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Università di Parma, al via il corso in Cinema documentario e sperimentale

Università di Parma, al via il corso in Cinema documentario e sperimentale

01 Febbraio 2019 0 Di Redazione In24

Presentata all’Università di Parma la terza edizione del Corso in “Cinema documentario e sperimentale”: presentazione domande entro il 18 marzo.

Università di Parma, al via il corso di Cinema documentario e sperimentale

Al via la terza edizione del Corso di alta formazione in Cinema documentario e sperimentale, promosso dalla Cineteca di Bologna e dall’Università di Parma (CAPAS – Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo) con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e del Fondo Sociale Europeo, in collaborazione con il Comune di Parma.

Le iscrizioni al corso, che ha avuto ottimi riscontri nelle due edizioni precedenti e che prevede 18 partecipanti, sono aperte fino al 5 marzo.

Il corso è stato presentato oggi, ad una conferenza stampa che si è svolta al ParmaUniverCity Info-Point e che ha offerto anche il bilancio dell’edizione 2018 e le immagini dei film che ne sono scaturiti.

Sono intervenuti il rettore dell’Università di Parma Paolo Andrei, l’assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili del Comune di Parma Michele Guerra, la coordinatrice didattica dei corsi di formazione della Cineteca di Bologna Elena Geri, la referente del corso per l’Università di Parma Sara Martin.

Importante attività del Distretto del Cinema, inaugurato nel 2017 dal Comune di Parma per far crescere la cultura delle arti audio visive e le professioni a esse collegate, il corso di alta formazione in “Cinema documentario e sperimentale” vede nello specifico la collaborazione del Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo (CAPAS) dell’Università, e fa parte dell’ampio ventaglio di proposte formative della Cineteca di Bologna realizzate grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna e del Fondo sociale Europeo.

La Cineteca di Bologna offre infatti agli interessati una serie diversificata di corsi per sviluppare le proprie competenze professionali: dall’archivistica alla valorizzazione del patrimonio, dalla fotografia al restauro delle opere filmiche.

Corso aperto a 18 studenti

Il corso è pensato per un numero massimo di 18 studenti, che saranno selezionati sulla base di specifici requisiti minimi richiesti dal bando attraverso la valutazione dei documenti inviati, di un successivo test scritto di cultura generale audiovisiva e di un colloquio orale. Grazie al finanziamento regionale, i partecipanti potranno frequentare il corso gratuitamente. È indirizzato a persone residenti o domiciliate in Emilia-Romagna in possesso di diploma di scuola secondaria o di laurea triennale in qualsiasi ambito, con competenze in storia della tecnica del cinema e dell’audiovisivo.

Per partecipare alla selezione è necessario presentare la domanda d’iscrizione pubblicata sul sito della Cineteca di Bologna e sulla pagina web del Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo (CAPAS) dell’Università di Parma.

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata alle 12 del 5 marzo 2019. Le lezioni inizieranno a fine marzo.

I candidati saranno chiamati a sostenere un breve test scritto di cultura generale audiovisiva e a seguire un colloquio, e al termine dei colloqui sarà redatta una graduatoria di accesso al corso fino al limite dei posti disponibili.

Il corso privilegerà la formazione tecnico-professionale degli studenti, senza trascurare le competenze produttive e distributive e la consapevolezza storico-teorica necessaria a garantire una piena autonomia d’azione.

Sono previste 730 ore di didattica (di cui 300 di lezioni frontali e 430 di project work), articolate in 9 moduli:

  • Storia e teoria del cinema documentario
  • Estetiche contemporanee: found footage, cinema di poesia e film sperimentale
  • Regia documentaria
  • La fotografia nelle riprese audiovisive
  • Tecniche di ripresa e montaggio del suono
  • Tecniche di montaggio e postproduzione
  • Scrittura per il cinema documentario
  • Produzione e distribuzione
  • Legislazione, fondi di sostegno regionali e comunitari, le Film Commission

Dopo una prima parte di didattica in aula e sul campo, gli studenti, divisi in gruppi, nella seconda parte del corso avranno modo di sviluppare un project work legato a un film, seguendone la realizzazione: dalle fasi di sopralluogo e scrittura fino alle riprese e alla postproduzione.

Tra i docenti saranno confermati molti dei professionisti che hanno partecipato alla prima e alla seconda edizione del corso. Altri importanti professionisti del settore saranno coinvolti per questa nuova edizione.

Edizione 2018, il 4 febbraio all’Edison anteprima dei film vincitori

Alla seconda edizione del corso di alta formazione in “Cinema documentario e sperimentale”, appena conclusa, hanno partecipato 18 studenti: seguiti da un corpo docenti di circa trenta fra registi, tecnici e professionisti del settore audiovisivo, gli studenti hanno potuto formarsi come documentaristi da un punto di vista sia teorico sia pratico.

La supervisione artistica nella realizzazione dei film è stata di Milo Adami, Francesco Barilli, Gianpaolo Bigoli, Stefano Cattini, Pierpaolo Pessini, Nicola Tasso, seguiti dalla tutor didattica Stefania Babboni.

Sono stati realizzati 5 documentari, girati prevalentemente in Emilia Romagna: Costante Selvaggio, La città è tranquillissima, Montagne Blu, Oniricon, Polvere di Mare.

Gli studenti hanno scelto autonomamente i soggetti dei loro lavori, concentrandosi sull’importanza dell’osservazione del territorio in chiave sia culturale sia antropologica e sociale.

I documentari saranno presentati in anteprima al Cinema Edison di Parma lunedì 4 febbraio alle 21.

I 5 documentari realizzati dagli studenti nel 2018

Costante Selvaggio, di Leo Canali, Dalila Longo, Stelios Koukiasas, Durata: 11’.

Sinossi: Costante Selvaggio racconta un torrente dalla sua sorgente fino alla foce. Segue lo scorrere dell’acqua catturando paesaggi visivi e sonori, metafore dell’eterno evolversi delle cose, del trascorrere di tutto ciò che ci circonda.

La città è tranquillissima, di Teresa Manduca, Federico Pevere, Michela Sartini, Julien Zaccardi. Durata: 14’.

Sinossi: Parma, in un viale alberato di un quartiere residenziale scorrono macchine e biciclette. È lo spazio tra Barriera Bixio e Piazzale Santa Croce, il mondo di Paolo, un pensionato che ha visto negli ultimi tempi il suo quartiere cambiare, tanto da non riconoscerlo più. Ha deciso così di “rompere” la quotidianità tranquilla e ordinaria delle sue giornate e di scendere in strada, facendo qualcosa che ritiene importante per il suo quartiere e che possa contribuire a ritrovare una felicità perduta.

Montagne Blu, di Vera Dallavalle, Francesco Dejaco, Emma D’Orto, Giovanni Perolo. Durata: 24’.

Sinossi: i nostri ricordi più profondi sono strettamente connessi ai luoghi in cui li abbiamo vissuti. Per Maurella era la ciclopedonale che percorreva dalla Val Brembana fino a Bergamo Alta. Iniziò ad andare in bicicletta quando il cardiologo le disse che pedalare le avrebbe fatto bene, da quel momento 70 km al giorno. Da qualche anno le è stato diagnosticato il morbo di Alzheimer e una demenza fronto-temporale. Le montagne che vedeva ogni giorno in bicicletta oggi le vede solo dal giardino della casa di riposo in cui è ricoverata. Gli operatori insieme alla figlia Elena e al marito Carlo decidono di farle provare una terapia non farmacologica chiamata Cyclette virtuale e coinvolgono gli autori del documentario nella realizzazione del video del percorso che lei amava tanto fare. Un viaggio insieme, una possibilità di evasione, nella speranza di mantenere il contatto con un passato che si sta inesorabilmente sgretolando e un modo per ritrovare l’equilibrio familiare spezzato.

Oniricon, di Marco Balestri, Francesca N Trentadue, Jacopo Orlo. Durata: 45’.

Sinossi: Federico Fellini, il suo libro pieno di sogni e la voglia di metterli in scena. Due studenti di cinema iniziano a cercare nella realtà volti e storie per dare corpo ai sogni del grande regista. Ma fin da subito eventi inspiegabili e strane coincidenze si manifestano, condizionando sempre più la lavorazione del film. E se il diretto interessato non fosse d’accordo con tutto ciò? Oniricon allora si trasforma. I due ragazzi si ritrovano catapultati nella loro stessa storia, che diventa un viaggio personale su sogni, creatività e persone care. Ma chi sta realmente dirigendo questo film?

Polvere di Mare, di Ali Beidoun, Flavia Mazzarino, Maria Chiara Morolli, Mattia Napoli. Durata: 20’.

Sinossi: un cinema, costruito negli anni venti sulla spiaggia di Bellaria, è adesso un tempio abbandonato, muto testimone di un’epoca ormai trascorsa. Accanto al cinema un deposito di barche. Marcello, custode dello spazio, conduce in un viaggio, che oscilla tra il mare e lo schermo, attraverso le memorie impresse nelle pellicole 8mm della sua famiglia e conversazioni con coloro che se ne ricordano.

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