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Coronavirus cresce tra i soldati Usa, cala il sipario sulle informazioni

Coronavirus cresce tra i soldati Usa, cala il sipario sulle informazioni

26 Marzo 2020 0 Di Pietro Nigro

Coronavirus cresciuta del 30 per cento tra i soldati Usa: 227 casi. Il Pentagono avverte che nasconde i dati per ragioni di sicurezza.

Usa, Coronavirus aumenta tra i soldati: 227 casi. Il governo ridurrà le informazioni

Coronavirus si sta diffondendo anche tra le Forze armate Usa, che a mercoledì hanno registrato 227 casi, con un aumento del 30 per cento, ma l’infezione rimane tutto sommato limitata, visto che le truppe americane in servizio arrivano a circa un milione di uomini e donne.

Ma le notizie precise sulla situazione, che fin qui sono state diffuse senza particolari remore, possono essere utilizzate anche dagli avversari degli Stati Uniti. Per questo, il segretario alla Difesa Usa, Mark Esper, ha deciso che smetterà di fornire alcuni dei dati più specifici e particolari sulle infezioni da coronavirus all’interno dei suoi ranghi.

Il segretario Esper ha delineato il suo piano per la riservatezza dei dati in un’intervista all’agenzia Reuters, che l’ha diffusa oggi.

Esper ha spiegato che il Pentagono terrà nascoste alcune delle informazioni più specifiche per evitare di compromettere la sicurezza operativa di alcune missioni in corso.

Ma non si tratta di una operazione di segretezza totale.

“Quello che vogliamo fare è dare numeri aggregati. Ma non disaggregeremo i dati perché potrebbero rivelare informazioni su dove potremmo essere interessati da tassi di diffusione dell’infezione superiori rispetto ad altri luoghi” ha detto Esper, senza rivelare con precisione nè quali informazioni verrebbero trattenute né quando il piano “riservatezza” inizierà ad essere attuato.

Finora il Pentagono ha diffuso informazioni piuttosto dettagliate sulla diffusione di Coronavirus nelle file di Esercito, Marina, Aeronautica, Marines e forze spaziali.

Oltre agli aggiornamenti quotidiani sulle infezioni nelle forze armate, infatti, i vertici militari Usa da diverse settimane rivelano al pubblico anche la localizzazione dei singoli casi, che si tratti del Pentagono oo di una nave da guerra, fino alle truppe sparse ai quattro angoli dl mondo.

Quando sarà adottata la riservatezza sui singoli casi verosimilmente non saranno più divulgate le notizie relative alla diffusione di coronavirus tra i ranghi.

Il segretario alla Diesa Esper: Non daremo più informazioni pericolose per le varie missioni in corso

Il primo caso di Coronavirus tra le forze armate Usa è stato segnalato il mese scorso, e riguardava un soldato di stanza in Corea del Sud.

Ma il segretario Esper ha reso noto che da ora in poi non ci si potrà più aspettare informazioni così dettagliate.

Esper ha affermato che la sicurezza operativa è particolarmente importante all’estero, ovunque gli Stati Uniti stanno combattendo contro forze avversare, come al-Shabaab nell’Africa orientale e i militanti dello Stato islamico in Siria o in Afghanistan.

Al momento, nessuna di quelle missioni verrà sospesa, perché Esper ha assicurato che Coronavirus sta avendo sulle truppe un impatto di gran lunga inferiore a quanto si temeva in un primo momento.

“Ma non prenderò l’abitudine di fornire i numeri forniti da tutti i comandi – ha detto Esper – e di qui a sei sette settimane arriveremo al punto che rivelare i casi di Coronavirus che si verificano in certe località potrebbe mettere a rischio il nostro personale”.

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