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Sri Lanka, viaggio in un paese meraviglioso e accogliente

Sri Lanka, viaggio in un paese meraviglioso e accogliente

25 Agosto 2023 1 Di Patrizia Russo

Lo Sri Lanka, la piccola isola sotto l’India, nei secoli è stata chiamata in diversi modi, uno più poetico dell’altro: Serendib, Ceylon, Isola Risplendente, Perla d’Oriente. Tale varietà di appellativi testimonia la sua ricchezza, la sua bellezza e l’immensa attrazione che suscita in chi lo scopre. Ecco più di un motivo per scegliere questo Paese come prossima meta di vacanza.

La terra degli elefanti e del tè è uno scrigno di gemme

Lo Sri Lanka, oggi è una destinazione sicura e perfetta per godersi una decina di giorni di vacanza. Il consiglio è di andarci quanto prima, perché è rimasta chiusa al turismo per diversi anni e quindi visitandola si trova un paese ancora (relativamente) autentico. Difficile pensare che questa pacifica isola tropicale, dotata di una profonda spiritualità, sia stata devastata dalla guerra civile tra tamil (induisti) e singalesi (buddhisti) dal 1983 al 2009, poi abbia dovuto combattere con gli effetti del devastante tsunami del 2004 e infine con le chiusure per limitare la pandemia da Covid. Oggi finalmente si è riparta al turismo mostrandosi in tutto il suo splendore.

Sri Lanka, un elefante del Udawalawe National Park

Pur essendo un’isola piccola, una goccia ai piedi dell’India, le cose da vedere sono davvero tante. L’itinerario proposto, della durata di minimo dieci giorni, da effettuarsi durante la nostra estate, contempla la parte sud dell’isola e porta alla scoperta di templi buddhisti e induisti, splendide spiagge, lussureggianti campi da te, siti archeologici, parchi naturali, città eredi di un passato coloniale e una importante ricchezza culturale incentrata sulle rovine delle tre antiche capitali. Ad accompagnare i giorni di vacanza sarà la natura lussureggiante dell’”isola risplendente” e il sorriso dei suoi abitanti.

Lasciata Colombo, città tipicamente asiatica, ci si addentra piano piano, a bordo di un bus, nel cuore di questo piccolo stato che da subito appare un Paese variegato. Situato nel cuore dell’Oceano Indiano, concentra in sé tutti gli aspetti paesaggistici e culturali che maggiormente caratterizzano il continente asiatico: natura, spiritualità, storia e l’Ayurveda.

I parchi e la natura

In Sri Lanka ci sono diversi parchi naturali, che si possono visitare, per apprezzarne la natura e la fauna.

Tra le diverse aree protette, una poco frequentata dai turisti, è Udawalawe National Park. Durante il game drive si avvistano le diverse specie di animali che la popolano: coccodrilli, manguste, bufali, moltissime varietà di uccelli e ovviamente numerosi branchi di elefanti. Il parco è molto bello e molto grande e ha al suo interno diversi laghi e pozze d’acqua, che all’alba attraggono gli animali e gli uccelli acquatici, per cui non è così difficile avvistarli.

Un buon posto dove dormire è il Dola River Edge. Il personale è incredibilmente accogliente e attento e l’hotel dispone di camere spaziose con tutti i comfort necessari completamente immerso in un bellissimo contesto.

Per riscoprire il contatto con la natura, tra trekking e splendidi panorami, da Ella si può raggiungere Little Adam’s Peak con una breve e non troppo impegnativa passeggiata. Dalla cima, a circa 1100 metri, si gode una vista spettacolare a 360 gradi sulle maestose vallate.

Sri Lanka, Nine Arch Bridge

Un altro breve, ma piacevole trekking porta al Nine Arch Bridge, un ponte a nove arcate di epoca coloniale. Il panorama intorno è magnifico, il ponte si staglia in un paesaggio incontaminato godendo di un’immersione totale nella natura rigogliosa dell’isola. Poco distanti valgono una sosta le Rawana Waterfall.

Sri Lanka, i maestosi viali di palme del grande giardino botanico di Kandy

Una sosta a Kandy permette di visitare il meraviglioso giardino botanico reale di Peradeniya. È il più grande giardino botanico di tutto lo Sri Lanka con oltre 4000 specie di piante e alberi. Curiosità del parco sono i numerosi alberi pieni di volpi volanti, che si rifugiano sui rami spogli. Basta fare un po’ di rumore per far volare questi enormi pipistrelli e vedere che poco dopo tornano ad appollaiarsi. Scenografici sono i maestosi viali di palme con piante che superano anche i venti metri di altezza.

In treno tra le piantagioni del tè

Per chi vuole respirare un’atmosfera retrò e viaggiare lentamente può prendere il famoso treno blu che da Ella porta a Nuwara Eliya, la Hill Station creata dagli inglesi. Il consiglio è di acquistare un biglietto di seconda classe per confondersi con la popolazione locale.

Dalle porte aperte del treno si vede un susseguirsi di paesaggi: villaggi rurali, una lussureggiante natura fatta di foreste tropicali, risaie e sterminate vallate di tè.

I dettagli cambiano ad ogni stazione, ma la natura è sempre la protagonista principale del viaggio. È sicuramente uno dei treni più famosi di tutta l’Asia e vanta una tra le tratte più scenografiche al mondo.

 

Il tè, prodotto in Sri Lanka, è molto pregiato ed è esportato in diversi paesi tra cui Gran Bretagna e mondo arabo.

Sri Lanka, la raccolta del tè

La coltivazione e la lavorazione di queste preziose foglie ricoprono un’enorme rilevanza per l’economia dell’isola. Per vedere tutto il processo di trasformazione e produzione del tè si può prenotare da Glenloch tea factory.

La visita inizia con una passeggiata tra le verdi distese delle piantagioni che sono interrotte solo dagli sprazzi di colore dei sari delle raccoglitrici. Poi continua in azienda per osservare tutto il processo produttivo che va dalla selezione delle foglie, fino al prodotto confezionato. Non può mancare la degustazione in una accogliente sala dove gustare varie tipologie di tè per valutarne la qualità e la possibilità di acquistare del tè nello shop molto fornito.

Il mare con spiagge da sogno e acque cristalline

Essendo un’isola le sue coste sono tutte bagnate dall’oceano. La strada che porta verso il mare cambia ancora il paesaggio fatto essenzialmente di bananeti, frangipani e palmeti. A Trincomalee si troveranno lunghe distese di sabbia bianca e acqua trasparente accarezzate da una ricca vegetazione tropicale. Basta affittare una barchetta e spingersi al largo per fare il bagno e lo snorkeling in compagnia di tantissimi pesci colorati e se si ha fortuna riuscire a vedere una murena appollaiata tra gli scogli o nuotare insieme ad una seducente tartaruga.

Sri Lanka, una splendida spiaggia di sabbia bianche con palme

La scoperta di questo paese attraverso i suoi templi è un’esperienza imperdibile

La religione ricopre un ruolo predominante nella vita quotidiana degli abitanti. Anche in qualità di turista questo aspetto toccherà direttamente, in quanto alcuni dei siti turistici più belli del paese sono strettamente legati al buddhismo o all’induismo.

Sulle orme di Budda nei templi dello Sri Lanka

La religione buddista è seguita dal 70% della popolazione. Sono, infatti, diversi gli edifici religiosi da poter visitare, qualcuno gratuitamente altri a pagamento per i turisti. In ogni caso è bene ricordare che bisogna lasciare le proprie scarpe fuori dall’entrata, nelle apposite rastrelliere e vestirsi in modo da coprire ginocchia e spalle.

Le grotte di Dambulla sono un posto davvero interessante. Questo complesso fa parte del patrimonio UNESCO dal 1991 e contempla diversi templi scavati nella roccia. Molto suggestive sono le cinque grotte principali apoteosi dell’arte e spiritualità buddhista. Tutte diverse per grandezza, contengono molteplici raffigurazioni di enormi statue di Budda e affreschi sulle fredde pareti rocciose. Dal santuario si gode un bel panorama e fanno da compagnia diverse scimmie che intrattengono i turisti.

Sri Lanka, Surumuniya Vihara, Anuradhapura

Ad Anuradhapura all’interno di un grande tempio, ma molto più semplice rispetto agli altri, si trova l’albero del Bodhi, uno degli alberi più sacri dello Sri Lanka. Portato dall’India, sarebbe un ramo dell’albero dove, 2000 anni fa, il Buddha raggiunse l’illuminazione. È un’esperienza emozionante vedere la quantità di fedeli che vi si recano in preghiera, in molti vestiti di bianco che portano in offerta cestini con colorate composizioni floreali e l’espressione pacata dei monaci. Sempre in questa antica capitale si possono apprezzare la bellezza dei suoi stupa e dei templi in rovina immersi in una foresta rigogliosa.

A metà strada fra Dambulla e Anuradhapura (la prima città sovrana dello Sri Lanka, fondata nel II secolo a.C.) si trova la statua di Aukana Buddha. Alta 12 metri, è stata scolpita nel V secolo d.C. ed è una delle più impressionanti dell’isola.

La carinissima cittadina di Kandy, centro della fede buddista sull’isola, ospita il tempio che custodisce la Sacra Reliquia del Dente di Buddha. Il consiglio è di visitarlo quando si svolge la celebrazione di apertura dello scrigno; la spiritualità è molto forte e si percepisce ovunque soprattutto sul volto e sui gesti delle persone. Questo rito coinvolge grandi folle di fedeli che accorrono da ogni luogo per rendere omaggio a una delle reliquie più sacre del Buddha lasciando fiori di loto rosa e bianchi come offerta.

Ci sono templi e complessi molto grandi e degni di visita, ma ne esistono anche di piccoli disseminati ad ogni angolo di città e villaggi a testimonianza della fede religiosa dei cingalesi.

Seguendo la fede induista tra monumenti sacri, silenziosi e colorati

Se da un lato la fede della maggioranza della popolazione dello Sri Lanka è prevalentemente buddhista, la parte tamil è, invece induista. Il pantheon induista, a differenza delle altre religioni monoteiste, è popolato da milioni di divinità, ognuna interprete di uno dei vari aspetti della vita e manifestazione di Brahma, creatore dell’universo.

Nella parte sud dell’isola due sono i templi da visitare. Il primo è il tempio Koneswaram eretto su Swami Rock, un pittoresco promontorio che si affaccia sulle profonde acque blu dell’Oceano Indiano a Trincomalee. La sua posizione strategica in cima a una scogliera aggiunge bellezza e serenità a tutto il complesso religioso offrendo viste mozzafiato sulla costa. Il tempio è dedicato a Lord Shiva, una delle divinità più venerate nell’induismo. È formato da varie sale, chiamate mandapam. Tutto intorno ci trovano molti angoli in cui i devoti possono riunirsi, impegnarsi in rituali religiosi e cercare benedizioni.

Un altro tempio indù da visitare è l’antico Tempio Muthumariamman a Matale. La struttura è grandiosa e piuttosto appariscente. Ogni centimetro è decorato con stucchi, statue, fregi di ogni colore. In particolar modo l’esterno è un trionfo di sculture ammassate, mescolate a intricati intagli, motivi astratti, animali e figure umane che rappresentano le principali divinità della religione induista. Il tempio è dedicato a Mariamman, la dea della pioggia e della fertilità ed è oggi il luogo maggiormente frequentato dagli abitanti di origine tamil.

A spasso nella storia tra città coloniali e siti archeologici

Lo Sri Lanka è una continua scoperta e meraviglia senza confini e ciò è rappresentata anche da antiche città e siti archeologici.

Il monolite rossastro di Sigiriya è un noto sito archeologico e una delle attrazioni da non perdere. Considerata da alcuni l’ottava meraviglia del mondo, Sigiriya contiene i resti di un antico palazzo nel quinto secolo. È uno dei luoghi simbolo della storia e della cultura dell’isola, anche questo patrimonio dell’UNESCO dal 1982. Per raggiungere la sommità è necessario salire un numero imprecisato di scale, le prime ricavate dalla roccia, che portano alla porta dei leoni, poi diventano sempre più ripide e strette. La fatica è ripagata dalla vista che si spalanca sui resti dell’antica dimora e sul paesaggio circostante. Riscendendo, una scala a chiocciola porta ad antiche grotte decorate con affreschi, alcuni dei quali oggi sono ancora visibili.

Sri Lanka, l’antica capitale Polonnaruwa

Polonnaruwa è l’antica capitale del X sec. d.c.. Ad oggi è uno dei siti archeologici meglio conservati di tutto lo Sri Lanka ed è stata inserita, nel 1982, tra i patrimoni dell’umanità riconosciuti dall’UNESCO. Il modo migliore per visitarla è noleggiare una bicicletta e perdersi tra le numerose rovine tra cui lo stupendo Vatadage e il Gal Vihara, il tempio oggetto di grande venerazione e meta di pellegrinaggio che ospita un gruppo di pregevoli e antiche statue del Buddha sdraiato.

A Galle, antica roccaforte portoghese, olandese e poi britannica, bisognerebbe arrivarci al tramonto, quando le luci illuminano la piccola cittadina coloniale e il vecchio forte. Si passeggia tra le viuzze dove si affacciano le botteghe e i laboratori degli artigiani, i caffè, la chiesa olandese e le diverse gallerie d’arte.

È una cittadina piacevole dove soggiornare una notte, in una delle tante abitazioni storiche abilmente trasformate in piccoli hotel di charme e bed & breakfast.

Sri Lanka, Fishermen

A Weligama, a pochi chilometri di Galle, si può assistere alla scena rappresentata nella famosa foto Stilt Fishermen di Steve Mc Curry (1995), con alcuni uomini appollaiati su dei trampoli che pescano in mare. Una tradizione nata nel periodo della seconda guerra mondiale, ma che oggi è rimasto uno spettacolo per turisti, tanto che è necessario lasciare una mancia per poterli fotografare. Rivedendo però la foto appena scattata rimane il fascino romantico di una tradizione decisamente unica.

Piacevole è la visita alla fabbrica e museo delle maschere Ambalangoda. Si entra in una piccola realtà, una specie di chiostra dove intenti artigiani si dedicano al taglio e all’incisione del legno e abili mani femminili al decoro. L’atmosfera è calda e tranquilla, si viene accolti da sorrisi dolci e accoglienti. Dopo la breve visita nell’attiguo negozio, molto fornito, è possibile comprarne una; sicuramente il posto che per qualità, fattura e prezzo è il migliore incontrato in tutto il viaggio.

Sri Lanka, terra dell’Ayurveda e delle spezie

Basata su una tradizione di oltre 2.500 anni, l’Ayurveda è una medicina di origine indiana ampiamente utilizzata anche in Sri Lanka. Su tutta l’isola sono disseminate strutture in cui si praticano trattamenti e rituali di benessere eseguiti da esperti di questa antica filosofia per finire la giornata con un massaggio rigenerante.

Tra i grandi classici, irrinunciabile è un trattamento Shirodhara, durante il quale sapienti mani versano un filo d’olio tiepido prima sulla fronte e poi su tutto il corpo per fare un massaggio di quelli difficili da dimenticare. Si potranno, inoltre sperimentare i Vashpa Swedanam, i bagni di vapore. Prima il corpo viene massaggiato e in seguito chiuso in una struttura in legno che consente al vapore di fare effetto e alla traspirazione di eliminare le tossine.

L’ayurveda è sicuramente connessa con la cucina, che in Sri Lanka ha un’identità particolarmente spiccata, con le combinazioni di spezie dei suoi curry, con l’onnipresente riso bianco, giallo o rosso, con il delizioso kottu, fatto di ritagli di pane che accompagnano carne, uova e verdure, con il pesce freschissimo e la coloratissima frutta.

Il piatto tradizionale dello Sri Lanka, il riso al curry

Appassionata, vibrante e molto speziata è la cucina cingalese, sempre gustosa sia che ci si fermi nei ristorantini lungo la via, sia che si scelgono ristoranti più raffinati. Un’esperienza che vale il viaggio è cenare a casa di una famiglia locale. Un indirizzo da tenere presente è Gemi Gedara a Polonnaruwa, gestito da una famiglia molto accogliente e premurosa. Si viene accolti a casa loro, una specie di capanna e ci si accomoda a tavoli e panche di legno. Il buffet prevede una grande varietà di pietanze tutte molto gustose e sapientemente preparate.

 

Nella zona di Matale ci sono diversi giardini delle spezie. La visita guidata al Ranweli Spice Garden, è interessante per vedere da quali piante si estraggono le spezie e per capire l’uso medicinale o culinario che possiamo farne. I giardini sono molto interessanti, si passeggia tra un tripudio di piante, le più sconosciute a noi occidentali. Di ognuna vengono spiegate le proprietà e i diversi utilizzi: curativi e medicamentosi, estetici e gastronomici. Al termine del percorso di visita, è possibile acquistare prodotti naturali (creme, oli o lozioni) che gli stessi venditori provvedono a far provare per testarne gli effetti. Una sezione distinta è dedicata alle varie miscele di erbe che vengono utilizzate in cucina. I prezzi non sono, ovviamente, economici.

Il suggerimento è di comprare pepe, curry, peperoncino, zenzero e le altre spezie in un mercato locale, oppure nei negozietti dei villaggi, ad un prezzo sicuramente più basso e comprensivo di una piacevole conversazione con il venditore.

Srilankaness, un pieno di benessere e serenità

Identificata spesso con il nome di serendipity, nessun nomignolo le è più azzeccato; è l’isola della serenità, del benessere, della lentezza. Chiunque la visiti ritornerà con negli occhi immagini indimenticabili di una pacifica isola tropicale dotata di una profonda spiritualità e una calda accoglienza fatta di sorrisi, di occhi espressivi, di sguardi che dicono molto più di tante parole.

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