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Superbonus, che fatica!

Superbonus, che fatica!

15 Gennaio 2024 0 Di Nunzio Ingiusto

Il Superbonus divide la politica anche in questo inizio 2024. Ha fatto bene al patrimonio edilizio italiano ? Chi vuole davvero la transizione energetica ?


100 miliardi.Il Superbonus edilizio ha chiuso il 2023 con 100 miliardi di interventi  ammessi. Sono stati utili alla transizione energetica ? A rendere le case degli italiani più efficienti ?


Mettiamoci l’anima in pace: non ci sarà mai una risposta unica. 
La politica ha bisogno di antinomie. Se al governo ci fosse stato ancora Giuseppe Conte la discussione  non sarebbe nemmeno partita. Da quando è arrivata Giorgia Meloni il Superbonus è diventato, invece, il mostro della finanza pubblica. Il Golem dietro il quale si sono schierati decine di esponenti politici che magari tre anni prima avevano sostenuto il provvedimento. 

 La riduzione dello sgravio dal 110% al 70% e al 65% dal 2025, è stato il grande colpo al cuore dei predecessori da parte del governo Meloni. Le regole del gioco nella gestione del potere sono evanescenti, per cui non sai mai cosa fa chi arriva dopo.

L’Enea, che sin dall’inizio del Superbonus ne verifica l’applicazione, a fine 2023 ha aggiornato la situazione dei finanziamenti. La Regione che ha concluso più interventi è stata il Veneto, la peggiore la Campania. In Lombardia sono stati fatti i maggiori investimenti su tutto il patrimonio edilizio.
Sarà un caso, ma Veneto e Lombardiai sono guidate da esponenti della Lega. Non c’entra nulla ? 

91,1 miliardi sono gli investimenti per lavori conclusi con circa 28 miliardi per edifici unifamiliari e giù  fino a poco più di 1 miliardo per i castelli. Si, anche i castelli hanno fatto il cappotto termico.

Non è chiaro di quanto aumenterà il valore catastale degli edifici ristrutturati, ma  sicuramente le prestazioni energetiche sono migliorate con minori impatti ambientali.

L’Italia ha un patrimonio immobiliare vecchio che ne fa uno dei paesi più bisognosi di ristrutturazioni. I dati aggiornati dell’Enea sono indicativi di una propensione positiva dei cittadini, purché sia lo Stato a sostenerli. Lasciamo perdere quanti soldi ha incassato lo Stato tra tasse e contributi per l’occupazione aumentata durante i lavori.

Uno studio di Nomisma documenta bene il giro economico prodotto dal Superbonus, ma le truppe anti bonus si guardano bene dal leggerlo.

È troppo comodo essere sostenibili con Pantalone che paga ? Sarà. Però nessuno di quelli che attaccano il Superbonus ha detto ancora come fare per non continuare a sprecare energia nelle case.

La vogliamo fare la transizione verde o no ? Non diamo retta alle case, alle regole europee sulle ristrutturazioni, ai nuovi materiali, al fotovoltaico. E allora? Una parola di verità sarebbe finalmente apprezzata.

 

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