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#WeekendEsteri: Erdogan caccia 10 ambasciatori; Bolsonaro sotto accusa; caos in Siria

#WeekendEsteri: Erdogan caccia 10 ambasciatori; Bolsonaro sotto accusa; caos in Siria

25 Ottobre 2021 1 Di Rebecca Gnignati

Nuovo format esteri di IN24: durante il weekend vi spieghiamo le 3 notizie indispensabili a livello internazionale della settimana passata e vi anticipiamo i 3 avvenimenti della settimana prossima da non perdere. #WeekendEsteri

1. Erdogan dichiara dieci ambasciatori “persona non grata” a seguito delle dichiarazioni a favore della scarcerazione dell’attivista Osman Kavala

Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato dieci ambasciatori, di cui sette provenienti da Paesi NATO “persona non grata“, effettivamente cacciandoli dal Paese. I diplomatici in questione, rappresentanti di Stati Uniti, Canada Francia, Finlandia, Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia e Svezia, avevano appena firmato un documento in cui chiedevano il rilascio immediato dell’attivista Osman Kavala. Kavala è in carcere da quattro anni sotto accusa di tentato colpo di stato, ma non è mai stato condannato. La sua scarcerazione è stato recentemente oggetto di un ultimatum del Consiglio d’Europa al governo turco. La dichiarazione di Erdogan, seppure non ancora comunicata ufficialmente dal Ministero degli Esteri turco alle singole rappresentanze, spoglierebbe i dieci ambasciatori del loro status diplomatico. Il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, ha dichiarato la mossa “un segno di deriva autoritaria” da parte del governo turco.

2. Bolsonaro è stato accusato di “crimini contro l’umanità” per la gestione della pandemia

La Commissione d’inchiesta del senato brasiliano ha chiesto che il presidente, Jair Bolsonaro, sia messo a giudizio per crimini contro l’umanità. 600 mila sono state le vittime del Covid-19 in Brasile, per le quali il presidente dice di “avere fatto il possibile”. Sei mesi d’indagini e 1200 pagine pagine di rapporto speciale dopo, il presidente dovrà affrontare 24 capi d’accusa, tra cui uso illegale di fondi pubblici, falsificazione di documenti, promozione di false cure e epidemia colposa, per una pena totale d’oltre 50 anni di carcere e il rischio di impeachment. Altre 70 sono le persone accusate dal rapporto, tra cui quattro ministri e tre ex ministri, oltre ad alcuni figli dello stesso Bolsonaro. Il ritardo nell’acquisto dei vaccini sembra essere una delle basi, insieme all’iniziale minimizzazione del presidente riguardo ai rischi del virus, sulle quali si è costruita l’accusa a Bolsonaro, che si dichiara innocente. Il rapporto è stato inoltrato anche al UNHCR, alla Commissione interamericana per i diritti umani e alla Corte penale internazionale.

3. Nuovo bagno di sangue in Siria: 27 morti tra l’attentato a Damasco e la risposta delle forze di Assad ad Ariha

Il governo siriano ha riferito che l’esplosione di una bomba su un autobus militare mercoledí a Damasco ha ucciso 14 soldati dell’esercito e ne ha feriti altri 3. Le forze di Bashar Al Assad, il presidente, hanno in seguito attaccato le forze ribelli ad Ariha, nella provincia di Idlib, uccidendo 13 persone, tra cui quattro bambini ed un insegnante, e ferendone oltre 30. L’attacco a Damasco è il peggiore da anni nella città, ed un segno che il governo del presidente non ha il completo controllo sulla provincia della capitale, considerata la più sicura del Paese in guerra civile da oltre 10 anni. Un gruppo terroristico minore basato a Damasco, ” le Brigate Qasoun”,  ha rivendicato l’attacco.

 

Cosa ci attende la settimana prossima?

1. Il COP26 parte a Glasgow

La 26esima “Conferenza delle Parti”, ovvero la Conferenza sul Clima dell’ONU, è in partenza a Glasgow, in Scozia, domenica 31 ottobre, in ritardo di un anno a causa della pandemia. La presidenza di quest’edizione è del Regno Unito, in collaborazione con l’Italia, dove si è tenuto il Pre-COP26. Da quasi trent’anni, il governi di tutto il mondo si sono incontrati quasi ogni anni per trovare una soluzione comune alla pandemia. 120 leader arriveranno  il prossimo fine settimana in Scozia, dove resteranno qualche giorno per poi lasciare la discussione in mano ai ministri dell’ambiente e funzionari, che chiuderanno i negoziati il 12 novembre. A Glasgow sono attese oltre 25000 persone.

2. G20: il summit dei leader a Roma

Il prossimo fine settimana – 30 e 31 ottobre – arrivano a Roma i capi di stato e di governo dei Paesi del G20 per il Summit di Roma, tappa conclusiva del percorso ministeriale annuale di discussione delle 20 maggiori economie mondiali, quest’anno presieduto dall’Italia. I temi: l’emergenza Covid-19 e la distribuzione dei vaccini a livello globale , la crisi climatica e la ripresa globale post-pandemia. Si ritornerà anche sull’Afghanistan. Saranno presenti anche i ministri dell’economia e delle finanze dei Paesi partecipanti, oltre ai rappresentati di organizzazione internazionali e regionali. Il G20 2021 ha compreso 175 eventi, di cui 20 incontri ministeriali, 2 eventi speciali sulla Salute e l’Afghanistan, 63 incontri dei gruppi di lavoro, 60 del “Finance Track” e 8 degli engagement groups.

3. Referendum costituzionale in Mali

Domenica 31 dovrebbe tenersi un referendum costituzionale in Mali, rinviato nel 2017 dal presidente Ibrahim Boubacar Keita a seguito di proteste nella capitale Bamako. Il referendum dovrebbe aumentare i poteri del presidente, instaurare un Senato e riconoscere le richieste di autonomia del popolo Tuareg, creando una nuova regione nel nord del Paese.

Da quando Keita ha rimandato il referendum, in Mali ci sono stati due colpi di stato militari ma i colonnelli ora al potere hanno dichiarato di voler rispettare il calendario elettorale previsto. Oltre al referendum, in programma ci sono delle elezioni locali e regionali il 26 dicembre, mentre le presidenziali e le legislative dovrebbero tenersi il 27 febbraio 2022.

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