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Parlare oggi di cittadinanza attiva vuol dire far riferimento ad un processo di educazione civica digitale, per cui ogni soggetto sia in grado di utilizzare le tecnologie digitali come ausilio per la cittadinanza attiva e l’inclusione sociale, la collaborazione con gli altri e la creatività nel perseguimento dei propri obiettivi personali o di quelli sociali della comunità.
Quella che siamo stati costretti ad usare in una situazione di grave difficoltà non è una didattica a distanza metodologicamente corretta, ma una didattica di emergenza. E’ questa didattica emergenziale che ha disvelato le tante diseguaglianze della nostra scuola, che non sono però da ritenersi connaturali ad ogni forma di didattica a distanza, come alcuni erroneamente ritengono.
La Scuola, in particolare, caricandosi di grosse responsabilità e facendo leva sulla generosa disponibilità di docenti e dirigenti, ha continuato, pur tra mille difficoltà, la sua azione educativa e formativa incanalando tutte le proprie risorse nell’oceano della rete, pur di restituire, almeno virtualmente, agli studenti una quotidianità brutalmente interrotta.