Tragedia profughi. “A pensar male si fa peccato…”, diceva Andreotti. E a pensar male sorge il dubbio che Piantedosi stia cercando di parare le terga al suo Santo Protettore Salvini
01 Marzo 2023Scrivendo Sopra le Righe in segno di esclusiva appartenenza ai Propri Pensieri Sgarrupati.
“A pensar male si fa Peccato ma spesso ci si azzecca”, sosteneva il Divo Giulio Andreotti…
E a pensar male – di fronte alle sciocchezze pronunciate dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi – sorge il Sospetto che – Detto Sopra le Righe – lo Stesso si stia avvitando con le parole nel tentativo di Parare il Culo al suo Santo Protettore Matteo Salvini, ovvero al Capo Politico e Religioso della Lega attuale Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture e quindi Responsabile delle Attività della Guardia Costiera.
Per tirarsi fuori dal Diluvio delle critiche piovutegli addosso al Fido Piantedosi sarebbe infatti bastato dire Coram Populo “Signori, io non ho competenze sulla Guardia Costiera, io non c’entro niente con la mancata uscita dei Mezzi della Capitaneria, unici Mezzi in grado di compiere salvataggi anche il condizioni proibitive del mare”.
Parole che avrebbero evitato inguacchiamenti concettuali e lessicali anche ai Megafoni di Certi Media a Libro Paga degli Amici del Governo e di Certi Signorsì della Maggioranza
Ma le Dirimenti Parole Piantedosi non le ha pronunciate lasciando così che il fuoco della polemica si concentrasse sulla propria Persona. Il tutto mentre il solitamente loquacissimo Ministro Leghista – stranamente – ha scelto la via del Silenzio. Se due più due fa ancora quattro, tirate Voi le somme…
P.S. “Sopra le Righe”, è uno spazio in progress che a seconda degli avvenimenti di giornata aggiornerà il commento arricchendolo. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…
NOTA per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Scrivo – insomma –a Modo Mio, così come cantava Frank Sinatra. Chiedo venia a Quelli della Crusca…
01/03/23 h.05.00
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