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Ecco come i minatori dei bitcoin hanno risolto il problema della doppia spesa

Ecco come i minatori dei bitcoin hanno risolto il problema della doppia spesa

25 Maggio 2018 0 Di Mattia Mancin

Il mining del bitcoinè sicuramente un’attività affascinante. Prima però di parlare di quello che comunemente vien chiamato mining occulto, cerchiamo di capire qual è il fulcro e la potenza dirompente introdotta da bitcoin, ovvero il problema RISOLTO della doppia spesa, quello che in gergo viene chiamato problema del “double spending”.

Molto spesso non ci si ferma un attimo a pensare non tanto al fatto di aver risolto questo problema praticamente irrisolvibile, che già di per sé è una cosa più che degna di nota, ma il modo in cui l’ha risolto, cioè automaticamente senza nessuna terza parte che facesse da garante. Ci è riuscito cono uno stratagemma, è vero, e, volendo
essere proprio pignoli, l’ha risolto nel 99,999999999….% (e chi più 9 ha, più ne metta). In parole povere la possibilità di sbagliare è talmente bassa da considerarsi impossibile ai fini statistici.

Il problema della doppia spesa e i bitcoin

Ma andiamo per ordine, cercando di fissare le idee una alla volta, senza perdere il filo logico del discorso. Concentriamoci, perché se riusciamo a capire bene questo concetto, forse, potremo comprendere il motivo per cui qualcuno aveva proposto il Nobel per l’economia proprio a Satoshi Nakamoto… Peccato che non si possa dare il Nobel ad uno pseudonimo.
In realtà, il problema della doppia spesa, è un dato molto semplice da comprendere e,
paradossalmente stupido da risolvere nel mondo del denaro classico (seppur digitale) che tutti conosciamo; se io ad esempio ho una carta di credito ricaricabile, che contiene 100 euro, ed utilizzo i soldi in essa contenuti per comprarmi un paio di scarpe da 40 euro ed altri 60 euro per una cena, capisce anche un bambino che, con quella carta di credito, non ci posso comprare più nulla perché ho 0 euro, facile no? Infatti, il circuito finanziario a cui è collegata la mia carta, aggiorna il mio saldo ad ogni mio utilizzo e non mi permette certo di spendere 2 volte i 100 euro. Questa banalità è permessa solo ed esclusivamente grazie alla centralizzazione del “sistema di spesa”, per così dire, della mia carta di credito. Ma il sistema bitcoin, basato sul protocollo Bitcoin (blockchain) sappiamo essere del tutto decentralizzato e quindi indipendente e non controllato da nessuno. Se io posseggo ad esempio un bitcoin e decido di darlo, tramite una transazione a Gianni, e poi dare lo steso bitcoin anche a Luca, come fa tutto il sistema Bitcoin, da solo a risolvere questo inghippo?
Per capirlo di solito si fa riferimento al classico problema dei Generali Bizantini (chi non lo conoscesse può trovarne qui i dettagli) che è irrisolvibile dal punto di vista
informatico: cioè è impossibile raggiungere un consenso distribuito in una rete, in un network non sincronizzato, in cui anche una sola entità è disonesta.

La soluzione geniale di Nakamoto

Nakamoto riesce a risolverlo in modo a dir poco geniale, utilizzando un trucco sulla teoria dei giochi, ma non utilizzando l’informatica, da quel punto di vista è e rimarrà sempre un problema non risolvibile, usa i bitcoin stessi come incentivo ad essere onesti.
Ciascun nodo della blockchain valida e contiene TUTTE le transazioni effettuate in media oltre 1000, ma, alla cima di ogni nuovo blocco di transazioni, c’è quella che viene detta Coinbase Transaction  che non è una vera e propria transazione, perché è quella che contiene i bitcoin nuovi di zecca che vanno di premio al miners che per primo ha risolto l’algoritmo di hash, quello che per primo ha fornito quella che viene chiamata proof of work, cioè la prova di lavoro, che in soldoni non è altro che tutta l’energia elettrica utilizzata per dare la soluzione. Supponiamo ora che un miners validasse una transazione 2 volte, creerebbe quello che viene chiamato blocco invalido dal punto di vista del protocollo e quindi verrebbe rigettato dalla
blockchain e quindi, anche la coinbase transaction, che contiene i BTC premio nuovi di zecca è come se non fosse mai accaduta: in parole povere si è lavorato (cioè speso e consumato un sacco di energia per niente) gratis. In pratica tutti i minatori sono incentivati dal punto di vista economico ad essere onesti. Grazie a questo incentivo tutti i nodi del network sono onesti non deterministicamente al 100%, ma statisticamente al 99,999999999% si. Si parla in questo casi di consenso distribuito.

Forse un po’ alla volta si riesce a capire come il bitcoin può essere visto come un nuovo paradigma culturale economico e finanziario in grado di dare una nuova definizione di oro, o meglio di Oro del futuro.

Nel frattempo non esitate ad aprire una discussione, lasciare un commento o a chiedere qualora aveste qualche dubbio in merito a quello che avete letto e, ricordate che, per partecipare attivamente alle attività di mining del bitcoin, è possibile iscriversi gratuitamente al mio gruppo di miners, a questo link. 

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