
Startup a Barcellona, maxi finanziamento per Aba
09 Giugno 2016 0 Di Pietro NigroAba English riceve 12 milioni di dollari di investimento in growth equity da Kenneth e partners. E Barcellona si conferma uno degli hub più promettenti della scena europea, con 38 milioni di dollari ricevuti dalle startup spagnole solo nel primo trimestre 2016.
Startup a Barcellona, 12 milioni di dollari per Aba
Continuano ad arrivare dollari, milioni di dollari, sulle startup che nascono all’ombra della Sagrada Familia, la colossale chiesa iniziata da Antoni Gaudì nel 1883 e tuttora in costruzione a Barcellona, uno degli hub più fertili e una delle più promettenti smart cities del continente. L’ultima in ordine di tempo è Aba English, una startup che con il suo sistema di insegnamento dell’inglese online ha già trovato oltre 10 milioni di utenti. E che ha appena ricevuto 12 milioni di dollari di growth equity da Kenneth partners, società americana abituata a scommettere sulla crescita e sullo sviluppo di promettenti startup tecnologiche da cui uscire con elevatissimi guadagni dopo che sono diventate leader di mercato a livello globale.
La scuola di inglese online Aba ha sviluppato un sistema didattico basato sull’uso di video di qualità cinematografica specificamente progettati per massimizzare l’impegno degli studenti replicando in modo univoco il ‘metodo naturale’ di apprendimento delle lingue. Questa metodologia, che include corsi gratuiti e pacchetti premium da 12,45 euro al mese, ha riscosso un grande successo a scala internazionale ed è stata premiata come miglior app educational del 2015 da Reimagine Education, una specie di “Oscar dell’istruzione superiore più innovativa a livello globale.
Con i 12 milioni di dollari ricevuti da Kenneth, Aba arriva al secondo posto nella classifica dei maggior investimenti ricevuti da startup spagnole nel 2016, ed è la prima nel settore EdTech spagnolo a ricevere più di 10 milioni da investitori internazionali.
E Aba English è solo l’ultima di una lunga serie di storie di investimenti di successo. Secondo alcune stime, sommano ad almeno 38 milioni di dollari gli investimenti nrl capitale di rischio delle startup spagnole nel solo primo trimestre 2016.
E questo senza contare i 100 milioni di dollari ciascuna ricevuti da Wallapop e LetGo, due autentiche leggende nel mondo delle startup catalane, partite da Barcellona con le loro app per la vendita online di oggetti usati e che ora – secondo Techcrunch – starebbero tentanto di unificare i rispettivi “mercatini delle pulci” per competere ad armi pari con i colossi Craigslist ed Ebay.
E sul loro esempio, anche Aba, che dal 2013 ad oggi ha raccolto la bellezza di dieci milioni di utenti in 170 Paesi, guarda sempre più al mercato globale, perché, come ha detto il Ceo Javier Figarola, i soldi ricevuti serviranno per sostenere l’espansione internazionale della società, soprattutto in Cina e in Turchia, e per allargare la base dei clienti soprattutto nel segmento business.
L’investimento di Kennet – ha detto Figarola – ci porterà al livello successivo della nostra crescita, non solo incoraggiando i consumatori a imparare l’inglese, ma anche aiutandoci a diventare il compagno di allenamento chiave per le organizzazioni di tutto il mondo.
E tutto questo grazie a quel cocktail di ingredienti – dai 300 spazi di co-working ai tanti incubatori di startup presenti in città – che fanno di Barcellona uno dei più promettenti hub europei per le startup tecnologiche e che, già tre anni fa, Robin Wauters, European editor di Nextweb, definiva un colossale cantiere aperto né più e né meno della eterna incompiuta Sagrada Familia.
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Info sull'autore
Giornalista professionista, napoletano, con esperienza di giornalismo su carta, in tv e sul web, nonché di comunicazione e nel mondo dell'impresa. Ha lavorato prima a Napoli poi in Calabria e infine a Roma e Londra. Ha curato uffici stampa e attività di comunicazione istituzionale, tra gli altri, per il parlamentare europeo Ernesto Caccavale, per Ordini professionali, per il Consorzio Acciaio e infine per Ong e Onlus. Come direttore responsabile, ha fatto nascere l'emittente tv calabrese Rete 3, e, come vicedirettore, il nuovo sito di informazione www.scelgonews.it. In precedenza è stato socio fondatore di una nuova impresa di bricchettaggio di lignite in Bashkortostan, di una cooperativa di diversamente abili a Napoli e della prima società italiana di condohotel a Chianciano (Siena). Nell'autunno 2015, raccoglie e rilancia l'ennesima sfida professionale: avviare www.Italianotizie24.it, una nuova iniziativa editoriale dal "basso", nata cioè dallo sforzo congiunto di un gruppo di giornalisti di varie parti d'Italia che decidono di "mettersi in proprio" per far nascere il "loro" giornale.