Transizione digitale. Aidr: con Polis, Poste Italiane porta i servizi digitai della PA nei piccoli Comuni
Quasi settemila gli uffici postali, in comuni con meno di 15 mila abitanti, coinvolti nel progetto che ha lo scopo…
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Quasi settemila gli uffici postali, in comuni con meno di 15 mila abitanti, coinvolti nel progetto che ha lo scopo…
Il problema che affligge da sempre il sistema pubblico è il “public divide”, una sorta di muro invisibile, costituito da…
I documenti, le informazioni e i dati oggetto di pubblicazione obbligatoria sono pubblicati per un periodo di 5 anni. Per renderli accessibili, vengono inseriti in un’apposita sezione denominata “Amministrazione trasparente” che si trova nella homepage dei siti istituzionali di ciascuna PA.
L’impegno è quello di cambiare la Pa in chiave digitale. A questo si accompagna l’obiettivo di accelerare i tempi della giustizia e di favorire la diffusione di piattaforme, servizi digitali e pagamenti elettronici presso le pubbliche amministrazioni e i cittadini.
di Davide D’Amico, ingegnere, membro del Consiglio direttivo AIDR e dirigente MIUR. Introdurre innovazione nei processi è visto spesso come un potenziale problema in quanto il settore pubblico utilizza risorse dei contribuenti (provenienti in grande misura dalle imposte fiscali) per realizzare e gestire servizi e quindi, cambiare i processi, intimorisce politici, amministratori e dirigenti, che vedono in possibili fallimenti, un utilizzo improprio di soldi pubblici.
Il 20 febbraio del 2020 abbiamo raccontato, noi di, AIDR con Ondata e la “Community Trasparenza siti web PA” di…