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Serie A TIM, 30° Giornata: la Roma stravince il derby

Serie A TIM, 30° Giornata: la Roma stravince il derby

21 Marzo 2022 0 Di Matteo Cefalo

Torna la Serie A TIM, l’Inter cede il passo alla coppia Milan-Napoli, vincono Sassuolo, Genoa, Samp, Juve e Atalanta, il derby è della Roma.

Torna la Serie A TIM, il Sassuolo a valanga sullo Spezia, Blessin vince la sua prima gara

Neanche il tempo per riprendersi dalle notti europee dell’ultima settimana che è già il momento di ritornare alla Serie A TIM. La tre giorni di campionato vede sugli scudi la Roma di Mourinho, che “asfalta” i cugini biancocelesti nella stracittadina. Nelle zone nobili della classifica Milan e Napoli staccano l’Inter, fermata dalla Fiorentina e quasi raggiunta dalla Juve. Nei bassifondi balzo in avanti del Genoa, che ritrova la vittoria dopo sei mesi e torna a sperare nella salvezza.

Il turno di Serie A TIM si apre di venerdì con l’anticipo delle 18:45 tra Sassuolo e Spezia. Al 15′ i neroverdi conquistano un penalty per fallo di Kovalenko su Berardi. Il capitano non sbaglia. Ma gli ospiti pareggiano prima dell’intervallo con Verde. L’ex Roma controlla un cross di Bastoni e, defilato sulla destra, piazza il pallone sul secondo palo con un giro precisissimo. Nella ripresa, però, gli emiliani annichiliscono gli avversari. Prima Berardi, servito in area da Defrel, batte Provedel, trovando il suo centesimo gol in Serie A TIM. Poi è Ayhan, con un mezzo esterno delizioso, a trovare, invece, la prima rete personale in Serie A TIM. Infine Scamacca, sfruttando una deviazione di Manaj, da punizione, chiude l’incontro sul 4-1. Dionisi può sognare l’Europa. Motta non dà continuità alla vittoria col Cagliari.

Alle 21:00, a Marassi, il Genoa ospita il Torino dell’ex Juric. I granata partono forte con Izzo, il cui colpo di testa trova le mani provvidenziali di Sirigu. Al quarto d’ora il corrispettivo torinista Berisha non è altrettanto bravo su cross dalla destra di Frendrup. L’albanese è in difficoltà su un intervento facile e, sulla respinta, dopo la carambola su Izzo, Portanova deve solo appoggiare in rete. L’inerzia sembra poter cambiare al 24′, quando Ostigard si fa espellere per doppia ammonizione. Ma l’unica occasione degna di nota per il Toro è solo nel primo tempo. Vojvoda, imbeccato da Belotti, infatti, colpisce la traversa di testa. Nella seconda frazione il Genoa resiste senza troppi affanni alle iniziative ospiti. È 1-0. Blessin trova la sua prima vittoria in Serie A TIM, la seconda in campionato per i suoi, e può sperare nella salvezza. Il Torino perde, ma non dispera.

Il sabato di Serie A TIM, il Napoli batte l’Udinese in rimonta, l’Inter si ferma ancora, il Milan di corto muso a Cagliari

Ad aprire il sabato di Serie A TIM è, invece, la sfida delle 15:00 tra Napoli e Udinese. I partenopei cercano la vittoria per agganciare almeno momentaneamente il Milan. I friulani, di contro, reduci da un ottimo periodo, vogliono regalare ai tifosi gli ultimi punti per chiudere definitivamente il discorso salvezza. Al 22′ sono proprio gli ospiti a passare. Pereyra serve Deulofeu al limite dell’area e lo spagnolo infila Ospina con un piazzato chirurgico. È lo stesso portiere colombiano a tenere in piedi i suoi. L’incornata di Marì da corner è insidiosissima, ma con due mani l’estremo difensore azzurro la mette fuori. Sul capovolgimento di fronte Insigne mette a sedere Becao e tenta il suo classico “tiraggiro”, ma Silvestri è miracoloso nel deviare in angolo. L’ex Verona salva anche sul tiro sporcato di Ruiz, con un intervento di piede.

Nel secondo tempo i padroni di casa trovano il pareggio. Da punizione dalla trequarti Mario Rui pesca la testa del solito Osimhen, che fa 1-1. Neanche dieci minuti e il nigeriano la ribalta. Di Lorenzo sfonda sulla destra e, con un assist rasoterra, trova il destro in anticipo dell’ex Lilla, alla seconda doppietta consecutiva. I bianconeri crollano. Cioffi perde anche Marì per rosso diretto, dopo un fallaccio ai danni di Zielinski. Nel finale Rui centra Silvestri in area e la palla va a sbattere sul palo. Ma è 2-1. Il Napoli infiamma sempre più la lotta Scudetto. L’Udinese, nonostante la sconfitta, dimostra di avere tutti i requisiti per una salvezza sicura.

Alle 18:00 al Meazza va invece in scena Inter-Fiorentina. Le due squadre cercano punti preziosissimi per i rispettivi obiettivi. Non perdere il treno Scudetto da un lato. Tenere vive le speranze di piazzamento europeo dall’altro. Il primo squillo è viola. Gonzalez, dai trenta metri, tenta una botta a giro che trova la respinta del portiere. Poi i nerazzurri provano a sbloccarla con Vidal e Dzeko. Il cileno, tutto solo in area, cerca una sforbiciata acrobatica che, però, finisce in curva. Il bosniaco, a tu per tu con Terracciano, in scivolata si fa murare dall’ex Empoli. L’ultima opportunità prima dell’intervallo è per Martinez. L’argentino, infatti, mette dentro a porta vuota un tiro-cross di Dumfries dalla destra, ma è in fuorigioco. Nella ripresa è ancora Vidal a cercare la rete. L’ex Juve è ribattuto dal portiere e sulla respinta Barella manda alto di poco.

Qualche istante dopo Torreira porta avanti i suoi. Dalla destra Gonzalez pesca il piattone dell’uruguagio, che fulmina Handanovic. Ma in cinque minuti l’Inter ritrova la parità. Perisic sgroppa sulla fascia sinistra e imbecca l’incornata vincente di Dumfries. Inzaghi può ribaltarla su penalty, ma il VAR richiama Fourneau. L’arbitro nota come sia Lautaro a colpire Venuti in area e non il contrario, e cancella il rigore. Gli ultimi botti del match sono per Sanchez e Ikonè. L’ex Udinese, tutto solo in area, viene respinto provvidenzialmente da Milenkovic. Il francese, invece, messa a sedere la retroguardia interista, deve arrendersi ad Handanovic nel recupero. È 1-1. L’Inter è sempre più distante dalla coppia Milan-Napoli. La Fiorentina si dimostra ancora certezza del campionato. Da lodare la “garra” di Torreira, onnipresente e gladiatore quando provvede a rimuoversi personalmente un incisivo “dondolante”.

Alle 20:45 il Cagliari ospita il Milan capolista. I rossoneri partono fortissimo con Kessiè, la cui botta dalla distanza si stampa sul palo. Ancora Diavolo con Diaz che, da posizione favorevolissima, spara a lato. Nella ripresa Hernandez esplode una bordata tremenda dai trenta metri, ma Cragno è salvifico. All’ora di gioco, però, i sardi devono arrendersi a Bennacer. L’algerino trasforma in oro una sponda imprecisa di Giroud, centrando l’angolo lontano con un perfetto mancino al volo. In ripartenza gli ospiti possono chiuderla con Calabria, ma la sua conclusione da pochi passi è imbarazzante e Cragno blocca facilmente. I tifosi milanisti raggelano nel recupero sul colpo di testa di Pavoletti, che prende in pieno la traversa. Ma è 0-1. Il Milan, alla terza vittoria di misura consecutiva, mantiene il primato in Serie A TIM. Il Cagliari, alla terza sconfitta consecutiva, invece, vanifica quanto di buono fatto nel periodo precedente.

La domenica, Caputo stende il Venezia, la Juve va a -1 dall’Inter, l’Hellas riagguanta l’Empoli

La domenica di Serie A TIM è aperta dallo scontro salvezza dell’ora di pranzo tra Venezia e Sampdoria, conclusosi sullo 0-2. I blucerchiati mettono subito le cose in chiaro nella prima frazione, con Caputo che firma una doppietta. Prima Maenpaa si addormenta con la palla tra i piedi in area. Sabiri gliela scippa e l’ex Sassuolo appoggia in porta. Poi Fiordilino, addormentato anche lui, perde la sfera al limite dell’area. Sensi viene respinto dal portiere ma, sul tap-in, Caputo raddoppia. Nella ripresa i lagunari provano a pareggiare, ma senza creare troppi problemi agli avversari. Soprattutto Nsame ha una serie di occasioni invitanti in area, ma sbaglia sempre. Nel finale Henry viene espulso per proteste. Il novantesimo ci consegna una Samp proiettata verso la permanenza in categoria ed un Venezia sempre più impantanato in zona retrocessione.

La prima partita delle 15:00 vede di fronte Juventus e Salernitana. I bianconeri, archiviata la cocente eliminazione dalla Champions per mano del Villarreal, si concentrano sul campionato, provando ad ipotecare il quarto posto e ad avvicinarsi alla vetta. Di contro, i granata tentano di racimolare qualche punto prestigioso per onorare la categoria e sperare di rimanerci. Ma i ragazzi di Allegri segnano subito. Vlahovic serve in area Dybala, che scarta Gyomber e batte Sepe baciando il palo. La Joya, poi, lanciato da Cuadrado, si divora inspiegabilmente un gol già fatto con la porta spalancata davanti. Ancora l’argentino, dopo uno spettacolare dribbling volante, deve arrendersi alla parata di Sepe. Ma Vlahovic fa 2-0 alla mezz’ora. Il cross di De Sciglio dalla destra è delizioso e il serbo infila la rete di testa.

A cavallo tra prima e seconda frazione la Salernitana cerca di rifarsi. La rasoiata di Bonazzoli finisce di poco a lato. Verdi, invece, impegna Szczesny con una sberla potentissima, ma il polacco è attento. Ancora Bonazzoli con una sforbiciata stupenda. Ma il portiere juventino si supera di nuovo. Il 2-0 è il finale. La Juve prova a dimenticare la delusione europea e lo fa nel migliore dei modi, portandosi a -1 dall’Inter. La Salernitana perde ancora e i risultati di Genoa e Samp allontanano ancor di più la Serie A TIM.

In contemporanea l’Empoli affronta il Verona in casa. L’unico highlight del primo tempo vede i toscani concretizzare. In ripartenza Parisi serve Pinamonti in area. Di tacco l’attaccante apparecchia per Di Francesco, che batte Montipò. Gli scaligeri avviano il forcing nella ripresa. Caprari spaventa da punizione. Poi, steso da Parisi, guadagna un rigore. Dal dischetto si presenta Simeone, che si fa ipnotizzare da Vicario. Ma il VAR, vista l’entrata in massa in area dei difensori empolesi al momento della battuta, fa ripetere il penalty. Clamorosamente, però, il Cholito sbaglia nuovamente, colpendo il palo. Ma Cancellieri, al primo gol in Serie A TIM, pareggia comunque con un sublime tiro a giro da fuori area. Nel finale Asllani per Andreazzoli e Barak per Tudor provano a portare a casa i tre punti, ma al novantesimo è 1-1. Il Verona deve forse rinunciare all’Europa. L’Empoli compie un altro passettino verso la salvezza.

La Roma domina il derby, Cissè rilancia l’Atalanta

Alle 18:00 è la volta del big match di turno, il derby capitolino tra Roma e Lazio. La sfida è a tutti gli effetti uno scontro diretto per l’Europa, con i biancocelesti quinti e i giallorossi sesti a -1. E sono proprio questi ultimi a sbloccare il risultato dopo neanche un minuto. Pellegrini centra la traversa direttamente da corner. Abraham si ritrova la palla sulla coscia e da zero metri deve solo spingerla in rete. Da qui in poi è strapotere romanista. Il raddoppio arriva al 22′. Karsdorp è ubriacante sulla destra e serve ad Abraham un pallone che l’inglese deve solo buttare dentro a porta vuota. Addirittura Pellegrini trova il terzo gol al 40′. Il capitano è autore di una prodezza balistica su calcio di punizione, sulla quale Strakosha non può nulla.

L’ondata giallorossa è travolgente. Mkhitaryan in ripartenza prova il golazo da fuori area, ma la palla, deviata da Acerbi, finisce sulla traversa. L’Olimpico di fede romanista è una bolgia e lascia partire l’ola, con i calciatori della Roma in stato adrenalinico. Ma un inviperito Mourinho, conscio delle clamorose rimonte subite dalla sua squadra in questa stagione, riporta saggiamente tutti alla calma. Nel secondo tempo Abraham sfiora la tripletta a tu per tu con il portiere, mandando alto. Per il resto è pura gestione della gara, con i laziali totalmente spaesati. Il finale dice 3-0. La Roma stravince un derby da grandissima squadra e scavalca gli avversari, portandosi al quinto posto in solitaria in attesa dell’Atalanta. La Lazio, completamente umiliata dai cugini, si lecca le ferite.

Alle 20:45 Bologna-Atalanta chiude la giornata di Serie A TIM. Partono forte i felsinei con Orsolini, che per poco non mette in rete pressando Musso. I bergamaschi rispondono con Scalvini che, su sponda di Djimsiti, calcia sul palo a botta sicura. Orsolini ci riprova prima dell’intervallo, ma Musso è miracoloso nell’uno contro uno. In avvio di ripresa Arnautovic spreca un’occasione monumentale davanti al portiere, non inquadrando lo specchio. Terza opportunità per Orsolini che, al volo, impegna ancora Musso. Gasperini, nonostante le difficoltà, la sblocca, però, col debuttante Cissè. Servito in area da Pasalic, il guineano classe 2003 trova di mancino la sua prima gioia in massima serie. Nel recupero Pasalic trova il raddoppio, ma il guardialinee segnala un fuorigioco precedente dello stesso Cissè. È 0-1. L’Atalanta ritrova il successo e riagguanta subito la Roma, con una partita da recuperare. Il Bologna perde, ma è al sicuro.

 

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