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Il crack delle cryptovalute e la crisi delle blockchain: cosa aspettarsi dal 2023?

Il crack delle cryptovalute e la crisi delle blockchain: cosa aspettarsi dal 2023?

31 Gennaio 2023 2 Di Francesco Ghanaymi

Dopo il fallimento di Ftx, il crack delle cryptovalute e la crisi delle blockchain, cosa aspettarsi dal 2023?

Il fallimento di Ftx e il crack delle cryptovalute hanno reso le blockchain sgradite all’universo finanziario

Dal fallimento di Ftx, al conseguente crack delle cryptovaute, le blockchain (cioè sistemi di transazioni che si basano su un registro replicato tramite la crittografia) sono passate, nel giro di pochi mesi, dall’essere l’astro nascente dell’universo finanziario, ad una minaccia, sconsigliata, per gli investitori finanziari.

Al punto che tra i più popolari minatori di Bitcoin al mondo, Riot Blockchain Inc – una volta il manifesto dell’universo crypto, che scriveva sul proprio sito ufficiale: «Riot believes the future of Bitcoin mining will benefit from American operations and endeavors to be the driver of that future», cioè che l’estrazione di Bitcoin avrebbe in futuro beneficiato l’America intera – ha cambiato il suo nome in Riot Platforms, dopo che le sue azioni sono crollate del 90% nel solo 2022.

In commento, il famoso opinionista di Bloomberg Lionel Laurent ha sostenuto in un editoriale intitolato: «Crypto Crash Makes Blockchain a Dirty Word» che il mondo delle cryptovalute (e conseguentemente delle blockchain) aveva come caretteristiche un’eccessiva euforia ed ottimismo, mischiati a dei modelli di business non sostenibili, e, che, con queste premesse, nel 2023 Riot Platforms non sarà l’unica azienda a rinnegare le cryptovalute.

L’universo crypto come la bolla speculativa delle dot-com

Prima del fallimento di Ftx, il mondo di crypto, blockchain e NFT mostrava già infatti, numerose somiglianze con la bolla speculativa delle dot-com che ha accompagnato il NASDAQ dal 1997 al 2000. Ovvero, un periodo economico segnato dalla fondazione, e i successivi fallimenti, di un numero elevato di nuove aziende legate alla rete, che, come per l’universo crypto, erano spesso instabili, in un settore – come quello di crypto, blockchain e degli NFT – fortemente sovrastimato.

Caraterzizata da un rapido (e ingiustificato) incremento dei prezzi delle azioni, e la convinzione che le dot-com avrebbero prodotto cospicui profitti in futuro, la bolla speculativa era caratterizato da una generale sospensione dei parametri di valutazione (come il rapporto prezzo-utili) in favore dell’entusiasmo per l’innovazione e in nome del successo (sicurissimo) della rete, smentito poi dal collasso della bolla nel 10 marzo del 2000, quando il NASDAQ è passato da 5132.52 punti nel trading intraday, a chiudere a 5048.62 punti.

Allo stesso modo, le numerose aziende che si occupano o si occupavano di cryptovalute avevano, e tuttora hanno, dimensioni penny-stock e volatili, caratterizate più da hype che stabilità, rigore e sostanza: come dimostrano per esempio i casi di NFTY e CryptoBlox Technologies Inc.: che hanno subito cali significativi della redditività a breve termine e un massicio aumento della volatilità, a seguito del crack di Ftx (che ha bruciato più di 30 miliardi di dollari, e lasciato a terra più di un milione di cryptoinvestitori).

Cosa aspettarsi dal 2023 per cryptovalute e blockchain?

Subito dopo Riot Blockchain Inc, la stessa Applied Blockchain – che è una delle aziende di dati più di successo nell’universo crypto – si è trasformata in Applied Digital Corp. e lo stesso cambiamento verrà implementato, a breve, da Online Blockchain, dopo un drastico crollo delle sue azioni nel 2022, che ha bruciato, quasi totalmente, l’aumento record del prezzo delle sue azioni (del 394%) nel 2017.

Gli appassionati di cryptovalute sperano che questo sia solo una parentesi in un universo noto per i drastici alti e rapidi bassi, e anche Riot Platforms afferma – sul proprio sito ufficiale – che spera ancora di diventare la «piattaforma leader mondiale dei Bitcoin».  Se, da una parte, infatti, le ristrutturazioni sono già in corso, con BlackRock e Galaxy Digital che stanno emettendo prestiti ad aziende in difficoltà che si occupano di crypto, blockchain e NFT, dall’altra, le banche centrali stanno nel frattempo tracciando le proprie crypto, che potrebbero essere la chiave che sblocca forme più sane e sicure di risorse virtuali.

Ma la crisi si allunga e la sfiducia aumenta. Molte società di crypto hanno ora un track record quinquennale di prestazioni volatili e distruzione di valore. Il loro futuro in un mondo di tassi in aumento, dove investimenti molto più sicuri inizieranno a offrire rendimenti più alti, non sembra più molto luminoso. I regolatori e gli investitori hanno la guardia alzata. La prossima tendenza nell’universo di crypto blockchain, sopratutto per il 2023, sembra quella di negare il passato e sbarazzarsi delle parole Bitcoin, Crypto ed NFT: e il caso di Riot Blockchain Inc, per quanto eclatante, sembra solo l’inizio.

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