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Boschi: “Poteri forti (o quasi)” di de Bortoli inguaia Madonnina Etruria

Boschi: “Poteri forti (o quasi)” di de Bortoli inguaia Madonnina Etruria

09 Maggio 2017 1 Di Marino Marquardt

Rivelazioni nel nuovo libro di Ferruccio de Bortoli “Poteri forti (o quasi)”: la Boschi chiese aiuto per la Banca Etruria in cui lavorava il padre.

Mps e Boschi, “Poteri forti (o quasi)” inguaia Madonnina Etruria

Un calcio ai giuramenti urbi et orbi di Maria Elena Boschi in merito alla vicenda Banca Etruria. La Sottosegretaria avrebbe più volte mentito. Il colpo lo sferra Ferruccio de Bortoli nel suo ultimo lavoro non ancora in libreria.

La copertina del Libro di Ferruccio de Bortoli con la rivelazione: Maria Elena Boschi sollecitò l'acquisto di Banca Etruria di cui il padre era vicepresidente.

La copertina del libro di Ferruccio de Bortoli “Poteri forti (o quasi)”.

Ma le anticipazioni online hanno l’effetto della bomba. Tanto da scatenare il candidato premier in pectore del M5s, Luigi Di Maio, e il compagno di scuderia Alessandro Di Battista.

“Lo vedete adesso il conflitto di interessi?”, attaccano su Facebook i due nello stesso post in cui chiedono le dimissioni immediate della Sottosegretaria.

“Se non si dimetterà – avvertono – la costringeremo ancora una volta a venire in aula con una mozione di sfiducia”.

Infantile e non pertinente la replica del capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato. Ha parlato di un attacco “vergognoso e strumentale da parte del M5s teso unicamente a coprire i disastri di Roma o l’inchiesta sulle firme false a Palermo”.

Da Rosato, del resto, sarebbe stata pura follia attendersi una replica a tono. Il capogruppo Pd dimentica infatti che il caso lo ha sollevato de Bortoli e non il M5s…

Secondo quanto si legge nelle anticipazioni di “Poteri forti (o quasi)” di de Bortoli in uscita l’11 maggio, nel 2015, quando era ministra delle Riforme, Maria Elena Boschi avrebbe giocato un ruolo in prima persona per tentare il salvataggio di Banca Etruria, istituto di credito del quale il padre della allora ministra, Pier Luigi, era vicepresidente, e che è stato in seguito portato in sicurezza grazie all’intervento del governo.

Nel testo, de Bortoli scrive che la Boschi, nel 2015, avrebbe chiesto all’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, “di valutare una possibile acquisizione di Banca Etruria”.

La domanda, continua de Bortoli, “era inusuale da parte di un membro del governo all’amministratore delegato di una banca quotata. Ghizzoni, comunque, incaricò un suo collaboratore di fare le opportune valutazioni patrimoniali, poi decise di lasciar perdere”.

Un nuovo scandalo sta per abbattersi sulla Signorina? Mah!

E’ intanto già viva la curiosità di vedere quale programma tv, quale talk show politico, quale bravo presentatore, quale bravo conduttore o quale brava conduttrice avrà il coraggio di ospitare in studio de Bortoli per pubblicizzare il suo libro-bomba. Dopo le marchette riservate a Bruno Vespa e Alan Friedmann una comparsata rappresenterebbe il minimo sindacale…

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