Contenuto Pubblicitario
Informazione minacciata in Campania

Informazione minacciata in Campania

23 Ottobre 2024 0 Di Nunzio Ingiusto

20 giornalisti minacciati in Campania. L’allarme dell’Ordine dei Giornalisti alle autorità.

La libera informazione spaventa le organizzazioni criminali principalmente perché il diritto dei cittadini ad essere informati accresce la sensibilità democratica. Per i giornalisti italiani la Campania è la Regione dove le minacce hanno origini lontane. Nelle redazioni oggi ci sono cronisti che le cronache cruente degli anni ‘80 e ‘90 le hanno lette nei libri, viste nei reportage tv o ascoltate da chi c’era. È da allora che le organizzazioni malavitose hanno messo la stampa tra gli obiettivi da colpire. In tutta la Campania ci sono 5 giornalisti sotto scorta mentre nella sola provincia di Napoli sono 20 quelli sotto tutela. Numeri da brivido.

I dati sono stati ricordati oggi al Prefetto di Napoli Michele Di Bari nella sua visita alla nuova sede dell’Ordine dei Giornalisti a Napoli. Il numero dei cronisti minacciati è salito del 15% rispetto allo scorso anno. L’Ordine tiene sotto controllo il fenomeno, ma la collaborazione con carabinieri e polizia resta la misura più efficace e sentita dai giornalisti. È stata creata addirittura una commissione che valuta il livello delle minacce, spiega  il Presidente dell’Ordine della Campania , Ottavio Lucarelli. Il Prefetto ha riconosciuto la gravità della situazione apprezzando il lavoro di informazione di tutti gli organi di informazione. Le minacce minano la democrazia e la partecipazione dei cittadini alla vita sociale. Ora tutti devono avere chiari gli obiettivi di contrasto a chi vuole far tacere le voci libere. Del resto i settori in cui le organizzazioni criminali fanno affari – non solo in Campania- sono i più disparati e carabinieri, polizia e magistratura sono fonti importanti e qualificate per consentire ai giornalisti di raccontare i fatti con scrupolo. Bastano i drammatici dati sul traffico dei rifiuti, sulla corruzione nella Pubblica amministrazione , sulle terre dei fuochi, sui reati contro il patrimonio ? Poi si fanno anche leggi non appropriate che limitano le cronache.
Non cedere alle intimidazioni e denunciare resta la condotta migliore per non offuscare un principio costituzionale come la libertà di stampa. Una categoria di professionisti, insomma, non vuole continuare a rischiare la vita per difendere regole essenziali per la civile convivenza. Alla fine ci rimettono tutti. E non solo in Campania, chiaramente.

 

 

 

Contenuto Pubblicitario
Banner Istituzionale Italpress 666x82