
Spirit of Ecstasy, 110 anni di eleganza del simbolo Rolls-Royce
06 Febbraio 2021
Spirit of Ecstasy, il simbolo dell’eleganza di Rolls-Royce compie 110 anni

The Whisper, il sussurro, la prima versione della Spirit of Ecstasy realizzata da Charles Sykes.
Da 110 anni, trascorsi sul tappo del radiatore delle auto Rolls-Royce, Spirit of Ecstasy è icona indiscussa di bellezza, eleganza, lusso, stile e perfezione.
La statuetta è stata creata dallo scultore e illustratore Charles Robinson Sykes (1875-1950), autore di famosi e meravigliosi progetti per pubblicità e copertine di riviste tuttora conservati nel famoso Victoria & Albert Museum (V&A) di Londra.
Sykes si basò su Whisper, un modello in bronzo che gli era stato commissionato da John Walter Edward Douglas-Scott-Montagu, secondo Barone Montagu di Beaulieu.
Uno dei pionieri dell’automobilismo britannico, Lord Montagu di Beaulieu (1866-1929) è stato amico di Charles Rolls ed Henry Royce ed editore di The Car Illustrated, una rivista in cui Sykes lavorava come illustratore.
Whisper, la statuetta dell’amante di Lord Montagu, divenne il simbolo di tutte le Rolls-Royce
E la statuetta nacque proprio da una richiesta di Lord Montagu, che voleva una mascotte per la sua Rolls-Royce Silver Ghost. Sykes, che oltre che illustratore era anche scultore, prese ispirazione dall’immagine di una giovane donna in abiti svolazzanti che riprodusse nel bronzo.
Secondo le versioni più famose – e accredtate – della storia, il modello naturale sarebbe stata Eleanor Velasco Thornton, segretaria e amante di Lord Montagu.
Ben presto, altri proprietari si fecero realizzare una stauetta speciale per la propria vettura, fino a che il direttore generale della Rolls-Royce, Claude Johnson, che voleva evitare la proliferazione di queste “sgradevoli” aggiunte, nel 1911 incaricò Sykes di progettare una volta e per tutte la mascotte “ufficiale” delle vetture.
Sykes, che certo non mancava di senso pratico, reinterpretò leggermente la prima statuetta, appunto Whisper, creando la statuetta definitiva, che ribattezzò Spirit of Ecstasy e che il 6 febbraio 1911 fu depositata e registrata come proprietà intellettuale della società.
Sykes, peraltro, continuò fino al 1939 a produrre tutte le statuette del marchio, che rifiniva rigorosamente a mano con il solo aiuto della figlia Josephine.
La statuetta originale, che fino al 1914 era realizzata in argento, ed era alta circa 18 centimetri, nel secolo successivo ha subito solo leggerissime modifiche nella forma, si è ridotta fino ad una altezza di circa 9 centimetri, ed è stata realizzata in oro, in lega di nickel, e perfino in plastica.
Sia la statuetta originale, che molte delle varianti successive di Spirit of Ecstasy sono tuttora conservatenel National motor museum di Beaulieu, in Gran Bretagna.
Dalla fusione a cera alla statuetta illuminata
Da allora, quella statuetta è diventato non solo la caratteristica distintiva delle vetture Rolls-Royce, ma anche uno degli emblemi più famosi, iconici e desiderabili al mondo.
Negli anni ’70, in qualche paese si è arrivati perfino a vietarne l’uso, in genere per motivi di sicurezza.
In Svizzera, per esempio, i clienti non erano autorizzati ad esporla, ed anzi la Rolls-Royce gli veniva consegnata con la statuetta riposta nel vano porta oggetti.
Successivamente, si è studiata una ingegnosa soluzione per montare la statuetta su una base retrattile, caricata a molla, che poteva addirittura sparire in un alloggiamento all’interno del radiatore.
Successivamente, lo stesso meccanismo di sostegno, con l’elegante movimento di lenta “ascesa” della statuetta, è diventato un segno distintivo delle Rolls-Royce prodotte a mano a Goodwood.
Fino al 1999, le statuine sono state realizzate con uno stampo realizzato con la tecnica della “cera persa”, un sistema di fusione che risale a 5mila anni fa.

Il modello di cera della Modern Spirit of Ecstasy nella fonderia della RRMC in West Sussex, Gran Bretagna (Ciaran McCrickard / Mindworks RRMC, West Sussex – The Spirit of Ecstasy foundry).
Quando la BMW stava lavorando al lancio della Phantom, previsto nel 2003, si decise di creare una Modern Spirit of Ecstasy e, tra l’altro, ha introdotto un moderno processo di microfusione, affidato ad una azienda specializzata di Southampton, in Inghilterra.
Il primo passo è stata la mappatura digitale dell’originale Spirit of Ecstasy, e sono stati rimodellati e manipolati diversi dettagli, fino ad arrivare ad una perfetta immagine tridimensionale computerizzata con la fedelissima riproduzione della statuetta originale.
Lo stampo a iniezione è stato realizzato da abili artigiani che hanno utilizzato frese di dimensioni di appena 0,2 millimetri ed è stato utilizzato per produrre un modello in cera estremamente accurato della figurina, a sua volta rivestito di ceramica.
Una volta solidificata la ceramica, ò cera è stata sciolta ed asportata, lasciando lo stampo libero di accogliere la fusione delle successive statuette.
Le nuove statuette, tuttavia, non sono in bronzo ma in acciaio inossidabile fuso, alla temperatura di 1600 ° C e versato nello stampo. Una volta che l’acciaio si è raffreddato, lo stampo viene aperto per rivelare la nuova Spirit of Ecstasy, che viene finalmente rifinita con un processo chiamato pallinatura.
In pratica, milioni di sfere in acciaio inossidabile di soli 17 millesimi di pollice (0,04 mm) di diametro vengono proiettati contro la superfice della statuetta che viene così perfettamente levigata senza abrasioni, ed infine lucidata a specchio e sottoposta a severi controlli di garanzia della qualità, per poi andare ad occupare il suo posto sul cofano della Rolls-Royce.
Da ultimo, la celebre statuetta, per un breve arco di tempo, è diventata luminosa: nel 2013, infatti, sulla concept car elettrica 102EX è apparsa una variante con un sistema di illuminazione interna che poi è stato offerto come otpional su tutta la gamma Rolls-Royce, finché l’Unione Europea non ll’ha dichiarata fuorilegge nel 2019 per motivi di sicurezza.
Spirit of Ecstasy, nel 2011 la serie limitata di 100 esemplari in argento massiccio
Nel frattempo, la vecchia spirit of Ecstasy ha raggiunto il secolo di vita, e per festeggiare l’illustre centenario, nel 2011 la Rolls-Royce ha realizzato una collezione speciale della sua famosa mascotte, da installare sui soli 100 esemplari prodotti della Bespoke Phantom, che avevano esclusive combinazioni di colori di carrozzeria, pelle, impiallacciature in legno e dettagli interni.
E ciascun modello aveva una sua esclusva Spirit of Ecstasy appositamente realizzata a scelta del cliente in argento massiccio, placcata in oro a 24 carati o in versione luminosa su una base illuminata placcata in oro nero.
Rolls-Royce ha anche chiesto al famoso fotografo britannico Rankin, specializzato in ritratti e alta moda, di produrre una serie di 100 immagini ispirate alla statuetta.
Spirit of Ecstasy, dalle auto al mondo dell’arte

La statuetta Modern Spirit of Ecstasy su una Rolls-Royce Dawn. Western Cape, South Africa (photo: James Lipman).
E da quando la prima Whisper è stata realizzata dallo scultore e illusrtatore Sykes, Spirit of Ecstasy conserva un legame indissolubile con il mondo delle belle arti.
Nel 2016, l’innovativo designer belga Charles Kaisin ha creato un’installazione composta da 2.500 pezzi di origami in miniatura, tutti realizzati con carta argentata piegata a forma di Spirit of Ecstasy, ed assemblati a formare una grande rappresentazione della statuetta.
Il rapporto di lunga data del marchio con la comunità artistica è stato ulteriormente rafforzato attraverso il MUSE, il Rolls-Royce Art Program, iniziativa unica nel suo genere, che si ripete ogni due anni: creativi professionisti, affermati o emergenti, vengono invitati a reimmaginare la forma distintiva di Spirit of Ecstasy con materiali e tecniche di loro libera scelta.
Infine, nel 2020, Spirit of Ecstasy è nata ad una nuova vita, e con un nuovo aspetto, nato da un più ampio aggiornamento dell’identità del marchio Rolls-Royce.
Ribattezzata The Expression, ora appare eterea e regale, ma con un tocco tecnologico altamente contemporaneo che riflette la visione dell’azienda come una moderna casa di lusso.