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Terzofoco per il Salone del Mobile punta sulla qualità della produzione

31 Gennaio 2024 0 Di Andrea Sperelli

In vista della prossima partecipazione al Salone del Mobile di Milano, l’azienda di Deruta Terzofoco svela come nascono i suoi prodotti.

Terzofoco per il Salone del Mobile punta sulla qualità della produzione

Deruta, borgo della provincia di Perugia situato su una collina che guarda la piana del Tevere e inserito nell’elenco dei borghi più belli d’Italia è soprattutto conosciuto in tutto il mondo per la produzione di ceramiche artistiche.

A Deruta, infatti, già dal Trecento tutto parla di ceramica: cave, laboratori, artigiani, decoratori.

Ed è qui che ha sede Terzofoco, un’azienda che già dalla scelta del nome si richiama all’esperienza e alla conoscenza della materia: la ceramica di Terzofoco infatti prende vita da tre passaggi in forno, da tre cotture.

La materia viene plasmata e poi cotta nel primo fuoco. Quindi smaltata e cotta una seconda volta. Ma è solo il terzo fuoco a fissare per sempre i materiali preziosi che rifiniscono i prodotti.

Per Terzofoco fare ceramica oggi è attingere al passato guardando al futuro. Terzofoco nasce da questa idea: il bagaglio di conoscenze e l’esperienza secolare non possono prescindere da innovazione, sviluppo, tecnologia. E senso del bello. Come un tempo, con uno sguardo nuovo.

Così, agli inizi del 2022 l’azienda decide di coinvolgere il designer Luca Papini come Art Director e di affidargli la rivisitazione di alcune collezioni. Le 5 collezioni proposte da Papini oggi propongono lavabi contemporanei, sia per le finiture che per le palette cromatiche utilizzate. Oggi Terzofoco è guidata da Alessio Scacaroni, che vanta una lunga esperienza nel mondo della ceramica.

Ogni singolo pezzo Terzofoco attinge alla sapienza artigianale di chi lo produce e alla sua profonda conoscenza della ceramica. Le proposte si differenziano per lo studio dei dettagli e per le tecniche utilizzate, tanto da poter proporre prodotti per il bagno unici, customizzati, pensati per dare all’ambiente il valore della personalizzazione.

Sono lavabi funzionali ma preziosi come gioielli, come una sorta di opera d’arte. Le mani del mastro tornitore si muovono veloci, plasmano la materia, creano pezzi unici perché rifiniti con maestria e dedizione, uno per uno.

Porcellana, Raku Clay, Fire-clay, gres porcellanato: non ci sono limiti alla scelta degli impasti, delle tecniche, né delle finiture.

Terzofoco, cinque collezioni più una

Le cinque collezioni sviluppate da Luca Papini soddisfano le esigenze di ambienti caratterizzati da stili diversi, dai più rigorosi e minimalisti a quelli più espressivi.

L’ultima “novità in progress”, poi, è la Limited Edition. In questo caso i pezzi saranno progettati da designer, artisti o architetti che interpreteranno la materia secondo il proprio linguaggio, così da realizzare lavabi in numero limitato, pensati per diventare protagonisti dei bagni in cui verranno ambientati.

La Cult Collection rappresenta le origini, da dove sono partiti, con finiture e forme più classicheggianti e barocche, Evolving invece è il catalogo del “work in progress”, non a caso il termine Evolv-ING, è un processo che è ancora in corso e che grazie alla linea disegnata dalla sapiente direzione artistica di Luca Papini direziona verso un punto di arrivo ben preciso: quello della personalizzazione, del lavorare con architetti e designer, perché offriamo servizi di customizzazione a 360°

Candy. In gres porcellanato tornito a mano, si distingue per la semplicità della forma e l’originalità degli accostamenti, che in tinta unita che decorati da piccole geometrie astratte o figurative. Nove combinazioni di colore pieno vestono le superfici in un gioco caleidoscopico dove la matericità dell’esterno si contrappone allo smalto liscio dell’interno. La Collezione offre anche due finiture metalliche e due alternative decorative, per un totale di tredici versioni.

Ciocco è una collezione di lavabi dalla forma avvolgente, preziosi come ciotole da portare in tavola. E invece abiteranno stanze da bagno intrise di ricercatezza e senso del bello. Finiture metalliche lucide o opache, o lustri colorati declinati in sei alternative. Ciocco vive in tredici versioni, ma infinite varianti: merito dell’effetto craquelé, unico come ogni cottura.

Dalia, in porcellana francese di primissima qualità colata a mano, è un classico bacino di forma circolare che diventa raffinatissimo grazie alle preziose decorazioni. Gli effetti proposti sono i più disparati: merito di campiture geometriche o texture astratte o disegni dalle reminiscenze orientali. Dalia si ispira al mondo dei fiori interpretato in sette declinazioni, dal rigore del nero all’originalità del vinaccia, passando per il capitonné o il pied-de-poule.

Manatares, in fine fire-clay di primissima qualità colata a mano, è un ampio lavabo in stile neoclassico dalla forma rettangolare che valorizza il pregio delle rifiniture. Come un ricco tessuto orientale, Manatares, infatti, riluce splendente: merito della palette raffinata e della smaltatura che impreziosisce i decori leggermente in rilievo. Dal rigore geometrico del bianco e nero o dell’oro, a reminiscenze orientali di fiori e rami dorati, la collezione vive in sette versioni preziosissime e regali.

Ring, in gres porcellanato tornito a mano, è caratterizzato dalle superfici ondulate che catturano la luce e plasmano la materia. Smalti lucidi o opachi e finiture con metalli preziosi vestono la porcellana e trasformano i pezzi di questa serie in veri e propri gioielli. Oro, Bronzo, Argento, Titanio, Oro Rosa, Platino: una palette in cui la tinta unita si accende di matericità e di una allure di pregio.

 

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