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Serie A, il Napoli perde ad Empoli e si allontana L’Europa

Serie A, il Napoli perde ad Empoli e si allontana L’Europa

20 Aprile 2024 0 Di Claudio Greco

Empoli (3-4-2-1): Caprile; Beresznynski, Walukiewicz, Luperto; Gyasi, Grassi (dall’82’ Bastoni), Maleh, Pezzella (dall’82’ Cacace); Fazzini (dal 69′ Cancellieri), Cambiaghi (dal 69′ Zurkowski), Cerri (dal 20′ Niang). A disp.: Seghetti, Goglichidze, Shpendi, Kovalenko, Caputo, Marin, Destro. Allenatore: Davide Nicola

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Ostigard, Juan Jesus, Natan (dal 46′ Mazzocchi); Anguissa (dall’89’ Simeone), Lobotka, Zielinski; Politano (dal 72′ Ngonge), Osimhen, Kvaratskhelia (dal 72′ Raspadori). A disp.: Gollini, Contini N., D’Avino, Cajuste, Traorè, Dendoncker, Lindström. Allenatore: Francesco Calzona

Arbitro: Gianluca Manganiello

Ammoniti: 37′ Juan Jesus (N), 54′ Pezzella (E), 58′ Bereszynski (E), 93′ Ngonge (N)

Recupero: 1′ pt; 4′ st

L’Empoli fa un altro scherzetto al Napoli dopo quello dell’andata. Il risultato è la copia carbone di quello del 12 novembre anche se il contesto parecchio differente. Ai toscani basta un gol di Cerri dopo 4 minuti per avere la meglio sui partenopei che hanno completamente floppato l’approccio alla gara. Nella ripresa il team guidato da Ciccio Calzona prova a fare qualcosa in più ma non basta. Tre punti preziosi in ottica salvezza per Davide Nicola. Ennesimo fallimento dei campani in una stagione che attende soltanto che il sipario cali.

La prima frazione al Castellani è molto vivace, con i padroni di casa subito volti all’attacco. Il risultati si sblocca dopo solo quattro minuti di gioco: Fazzini e Gyasi dialogano sulla destra, cross al centro per la testa di Cerri che si libera dalla marcatura di Di Lorenzo e mette il pallone alle spalle di Meret.

Il Napoli è subito costretto a rincorrere, ma gli attaccanti azzurri non riescono a sbrigliarsi dalle marcature dei difensori toscani. Kvaratskhelia, Osimhen e Politano sono perennemente marcati ed il baricentro difensivo dell’Empoli sempre molto alto. Gli ospiti fanno fatica sulle seconde palle e nella riaggressione del portatore di palla, con Fazzini che spesso mette in difficoltà Natan e Juan Jesus. Sospiro di sollievo per Meret ed i suoi fantallenatori quando Cambiaghi si divora un gol che sembrava già fatto: il pallone da lui tirato sbatte contro l’esterno dell’incrocio dei pali. Il primo tempo termina con l’Empoli in vantaggio: risultato giusto considerate le occasioni da gol davvero scarne per il Napoli.

Nel secondo tempo la musica non cambia. La difesa del Napoli, però, tiene meglio le avanzate offensive dell’Empoli. I padroni di casa fanno il gioco, con gli ospiti che quasi mai impensieriscono seriamente Caprile. Il portiere dei toscani viene impegnato su una conclusione potente di Kvaratskhelia, poi per lui si tratta di ordinaria amministrazione.

Nicola e Calzona danno il via alla girandola dei cambi, ma nemmeno l’ingresso di Ngonge e Raspadori rende il Napoli pericoloso in attacco. I partenopei si limitano al giro palla a centrocampo e provano spesso giocate difficili, forzando passaggi filtranti che non colgono preparati i difensori di Nicola. Dopo quattro minuti di recupero, il triplice fischio decreta la vittoria dell’Empoli: finisce 1-0.

Dunque il Napoli ad Empoli è stato talmente brutto e inconcludente che ha dato quasi l’impressione di giocare contro qualcuno o contro qualcosa. Una prestazione, quella di Empoli non degna di una squadra che indossa lo stemma tricolore sul petto. Il tutto, sotto gli occhi  di migliaia di tifosi coraggiosamente giunti al Castellani, oltre che del mai troppo rimpianto Spalletti e del presidente ADL presente anche lui sugli spalti. Partita subito condizionata dall’ennesimo errore della “banda del buco”: la difesa azzurra, nelle ultime settimane diventata più che mai un vero colabrodo. Sul gol di Cerri hanno colpe soprattutto Natan, saltato come un birillo da Fazzini  e Di Lorenzo sovrastato di testa dal centravanti avversario. In più di 90 minuti di gioco, con uno sterile possesso palla del 73 per cento, il Napoli ha prodotto appena un tiro in porta e tre fuori dallo specchio. Addio Champions anche se in pochi potevano ancora crederci. Sempre più complicata anche la qualificazione in Europa League il Napoli incassa gol da ben dieci partite consecutive. L’scorso alla 33esima giornata di campionato aveva 80 punti in classifica, oggi ne ha 49: 31 in meno. Di gol ne aveva realizzati 69, oggi 50: 19 in meno. Di reti ne aveva subite 23 contro 41: quest’anno, dunque, 18 gol incassati in più. 

Le pagelle:

Napoli:

kt5r54e Meret 6 Incolpevole sul gol di Cerri.

Di Lorenzo 5,5 L’uomo che spinge di più, anche se raramente in modo costruttivo.

Ostigard 5,5 Soffre la fisicità di Cerri. Insicuro anche su Niang.

Juan Jesus 5 Molle su Fazzini in occasione del gol di Cerri. In generale è poco reattivo si fa saltare troppo facilmente.

Natan 5 Al rientro dopo mesi trascorsi in naftalina e per di più fuori posizione: destino segnato in partenza. (Dal 46′ Mazzocchi 6 Costringe Gyasi a stare più basso e risolve il problema dell’out mancino).

Anguissa 5,5 Rivedere il giocatore dello scorso anno, forse, è utopia. Ma quello di oggi non sfrutta neppure la preponderante fisicità di cui dispone. (Dall’89’ Simeone ng)

Lobotka 5,5 Azzurri senza idee, la colpa è anche sua.

Zielinski 5,5 Corricchia per il campo senza dare nulla e senza mordente. Nel secondo tempo alza i giri del motore ma non basta per uno della sua qualità.

Politano 6 Prova a sfruttare l’asse con Di Lorenzo, anche lui sale di tono nella ripresa. (Dal 72′ Ngonge 5,5 Il cambio non paga, anche perché Politano stava crescendo).

Osimhen 5,5 Io ci sono, sembra dire il buon Victor. I compagni no e non lo aiutano fornendogli la materia prima indispensabile per giocare: il pallone.

Kvaratskhelia 6 La squadra predilige giocare sulla corsia opposta alla sua e viene isolato. Allora il georgiano la palla se la va a prendere con caparbietà e generosità. Un atteggiamento che gli vale la sufficienza. (Dal 72′ Raspadori 5,5 Stavolta il suo ingresso non incide).

EMPOLI:
Elia CAPRILE 6 – Attento sul sinistro di Kvaratskhelia, comunque non irresistibile, e bravo nelle uscite. Per il resto è quasi uno spettatore non pagante.
Bartosz BERESZYNSKI 6,5 – Deve vedersela con Kvaratskhelia, patisce le iniziative del georgiano, viene ammonito, ma riesce a non crollare.
Sebastian WALUKIEWICZ 6,5 – Mette abbastanza tranquillamente la museruola a un Osimhen incapace di pungere. Solido e pure spettacolare quando ferma Kvaratskhelia di tacco.
Sebastiano LUPERTO 6,5 – Ottimo anche lui. Non si fa tradire dal cuore e dalle emozioni, rispondendo alle iniziative congiunte di Politano e Di Lorenzo.
Emmanuel GYASI 7 – Bravissimo nel pescare la testa di Cerri dopo pochi minuti: assist al bacio. Per un tempo fa un po’ quel che vuole sulla destra, poi è costretto a tornare nei ranghi.
Alberto GRASSI 6,5 – Ex della partita, rincorre pallone e avversari quando il Napoli comincia a prendere in mano la partita. Chiude con i crampi (dall’82’ Simone BASTONI s.v.)
Youssef MALEH 6,5 – Un suo errore nel secondo tempo rischia di mettere in serissima difficoltà l’Empoli. Una piccola macchia in una prestazione di enorme sacrificio e dinamismo.
Giuseppe PEZZELLA 6 – Nella prima frazione si permette più di un’incursione al cross. Meno propositivo, e pure ammonito, dopo l’intervallo (dall’82’ Liberato CACACE s.v.)
Jacopo FAZZINI 7 – Dà ragione alla scelta di Nicola di preferirlo a Zurkowski. Primo tempo eccellente, compresa la partecipazione nell’azione dell’1-0, prima di calare alla distanza (dal 70′ Szymon ZURKOWSKI s.v.)
Nicolò CAMBIAGHI 6 – Con un paio di giocate di prestigio manda in confusione i propri avversari diretti. Peccato che si divori la palla del potenziale raddoppio (dal 72′ Matteo CANCELLIERI s.v.)
Alberto CERRI 7 – Pronti-via e fulmina Meret con un perfetto colpo di testa ravvicinato. Promette tanto, ha voglia di fare molto di più, ma un guaio muscolare lo frena (dal 20′ M’Baye NIANG 6 – Pasticcia con la palla tra i piedi, ma serve un assist che Cambiaghi spreca ed è prezioso nel lavoro per la squadra)
All. Davide NICOLA 7 – Schiera una squadra compatta, convinta, aggressiva: un gran primo tempo, una ripresa di moderati affanni. Idee e coltello tra i denti. E i risultati si vedono.
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