Contenuto Pubblicitario
Benevento-Giugliano 2-2: occasione persa per i giallorossi

Benevento-Giugliano 2-2: occasione persa per i giallorossi

14 Novembre 2023 1 Di Matteo Cefalo

Benevento-Giugliano 2-2: non bastano le reti di Marotta e Karic; le streghe si fanno rimontare due volte e falliscono l’aggancio in vetta.

Benevento-Giugliano 2-2: l’incapacità di chiudere le partite stavolta punisce i giallorossi, che mancano l’aggancio alla Juve Stabia e subiscono quello dell’Avellino

Oggi alle 20:45, al Ciro Vigorito, è andata in scena Benevento-Giugliano, gara terminata sul punteggio di 2-2. L’ennesimo derby campano della stagione si è rivelato beffardo per i giallorossi, che per la prima volta in campionato hanno pagato l’incapacità di mettere al sicuro il risultato dopo aver conquistato il vantaggio.

Gli uomini di Andreoletti sono partiti fortissimo, passando avanti già al 7′ con una rete del capitano Marotta, stavolta preferito ad un Ferrante oggettivamente stanco. Dopodiché hanno continuato a premere, ma senza affondare il colpo. E così gli ospiti hanno iniziato a macinare gioco ed a collezionare occasioni, trovando il pari ad inizio ripresa con un eurogol di Ciuferri. Ciononostante i giallorossi sono riusciti a rimettersi davanti con una bella rete di Karic. Ma a tre minuti dal novantesimo è arrivata la beffa, col gol del pari definitivo siglato da Oviszach.

Tutto sommato un risultato che sta più stretto ai gialloblù che ai sanniti, vista l’incredibile mole di opportunità prodotte, di cui almeno due nitidissime nel recupero. Un pareggio che inoltre vanifica l’occasione di agganciare la Juve Stabia in testa alla classifica del Girone C, visto il contemporaneo 0-0 registrato al Menti tra le vespe ed il Foggia. Un pareggio che, invece, consente all’Avellino di appaiarsi nuovamente alle streghe al secondo posto e che più in generale accorcia la classifica nelle zone alte, visti gli exploit di Picerno e Casertana.

Ma analizziamo il match nel dettaglio. Proprio come nell’ultima trasferta a Messina, Andreoletti accantona ancora il 3-4-2-1, riaffidandosi al 3-5-2. In porta il solito Paleari, probabilmente il migliore in campo: decisive, infatti, le sue parate. In particolare una deviazione sul palo sul perfetto calcio di punizione di De Sena ed uno scatto di reni su un tiro al volo deviato nel primo tempo. Ma anche gli interventi salvifici nel recupero su Oviszach e su Bernardotto.

Il reparto difensivo è, invece, la vera delusione di giornata. L’assenza dell’highlander Berra, condizionato in settimana da un acciacco e presente solo in panchina, pesa eccome. Il suo sostituto Capellini è spesso disattento, ed El Kaouakibi e Pastina non sono da meno. Il 58, in particolar modo, appare troppo molle sul primo gol degli ospiti, e nel finale si fa sorprendere da Bernardotto, che per poco non regala il colpaccio al Giugliano.

Decisamente meglio gli esterni di fascia. Sulla sinistra Masciangelo dimostra di essere in grandissima forma e in avvio deve arrendersi solo al portiere giuglianese. Sulla destra Improta è molto propositivo, soprattutto nella seconda frazione, in cui firma l’assist per Karic con una splendida imbucata. Non ne ha più nel finale, ma Andreoletti lo lascia colpevolmente in campo, spianando la strada ad Oviszach per il 2-2 e per il potenziale sorpasso.

In mezzo al campo Agazzi e Talia appaiono un po’ sottotono, ma danno comunque il loro contributo. Per l’ex Ternana vale lo stesso discorso fatto per Improta: negli ultimi minuti è stanchissimo e Andreoletti lo tira fuori solo dopo aver subito il gol del pareggio. Molto meglio Karic, invece, con lo svedese che ara il campo per 90 minuti e che trova il gol del momentaneo 2-1 con una sassata violentissima.

In avanti è da lodare la prestazione di capitan Marotta, di nuovo titolare per far rifiatare Ferrante. Fino a quando è in campo l’ex di turno è indiavolato, al di là del gol. E questa è una notizia bellissima per i tifosi della strega e per l’allenatore. Prova opposta per il suo partner, Ciano, sempre fuori dal gioco e ormai solo una copia sbiadita di ciò che era a Frosinone. Giustamente richiamato in panchina dopo un’ora.

Ma non va meglio al suo sostituto, Bolsius, praticamente un fantasma in campo per 30 minuti. Tra gli altri subentrati buona la prestazione di Ferrante, che per poco non segna il gol del 3-2 con una bella girata. Una buona notizia anche il rientro in campo di Pinato. Tremenda, invece, la prova di Benedetti, che in un quarto d’ora perde qualche pallone in fase offensiva e spazza palloni qua e là senza alcun criterio, concedendo dal nulla un corner ai gialloblù. Non qualificabile Tello, entrato al 90′.

Alla fine dei conti, dunque, quello di oggi è un punto beffardo per i giallorossi, ma comunque un punto d’oro se si guarda alle occasioni prodotte dal Giugliano, che tra le altre cose colpisce due pali, tre se se ne conta uno in posizione di dubbio fuorigioco. La vetta non è stata raggiunta, ma comunque dista solo due lunghezze. Ciò che deve far riflettere l’allenatore è, invece, l’atteggiamento della squadra, che finora era stata fortunata nel vincere tutte quelle partite di “corto muso”. Ma che inevitabilmente doveva pagare questa remissività prima o poi. Ed è dunque questo il punto su cui più dovrà battere Andreoletti nelle prossime settimane. A partire dalla trasferta di domenica prossima in casa del Monopoli.

Contenuto Pubblicitario
Banner Istituzionale Italpress 666x82