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Undicesima giornata di Serie A: il Napoli vince sempre

Undicesima giornata di Serie A: il Napoli vince sempre

25 Ottobre 2022 2 Di Matteo Cefalo

Nell’undicesima giornata di Serie A il Napoli vince in casa della Roma; l’Atalanta perde con la Lazio e cede al Milan il secondo posto.

Undicesima giornata di Serie A, gli anticipi: la Juve vince e convince, la Salernitana piega lo Spezia, il Milan regola il Monza degli ex, Fiorentina-Inter al cardiopalma

Archiviati i turni infrasettimanali di Coppa Italia, torna in campo la Serie A. Nell’undicesima giornata risalta ancora l’ennesima vittoria del Napoli di Spalletti, capace di espugnare anche l’Olimpico romanista. La caduta casalinga dell’Atalanta con la Lazio, inoltre, permette ai partenopei di allungare sul secondo posto, ora occupato dal Milan, distante tre lunghezze. Continuano il loro percorso di riscatto Juve e Inter, con i bianconeri che asfaltano l’Empoli ed i nerazzurri che superano la Fiorentina in un match emozionantissimo. Cade per la prima volta in casa, invece, l’Udinese, sconfitta dal Torino. Nei bassifondi, infine, la prima vittoria stagionale della Samp inguaia la Cremonese, ancora a zero successi. Brutta anche la situazione in casa Verona.

L’undicesima giornata di Serie A si apre alle 20:45 di venerdì con l’anticipo tra Juventus ed Empoli. Allo Stadium i bianconeri passano subito in vantaggio. All’8′, infatti, Kostic pennella dalla sinistra per la zampata vincente di un Kean rapace. Poi l’Empoli prova a ristabilire la parità sfruttando una disattenzione difensiva degli avversari. Ma Destro spara su Szczesny. E così al 55′ la vecchia signora raddoppia, con McKennie che gira di testa su angolo di Cuadrado. E nel finale i torinesi dilagano. Prima arriva il tris di Rabiot, ancora di testa su corner di Cuadrado. Poi Milik e Miretti sprecano soli davanti a Vicario. Ed infine arriva comunque il poker, con Rabiot che, assistito in contropiede da Danilo, mette a referto la sua seconda doppietta stagionale. Finisce 4-0. In attesa della Champions, la Juve stravince, sfornando la miglior prestazione dell’anno. Discorso opposto per l’Empoli, ad una brutta battuta d’arresto.

L’undicesima giornata di Serie A prosegue alle 15:00 di sabato con Salernitana-Spezia. All’Arechi, nel giorno dell’addio al calcio giocato di Ribery, partono forte gli ospiti. Ma Sepe è bravo nel respingere per due volte le conclusioni di Agudelo. Allora i campani reagiscono. Ma non riescono a sfondare. Né con Mazzocchi, né con Dia e Candreva. In avvio di ripresa, però, lo stesso Mazzocchi raccoglie una palla vagante al limite dell’area. E a giro la trasforma nell’eurogol del vantaggio granata. Specie con Nzola, i liguri provano a rifarsi. Ma sono più i padroni di casa a sfiorare il raddoppio nel finale. Prima Gyomber scheggia la traversa dalla distanza. Poi Dragowski è letteralmente miracoloso. Sia nell’uno contro uno con Piatek, sia nel ribattere due incornate di Daniliuc. E così finisce 1-0. Grande prova della Salernitana, che conquista la parte sinistra della classifica. Continua ad essere pessimo il rendimento esterno dello Spezia.

Alle 18:00, invece, i fautori dei principali successi della storia del Milan, Berlusconi e Galliani, tornano a San Siro per la prima volta da avversari alla guida del Monza. Al 15′, direttamente da un rilancio di Tatarusanu, Diaz si fa mezzo campo palla al piede. E infila Di Gregorio per il vantaggio rossonero. Poi lo stesso Tatarusanu protegge il risultato su Sensi e Augusto. E così Diaz trova la doppietta personale, fulminando il portiere su invito di Origi. Poi, nella ripresa, Di Gregorio salva a tu per tu con Rebic. Ma il tris arriva comunque con Origi, che sfonda la porta brianzola da fuori area. Poi gli ospiti provano a riaprirla con l’eurogol da punizione di Ranocchia. Ma in ripartenza Leao chiude ogni discorso. È 4-1. Un gran Milan batte il suo “passato” e aggancia momentaneamente la vetta. Il punteggio non rende omaggio alla bella gara del Monza.

Alle 20:45 è tempo del primo big match dell’undicesima giornata, Fiorentina-Inter. Tempo un minuto e i nerazzurri la sbloccano con Barella che, cadendo su assist di Martinez, riesce comunque a battere Terracciano. Poi al 15′ gli ospiti trovano addirittura il raddoppio con il contropiede perfetto dello stesso Martinez. Ma i viola reagiscono. Ed al 33′ Cabral accorcia le distanze dal dischetto dopo un’entrata killer di Dimarco su Bonaventura. Ed al 60′ Ikonè pareggia i conti, baciando la traversa col sinistro a giro. Ma al 73′ Martinez sigla la doppietta personale da rigore, dopo un fallo di Terracciano sull’argentino. Al 90′, però, Jovic capitalizza al volo su sponda di Milenkovic. Il 3-3 sembra essere definitivo. Ma all’ultimo secondo Venuti spazza addosso a Mkhitaryan, col pallone che carambola in rete. Ed è 3-4. Una pazza Inter inanella la terza vittoria di fila in campionato. Resta preoccupante l’avvio di stagione della Fiorentina.

Undicesima giornata di Serie A, la domenica: Torino corsaro a Udine, il Bologna doma il Lecce, la Lazio predica calcio a Bergamo, il Napoli batte anche la Roma

L’undicesima giornata di Serie A continua di domenica col lunch match delle 12:30 tra Udinese e Torino. Alla Dacia Arena partono fortissimo i granata, con Silvestri che deve opporsi a Miranchuk. Ma poi lo stesso russo trova un assist perfetto per il piazzato vincente di Aina dalla destra. Ma al 26′ i bianconeri pareggiano con il tap-in di Deulofeu, servito da un Udogie abile ad approfittare di un errore di Zima. A cavallo tra i due tempi Silvestri dice no a Lazaro e Milinkovic-Savic a Success. Ma al 69′ Pellegri fredda il portiere su uno splendido assist al volo di Radonjic. Nel finale Karamoh si divora il gol che avrebbe chiuso la partita. Mentre Beto deve arrendersi ad un prodigio di Silvestri. E così è 1-2. Si ferma a nove la striscia di risultati utili consecutivi dell’Udinese. Il Torino, invece, torna a vincere dopo un lungo digiuno.

Alle 15:00, invece, tocca a Bologna-Lecce. Al Dall’Ara i felsinei chiudono la pratica nella prima frazione. Infatti prima Gendrey scalcia Aebischer in area. Ed Arnautovic realizza il rigore concesso da Sozza dopo un passaggio al VAR. Poi al 34′ Ferguson anticipa tutti su calcio d’angolo di Barrow e firma il raddoppio. Nel secondo tempo, invece, i rossoblù gestiscono la partita senza soffrire troppi patemi. Tranne quando Baschirotto e Gonzalez per poco non accorciano di testa. Dall’altro lato, invece, Falcone deve superarsi per negare la gioia del gol a Posch su un’invenzione di Arnautovic. E dunque finisce 2-0. Un Bologna pragmatico consegna a Motta la prima vittoria sulla panchina emiliana. Troppo opaca l’uscita del Lecce, che ora deve iniziare a guardarsi le spalle.

L’undicesima giornata di Serie A prosegue alle 18:00 con un altro big match, Atalanta-Lazio. Dopo 10 minuti i capitolini sono già avanti. Pedro, infatti, approfitta di una dormita della retroguardia orobica e pesca Zaccagni tutto solo in area. E l’ex Verona non può sbagliare. Poi è Vecino ad andare vicino al secondo gol in ben due occasioni. Mentre la dea ci prova solo con un’incornata alta di Hateboer. Nella ripresa, invece, il dominio tecnico-tattico degli ospiti si concretizza col raddoppio di Anderson che, servito da Marusic, in tre tocchi manda al bar Koopmeiners e brucia Sportiello. Lo stesso portiere, in precedenza, si era superato su una staffilata del montenegrino. L’Atalanta, invece, è nervosa e impotente. E l’espulsione di Muriel nel finale ne è la riprova. È 0-2. Una Lazio così potrà dire la sua anche in chiave Scudetto. Prima caduta stagionale per l’Atalanta, che abbandona il secondo posto.

Ma il vero e proprio big match di turno si gioca alle 20:45. Infatti all’Olimpico va in scena il derby del sole, Roma-Napoli. In avvio le due squadre ci provano con i tiri da fuori. Mentre il VAR revoca un penalty agli ospiti per un fallo di Rui Patricio ai danni di Ndombele, poi non ritenuto tale. Ma nel secondo tempo i campani salgono in cattedra, specie con Lozano. Juan Jesus e Osimhen, invece, si divorano due gol già fatti dinanzi all’estremo difensore. Ma all’80’ Politano serve il nigeriano di prima su servizio di Di Lorenzo. E Osimhen brucia Smalling sul tempo, fucilando Rui Patricio al volo da posizione angolatissima. Ma tanto basta per il successo partenopeo. Nel finale dalla panchina viene espulso Karsdorp per proteste. È 0-1. Il Napoli ormai sa solo vincere, con il secondo posto ora occupato dal Milan a -3. Troppo rinunciataria la Roma.

Il lunedì: la Samp si aggiudica lo scontro tra “fanalini”, il Sassuolo inguaia l’Hellas

L’undicesima giornata di Serie A prosegue alle 18:30 di lunedì con lo scontro tra ultime classificate tra Cremonese e Sampdoria. Allo Zini si impongono subito i lombardi. Ma al 7′ Dessers si fa parare da Audero un rigore concesso dal VAR per un pestone di Amione ai danni di Okereke. Poi i grigiorossi ci provano con Sernicola. Audero, però, è in stato di grazia. E nella ripresa dice di no anche a Pickel. I padroni di casa non riescono incredibilmente a segnare. E così alla lunga vengono fuori i blucerchiati. Gabbiadini, però, si mangia un gol facile facile occhi negli occhi con Carnesecchi. Ma al 78′ riesce comunque a spizzare di testa per Colley. E il gambiano non si fa pregare. Finisce 0-1. Prima vittoria stagionale per la Samp di Stankovic, che scavalca proprio i rivali. Ultimo posto per una Cremonese sempre molto sfortunata ed ancora a quota zero successi.

Chiude l’undicesima giornata di Serie A il posticipo delle 20:45 tra Sassuolo ed Hellas Verona. La partenza è tutta di marca veneta. Dopo 2 minuti, infatti, Ceccherini crossa al centro. Ed Henry, non riuscendo a deviare la sfera, beffa Consigli per il vantaggio ospite, targato appunto Ceccherini. Poi al 3′ Tameze si divora la palla per il raddoppio. Ma al 32′ i nero-verdi pareggiano, con Laurienté che sfugge a Hien e batte Montipò con un bacio al palo. Nella ripresa, invece, Toljan centra un palo per gli emiliani. Mentre Erlic per poco non confeziona un goffo autogol. Stessa sorte tocca a Frattesi, salvato dalla traversa. Ma al 74′ lo stesso Frattesi si inserisce alla perfezione su un cross di Traoré e completa la rimonta. E quindi è 2-1. Un gran Sassuolo risponde ottimamente alla partenza ad handicap e guadagna il nono posto. Al Verona, invece, tocca la penultima piazza.

 

 

 

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