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Arcipelago Toscano: le sette gemme della collana di Venere

Arcipelago Toscano: le sette gemme della collana di Venere

27 Maggio 2022 0 Di Patrizia Russo

Il primo week-end di giugno, con il ponte della festa della Repubblica, è l’occasione giusta per gite in barca alla scoperta dei tesori nascosti nel mare e ancora liberi dal turismo estivo.

L’Arcipelago Toscano: angoli di natura selvaggia e fondali marini da scoprire

Secondo una leggenda antichissima sembrerebbe che Afrodite, dea della bellezza, emersa dal Mar Tirreno, nel raggiungere il suo amato Eros sulla riva, perse la collana di perle donatale da Paride, sette di queste perle non si inabissarono, rimasero in superficie formando le sette isole dell’arcipelago Toscano.

Sebbene sia solo una leggenda, questa storia nasconde una parte di verità in quanto le isole sono davvero di una bellezza straordinaria e al contrario delle perle una diversa dall’altra, per cui varrebbe la pena visitarle tutte.

Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, nato per salvaguardare questo straordinario habitat naturale, è il più grande Parco Marino d’Europa e comprende l’isola d’Elba, l’isola del Giglio, Capraia, Montecristo, l’isola di Pianosa, Giannutri, Gorgona e alcuni isolotti minori. Ogni isola ha una realtà propria, con una grande diversità geologica, geomorfologica e biologica.

Per visitare gli scrigni meravigliosi sparpagliati nel Mar Tirreno si può soggiornare al Park Hotel Marinetta che, in collaborazione con le barche Acquavision, organizzano escursioni in queste bellissime isole.

Isola d’Elba autentico paradiso per tutte le esigenze

L’isola d’Elba, la più grande dell’arcipelago e la terza più grande d’Italia dopo Sardegna e Sicilia, è una vera e propria oasi verde adagiata sul blu intenso del Mar Tirreno e racchiude in sé tutto il fascino di una natura selvaggia, pura ed incontaminata.

L’Elba è famosa in tutto il mondo per il mare cristallino che la accarezza, per la sua storia (qui Napoleone ha avuto un esilio breve, anche se molto importante), per le spiagge dorate, le scogliere, i profumi intensi, per la bellezza dei paesi arroccati sui monti e per le terrazze affacciate sul mare da cui ammirare il sole tramontare nell’acqua.

Isola d’Elba | Credits Guido Cozzi – Archivio Toscana Promozione Turistica

A giugno diventa la meta ideale, grazie anche alle giornate soleggiate e alle temperature miti, per godersi passeggiate tra i sentieri e tra i suoi bellissimi borghi come Capoliveri o la pittoresca Porto Azzurro.

Per un soggiorno più lungo, dato che l’isola si presta a notevoli occasioni di sport, svago, cultura e relax, si può prenotare alla Tenuta Le Ripalte. Al centro della tenuta sorge la bella villa ottocentesca circondata da numerosi casali che, grazie ad un recupero rispettoso, ospitano ora appartamenti ideali per una vacanza relax. La fattoria è il ramo agricolo della Tenuta delle Ripalte, sul promontorio posto all’estremità sud-est dell’Elba che, con le sue vigne, domina una costa di spiagge e calette intagliate nell’alta scogliera (Ripe Alte). Qui dal 2003, al fine di valorizzare l’antica vocazione agricola e in sinergia con l’attività turistica, si produce il più famoso e tipico vino elbano: l’Aleatico.

E per chi oltre a acque cristalline, spiagge di sabbia bianca e verde rigoglioso, cerca altro, può visitare le riserve naturali dell’Isola d’Elba.

Pianosa e Gorgona: le isole sede di una colonia penale

Poco distante dall’isola d’Elba sorge l’isola di Pianosa che, come suggerisce il nome ha una conformazione del territorio quasi tutta pianeggiante. Pianosa è un gioiello naturalistico fuori dal tempo che ha ospitato per molti anni la sede del carcere di massima sicurezza, chiuso definitivamente nel 2011. Il carcere ha tenuto lontano le attività più o meno invasive dell’uomo e questo ha permesso alla natura di crescere indisturbata e di appropriarsi della maggior parte del territorio riuscendo a mantenere intatto nel tempo l’importante patrimonio naturalistico.

Oggi l’isola è una meravigliosa area protetta con una natura ricca e prorompente che, durante il periodo estivo, si mostra in tutta la sua bellezza tra colori vivaci e profumi intensi. In questo periodo di anticipo d’estate il turismo di massa è lontano e l’unico rumore che rompe il silenzio è il fruscio del vento tra gli alberi e il suono delle onde del mare che si scagliano contro le rocce.

 Gorgona, l’unica isola-penitenziario in Europa, è quasi interamente montuosa e riccamente coperta dalla tipica macchia mediterranea. Oggi l’isola ospita una colonia penale all’aperto dove i detenuti possono muoversi liberamente per lavorare e imparare nuove professioni che li aiuteranno, al termine della pena, a reinserirsi nella società.

L’accesso è consentito a tutti, ma severamente regolato. Le escursioni all’isola si possono effettuare solo tramite una guida e non è possibile muoversi individualmente. L’itinerario prevede un trekking di circa sette km e la visita all’antico borgo di pescatori in cui risiedono una settantina di persone. Scarpe da ginnastica, quindi, per esplorare la bellezza ancora incontaminata dell’isola più piccola dell’arcipelago toscano. Su questo scoglio verde abbracciato da un mare blu “gorgona” si cammina tra boschi e sentieri.

Lungo la linea di costa si incontrano suggestive insenature e baie come Costa dei Gabbiani e Cala Scirocco, dove si apre la Grotta del Bue Marino, un tempo rifugio di foche monache. Sull’isola si trovano poi due fortezze, quella Medicea e quella Pisana. Più a monte è possibile visitare Villa Margherita, costruita sui resti di antichissimi insediamenti etrusco-romani, oggi sede del penitenziario.

Questa piccola isola custodisce anche filari di vite che danno vita ad interessanti vini. Dalla collaborazione tra Frescobaldi e l’Istituto di Pena di Gorgona nasce un vino unico prodotto dai detenuti dell’isola. Intorno ad un piccolo vigneto, nel cuore di un anfiteatro da cui si domina il mare, inizia il progetto il cui obiettivo è permettere ai detenuti di fare un’esperienza concreta e attiva nel campo della viticoltura, con la collaborazione e la supervisione degli agronomi ed enologi Frescobaldi.

Gorgona Rosso vede la luce con la vendemmia 2015, da alcuni filari di Sangiovese e Vermentino Nero, coltivati in agricoltura biologica ed affinati poi in orcio in terracotta. Nel 2015 da un vigneto di Vermentino e Ansonica nasce Gorgona, frutto dell’unicità del luogo, del lavoro dell’uomo e simbolo di speranza e libertà!

Isola di Capraia, un gioiello di bellezza selvaggia

Continuando il giro in barca si naviga verso l’isola di Capraia e già durante la navigazione si possono scorgere i colori rosso e giallo tipici delle case capraiesi. Questa isola è abitata solo in parte, il resto della zona ospita molte scogliere a picco sul mare, un laghetto d’acqua dolce e molti uccelli migratori.

Capraia è l’unica isola vulcanica dell’arcipelago e durante la gita si potranno ammirare e immortalare le scogliere vulcaniche di colore rosso e nero erose dai venti e ricoperte da particolari specie di fiori. La visita su questa isola è un’esperienza particolare e suggestiva, inizialmente si ha la sensazione di passeggiare su un territorio aspro e inaccessibile, ma se non ci si ferma alla prima impressione si avrà modo di apprezzare i suoi innumerevoli punti di forza.

Capraia e Forte San Giorgio | Credits Guido Cozzi – Archivio Toscana Promozione Turistica

Isola del Giglio paradiso per turisti e subacquei

Le acque del Mar Tirreno ospitano anche un’altra perla: l’isola del Giglio, anch’essa rinomata per le sue bellezze naturali. Il territorio di questo isolotto è prevalentemente selvaggio, ma è contornato da un mare limpido color smeraldo e da fondali ricchi e pescosi. Il suo clima mite favorisce ai visitatori una vacanza piena di sorprese in tutte le stagioni. Una volta approdati sull’isola si nota subito il suo territorio incontaminato che invita ad avventurarsi nei numerosi sentieri a picco sul mare dai quali si può ammirare un panorama mozzafiato.

Giglio Castello | Credits Guido Cozzi – Archivio Toscana Promozione Turistica

Da oltre un secolo il Giglio, seconda isola dell’arcipelago Toscano, è meta anche per chi ama l’attività subacquea; i fondali sono ricchi di gorgonie rosse, stelle marine particolari e coralli, le rocce granitiche sottomarine riverberano la luce consentendo ai sub di immergersi non solo in estate, ma anche nel periodo primaverile.

Una location d’eccezione dove alloggiare sull’isola del Giglio è Pardini’s Hermitage. A picco su una cala rocciosa nel versante sud-est dell’isola si può raggiungere solo via mare (circa 20 minuti in barca da Giglio Porto). La villa si erge in cima a una serie di terrazzamenti in granito ed è circondata da un parco-giardino. L’aperitivo è alle 19.30 sulla terrazza con vista mare e, un’ora dopo, il gong suona avvisando di passare a tavola. In estate la cena è servita all’aperto sulla terrazza al mare circondati dal mare azzurro e coccolati da un ritmo dolce, lento.

Giannutri e Montecristo le più inaccessibili

Giannutri, ha una forma a mezzaluna ed è quella più a sud dell’arcipelago Toscano. Si raggiunge da Porto Santo Stefano oppure dall’isola del Giglio. A cala Maestra si trova l’unica spiaggetta dell’isola dove è possibile fare il bagno.

Montecristo è un paradiso per pochi fortunati. Qui infatti vivono solo il custode e la sua famiglia: dal 1988 è stata istituita una zona di tutela biologica intorno all’isola e possono accedere solo mille visitatori l’anno, guidati dal personale del Corpo Forestale.

 

Per maggiori info www.turismo.intoscana.it

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