera i suoi con un inedito tridente. Ad affiancare il bomber serbo ci sono infatti Morata e Dybala. Ed è proprio la Joya a servire con uno splendido filtrante Vlahovic, al quale bastano solo 13 minuti ed un delizioso pallonetto per bagnare il suo debutto col gol. L’ex Fiorentina si conferma così capocannoniere della Serie A, al pari di Immobile.

Fatta eccezione per un tiro di Lazovic che non centra lo specchio della porta, gli Scaligeri non hanno occasioni. Ed anzi, è lo stesso Vlahovic a graziarli più di una volta, sprecando buone opportunità. La firma finale sulla partita è dell’altro volto nuovo del mercato juventino, Zakaria. Lo svizzero ex Gladbach finalizza perfettamente un bell’assist di Morata, che sfrutta una disattenzione del reparto arretrato veronese. 2-0 importantissimo per la Juve, che continua nel suo buon momento e supera l’Atalanta, posizionandosi in zona Champions, anche se i rivali hanno una partita in meno. Tutto sommato sconfitta ininfluente per i ragazzi dell’ex Tudor, che navigano ancora in acque tranquillissime.

A chiudere il turno di Serie A è il Monday Night tra Salernitana e Spezia. Letteralmente rivoluzionati dal mercato i campani, che cambiano undici titolari su undici rispetto alla scorsa gara col Napoli. La partita si decide tutta nei primi 30 minuti. Ne bastano 3 a Verdi per portare i suoi in vantaggio, al suo esordio all’Arechi, con un perfetto calcio di punizione. Manaj la rimette in parità al 12° su rigore, concesso dall’arbitro Valeri dopo un consulto VAR. Fazio aveva infatti atterrato Erlic in area con un calcione in netto ritardo. Ma è Verdi l’MVP di serata. Al quarto d’ora con un altro calcio di punizione, stavolta dai 30 metri, il fantasista sigla la sua doppietta personale.

Si tratta della seconda gara in carriera in cui segna 2 gol da punizione. Curiosamente in 15 minuti alla Salernitana Verdi ha già messo a segno metà delle reti siglate in due anni e mezzo con la sua ex squadra, il Torino. Ma alla mezz’ora il VAR richiama ancora Valeri, che decreta un altro penalty per lo Spezia, stavolta per una “parata” di Mousset (che di ruolo fa l’attaccante) su tiro al volo di Manaj. Verde (il quasi omonimo spezzino) fa 2-2 dal dischetto. Nel secondo tempo ci sono poche iniziative da ambo i lati, con i padroni di casa che reclamano per un tocco di mano di Amian in area. Ma il 2-2 è il risultato finale. Bene la squadra di Thiago Motta, che conquista un ottimo punto in ottica salvezza. Perde un occasione quella di Colantuono, che vede la permanenza in Serie A come un miraggio ormai.

Contenuto Pubblicitario
Banner Istituzionale Italpress 666x82